Una notizia interessante dal
contenuto prevedibile: gli italiani hanno smesso di vendersi collanine e
medagliette d’oro per fra fronte alle brutali tasse ed ai feroci mutui. L’oro
in possesso ai privati è finito. Il rastrellamento programmato ha avuto l’effetto
sperato.
Dalla parte dei ‘distruttori’
ciò assume un valore fondamentale. Come ai tempi di Mosè e del saccheggio dell’oro
in mano al popolo ebraico, come ai tempi di Mussolini ed al celebre
rastrellamento titolato ‘Oro alla Patria’, abbiamo assistito oggi all’ennesimo
episodio di spoliazione aurifera del genere umano.
Seguire la pista dell’oro
è importante per comprendere le dinamiche terrestri. Zecharia Sitchin ne ha
fatto la chiave di lettura preferenziale per comprendere le motivazioni alla
base della ponderosa interazione umano/aliena dei millenni passati. La ‘fame d’oro’
è una costante dei regimi più spietati a cui il nostro attuale non fa certo
eccezione. L’umanità ridotta a piccoli nani/minatori infine è una metafora non
priva di una certa corrispondenza.
Da Blitz Quotidiano:
ROMA – E’ crisi per
i compro oro. Dopo il boom degli anni 2010 e 2011, il settore
ha conosciuto una forte contrazione, con una crisi che ha portato alla chiusura
di tredicimila aziende nel triennio. E’ quanto emerge dai dati diffusi da
Oroitaly.
La versione ottimistica potrebbe
far pensare ad un miglioramento della vita dei nostri connazionali che non
hanno più necessità di vendere l’oro in casa, invece “la versione realistica è
che gli italiani hanno dato via il loro tesoretto e si sono impoveriti
ulteriormente”.
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