venerdì 27 marzo 2015

La doppia natura dell’anima


Io vi parlo e voi mi ascoltate. La mia parola
mira quindi a creare un effetto, ma se cerchiamo
le parole non riusciremo a trovarle. Questo mistero
ha a che fare con la ‘doppia’ natura della verità.”
(Gyalwa Renzin Gyatso, 14° Dalai Lama)

Aurobindo dice che, al di sopra dell’universo materiale ovvero sopra il piano della Materia, c’è il piano vitale o eterico che è esistente in sé. Al di sopra del piano vitale o eterico vi è il piano mentale che è esistente in sé e per se stesso. La realtà della terra mostra tre materie ordinate in scala ascendente, infatti dal piano materiale saliamo al piano eterico o vitale e, infine arriviamo nel piano mentale. Questi piani formano il triplice mondo inferiore e si sono costituiti in questo modo, nella coscienza della terra, nel corso dell’evoluzione che la terra ha affrontato.

Questi livelli esistevano in se stessi anche prima dell’evoluzione, ma essi erano al di sopra della coscienza terrestre e superiori al livello cui la terra appartiene. Nelle filosofie orientali si dice che la mente abbraccia in modo indifferenziato tutta la coscienza. Si dice che l’uomo è un essere mentale sebbene il suo vero essere mentale non sia la stessa cosa della sua mente interna. La natura segue il suo yoga e fa il suo corso in modo infallibile e inevitabile.

Il termine "yoga” significa fusione, unione e reintegrazione, perciò lo yoga della natura è la trasformazione che è la legge più segreta della natura. Una legge che prevede l’elevazione e l'ampliarsi dell’essere cosciente tramite l’unione o l’identificazione con una forma di coscienza molto più elevata e vasta: questo avviene con lo sviluppo detto "evoluzione".

Il principio dell'elevazione è impresso nella coscienza della terra e attua il fattore dinamico che stimola il lavoro che la natura compie per superare se stessa. Per questo, la prima fase dell’evoluzione fu uno stato di materia semi-cosciente che è simile a quello del vegetale. Poi la terra attraversa una fase di vita cosciente che assomiglia a quella dell'animale e, attualmente, viviamo nella forma di vita cosciente che è incarnata al livello umano.

Ma l’evoluzione, dice Aurobindo, non si è ancora conclusa infatti l’uomo è ancora un essere incompleto che deve essere migliorato. Si deve fare un'altra tappa poiché la fase finale dell’evoluzione della terra è ancora molto lontana. Lo sviluppo che avremo vedrà la manifestazione di una vita ultra-cosciente perciò, in futuro, avremo un prototipo di essere umano che è superiore al modello attuale.

Il principio di coscienza che determinerà la natura e la costruzione di questo nuovo essere è un principio spirituale superiore al livello mentale. Attualmente, il livello espressivo che l’uomo possiede è quello che si conquista con la mente: in futuro, avrà un livello Supermentale. La mente è stata l’ultima conquista della coscienza, ma sappiamo che c'è uno strumento molto più elevato con cui l’essere cosciente può esprimersi.

Esiste una mente e una consapevolezza che supera la mente individuale. In modo eccezionale questa mente fu sperimentata da molti santi e veggenti che ne ebbero i segni e ne comprovarono l’azione. Il piano di coscienza che essi provarono fu il conseguimento di una super-realtà statica che supera la mente personale ossia la consapevolezza del piano sovra-mentale.

Il primo stadio di sviluppo fu caratterizzato da un impulso muto e incosciente. Avvenne dallo sforzo di una volontà involuta perché non libera di fare e realizzare. È lo stadio del seme oscuro dell’individualità informe. Il secondo stadio di sviluppo fu motivato dal desiderio ansioso di avere ma limitato dalla sua incapacità di realizzarlo. Il germe del terzo stadio è l’Amore che cerca e che, nel contempo, può avere ed essere posseduto poiché possiede la capacità di donare e quella di saper avere.

Il fiore del quarto stadio o forma di coscienza è lo sviluppo in cui il fiore sboccia e raggiunge la perfezione. Qui vediamo il puro modello emergere perfetto come lo pensò la volontà originaria. È lo stadio della piena realizzazione illuminato dal desiderio dove avviene la fusione di possessore e posseduto. Questo accade nella fusione divina delle anime che è la condizione di base per vivere nella condizione Super-mentale.

Se pensiamo ai fatti descritti vediamo che gli stati di sviluppo sono anche delle forme di coscienza. Ma esse rappresentano anche le vie di ricerca che sono percorse dalle anime per trovare la felicità individuale e universale, dice Aurobindo. La via ascendente dalla materia oscura e muta fino alla Divina Felicità è un percorso molto lento e pieno di vicissitudini e conflitti. La Vita è un’Energia cosciente della sua forza e il segreto della vita è trovare la felicità nascosta dentro le cose.

La nostra duplicità ci impedisce di vederla, perciò non conosciamo la vera natura delle cose. La felicità è l’impulso primo, il fine ultimo e il vero senso della Vita, ma come possiamo trovare, in noi, il principio della felicità? Come si manifesta, in noi, questo superiore principio cosmico? Il principio Super-mentale si manifesta sempre per mezzo della mente: essa è la Mente onnipresente che pervade tutto il cosmo materiale, ma è nascosta dietro il “fenomeno effettivo” delle cose.

L’elemento che ci permette di percepirla è quello che viene chiamato “anima.” L’anima è il principio psichico che non è vita e che non è mente, e che non è neppure il corpo. L’essere psichico interno va pensato come quello che contiene, in sé, il fiore dell’essenza dell’essere. È vero che abbiamo una natura duplice, infatti abbiamo anche una doppia anima perché è sempre doppio ogni fenomeno cosmico che viene a riflettersi nell’organismo umano.

Abbiamo due menti poiché esiste la mente di superficie che mostra il nostro ego così come è giunto in evoluzione. La mente di superficie è la mente che fu creata da noi stessi quando emergemmo dalla materia. Poi c’è anche l’altra mente, che è anch’essa nostra. Essa è la mente subliminale che non è ostacolata dalla vita mentale normale, e che non viene limitata dalla materia. È una mente pura, vasta, potente e luminosa in cui vive l’essere mentale vero che si nasconde dietro la mente di superficie di ciò che crediamo essere “noi stessi”.

Abbiamo anche due vite diverse: la vita esteriore che è collegata al corpo fisico ed è costretta nella materia che venne formata con le evoluzioni passate. È la nostra parte che è nata e muore, e che dovrà tornare a vivere nuovamente in un corpo nuovo. Poi c’è anche l’altra mente cioè la forza mentale subliminale che non è collegata alla nostra condizione di esseri spazio-temporali.

Ricordiamo che anche la materia possiede la dualità infatti la materia possiede una materia più sottile che forma l’involucro eterico-vitale. Noi abbiamo pure una doppia anima, infatti c'è l’anima più superficiale che vive di desideri. Essa agisce per mezzo delle nostre emozioni vitali, delle nostre passioni, dei nostri sentimenti, della nostra facoltà estetica e della nostra ricerca personale di potere e di emozioni.

Poi esiste l’anima subliminale che esprime un puro potere di luce, di amore, di gioia e di raffinata essenza dell’essere. Questa è la vera anima che vive nascosta dietro l'azione dell’anima che vediamo emergere più in superficie. Se appare, sulla superficie, un riflesso di questo essere luminoso più profondo, noi diciamo che l'essere possiede l’anima, e quando il riflesso è assente, allora diciamo che l’essere non possiede ancora un’anima.

La parte esterna della anima non dimostra il nostro vero essere, infatti sono le parti più nascoste ossia i piani subliminali, che serbano la nostra più vera individualità. La parte più nascosta fonda l’individualità maggiormente vicina alla nostra forma di universalità. È in questo luogo segreto che avviene la fusione tra l’anima individuale e l’anima universale.

Nella parte subliminale dell’anima c'è una porta aperta alla forza universale e alla vita cosmica. Il livello subliminale è il luogo e il mezzo in cui accade il collegamento, ma è anche il confine tra vita individuale e vita universale. Perciò l’anima subliminale è aperta allo scambio, è disponibile a unirsi con la moltitudine di anime che la rappresentano, perciò il Super-mentale si può esprimere in tutte le operazioni della mente, della vita e della materia.

La materia si presta sempre al suo gioco e al suo sviluppo, ma l’anima di superficie non può oltrepassare i muri dell’ego che gli impediscono di entrare nella vita cosmica. Di conseguenza, per l’anima di superficie che ama vivere di capricci e desideri non può esistere una vera vita dell’anima.

Per lei esiste solo la realtà falsa costruita sulle deformazioni della mente basata sulla sua percezione errata. Il male del mondo è il fatto che l’uomo non sa trovare la sua vera anima. La conseguenza del male è il fatto che l’uomo non potendo afferrare le cose non sa trovare la vera anima del mondo. L’uomo cerca di afferrare l’essenza delle cose, dell’essere, del potere, dell’esistenza cosciente e così via, ma non riesce mai a farlo.

Se riuscisse a trovare l’essenza delle cose troverebbe l’unico essere, l’unico potere, l’unica coscienza e l’unica coscienza universale che valga la pena di avere. Tutte le contraddizioni sarebbero risolte nell'unità, nell'armonia e nell’appagamento offerto dal contatto. E, nel contempo, gli uomini troverebbe anche la loro vera anima e, con il suo aiuto, troverebbe anche il loro Sé. L’anima vera è testimone del vero Sé, e il nostro Sé autentico e il Sé vero del Mondo sono la medesima cosa.

Buona erranza


Sharatan

fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2015/03/la-doppia-natura-dellanima.html

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