venerdì 20 marzo 2015

ITALIA IN GUERRA CONTRO LA RUSSIA

numero 341 - marzo 2015
Pochi in Italia leggono determinate riviste tecniche, anzi militari. Peccato. Il 28 dicembre 2014, in ossequio ai voleri di Washington platelmente ossequiati dal primo ministro pro tempore Matteo Renzi (uno non votato dal popolo sovrano ma imposto dal Napolitano), 4 cacciabombardieri Typhoon italiani, armati con bombe a caduta libera, missili aria-aria e cannoni mauser bk 27, sono atterrati in Lituania, a Siauliai. I velivoli da guerra tricolore provengono dal 4° stormo di Grosseto, dal 36° di Gioia del Colle e dal 37° di Trapani, affiancati da personale del comando logistico e del Cofa (Comando operativo delle forze aeree). Fatto ancora più inquietante è che il colonnello Marco Bertoli, comandante del distaccamento italiano di ben 96 militari dell'arma azzurra subordinati alla NATO, ha dichiarato alla rivista Aeronautica & Difesa (numero 341-  marzo 2015, pagina 44): 
«Cambieremo i piloti a rotazione ogni mese scegliendoli tra i più esperti ma anche tra i giovani. L’unica condizione importante è che siano tutti combat ready, per essere in grado di svolgere la loro missione».
Ora i militari italiani, senza che il Parlamento abbia autorizzato una missione di guerra non annunciata ufficialmente, sono a capo, per volere della NATO, del Baltic Air Policing (polizia aerea sul Baltico), dopo l’acuirsi delle tensioni in Ucraina fomentate dal Pentagono e dalla Central Intelligence Agency. Per la cronaca, la Russia non è ostile all’Italia e non ha dichiarato guerra al nostro Paese.

I vetusti Typhoon (velocità massima Mach 2) risalenti al 1994 fronteggiano i Mig 31, caccia intercettori, ossia da combattimento che sfrecciano a Mach 2,8 e oltre. 
Come mai il novello inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella, a capo delle forze armate nostrane - con un passato di ministro della difesa (silente sulla vicenda dell'uranio impoverito targato a stelle e strisce, che ha fatto ammalare a morire tanti soldati italiani) durante la guerra scatenata dal patto atlantico contro la Jugoslavia, e che ha visto la partecipazione diretta nei bombardamenti delle forze armate tricolori -  tace, dinanzi alla palese violazione dell’articolo 11 della Costituzione? Oltretutto, l’Italia è un obiettivo sensibile in caso di conflitto bellico con la Russia, poiché in violazione del trattato di non proliferazione nucleare (TNP) sottoscritto anche da Italia e Stati Uniti d’America nel 1968, e ancora una volta senza alcuna autorizzazione del Parlamento nostrano, ospita a Ghedi ed Aviano, un arsenale di ordigni nucleari modello b61, di proprietà United States of America. Chi paga e quanto costa esportare la guerra fuori dai propri confini nazionali? 
 
 Ovviamente, i soldoni sono sganciati dalla collettività; vale a dire che a pagare sono sempre quei fessi dei contribuenti italidioti, mentre l’eterodiretto governicchio in carica ha sottratto risorse per ben 4 miliardi di euro alla sanità pubblica mentre le scuole pubbliche cadono a pezzi, nonostante le promesse nel 2009 della Gelmini, sotto il governo del piduista Berlusconi tessera gelliana numero 1816 (come ha stabilito la Corte d'Appello di Venezia con sentenza poi passata in giudicato).


Non a caso, il 20 gennaio 2015, non secoli fa, la commissione difesa della Camera, conseguente a quello positivo del Senato risalente allo scorso dicembre, ha espresso parere favorevole ad un finanziamento di ben 5,4 miliardi di euro per fornire alla Marina militare nuove unità dual use (ovvero anche per fare la guerra). Infatti, i pattugliatori polivalenti d’altura sono stati concepiti per assolvere sia compiti militari che di sorveglianza delle aree marittime. L’unità anfibia multiruolo è in grado di soddisfare un ampio spettro di missioni: da quelle belliche alle operazioni nazionali e internazionali. Il tutto alla voce della legge di stabilità 2014 varata dall’esecutivo di Matteo Renzi. A proposito: date un'occhiata alla direttiva di guerra emanata e, dunque, in vigore, dal ministro della Difesa italiano.

direttiva di guerra del ministero della Difesa italiana

riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=ucraina 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/09/italia-in-guerra-contro-la-siria.html 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/02/stop-allacquisto-di-f-35-da-guerra.html 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/09/cacciabombardiere-f-35-bocciato-negli.html 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/05/europa-sotto-dittatura-usa.html 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=b61 

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/12/29/14G00203/sg 

http://www.difesa.it/Il_Ministro/Uffici_diretta_collaborazione/Documents/direttiva_ministeriale_2013.pdf 

http://www.difesa.it/Primo_Piano/Documents/2013/gennaio%202013/Direttiva%20Ministeriale_ENG.pdf


http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/10/scuole-rischio-di-vita.html  
 
 
Gianni Lannes
 

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