domenica 22 marzo 2015

Obiettivi dell’Alchimia

 
L’Alchimia persegue i seguenti obiettivi (la Triplice Corona Regale):
1 · Fare sì che l’alchimista si identifichi con la Volontà Divina, o l’ntelligenza della Natura (divenire la Coppa del Graal).
2 · Portare l’alchimista a uno stato di coscienza di perenne innamoramento nei confronti della Vita e serenità interiore (fabbricare il Lapis Philosophorum).
3 · Permettere all’alchimista di divenire un « mago », cioè liberare la propria coscienza dalla « gabbia psichica » nella quale è trattenuto in questa sistema sociale, conseguire l’immortalità, invocare entità dai piani spirituali, acquisire il potere di trasmutare i blocchi della propria psiche (possedere la Lancia di Longino).
1 · La liberazione dalla schiavitù psichica. La gabbia psichica nella quale siamo invischiati coinvolge i nostri tre corpi: fisico, emotivo (astrale) e mentale. Chi governa in maniera occulta il mondo ci tiene prigionieri attraverso i pensieri, le emozioni e le malattie fisiche (che sono una conseguenza delle emozioni negative). I pensieri vengono controllati attraverso l’educazione scolastica e l’azione dei mass-media. Le emozioni quali paura, senso di impotenza, malcontento e desiderio di vendetta vengono pianificate a tavolino e divulgate per mezzo di trasmissioni televisive e telegiornali. Il sistema immunitario viene indebolito attraverso l’inquinamento atmosferico, l’alimentazione, i vaccini e i farmaci. Liberarsi significa indentificarsi con l’anima immortale, aldilà dei tre corpi della personalità.
2 · L’immortalità della coscienza. Egli è morto alla sua personalità ed è rinato come anima immortale. La sua volontà è ora identificata con l’Unica Volontà. Da ciò deriva che alla morte del corpo fisico il Mago se ne distacca senza perdere coscienza e prosegue la sua vita nei mondi spirituali dove lo attendono altri compiti. Se giunge al termine dell’Opera, spiritualizza la materia stessa del suo « corpo di carne » portandolo su una più elevata frequenza vibratoria (risurrezione della carne).
3 · La serenità interiore. Ha sciolto i suoi blocchi psichici, vive quindi la sua quotidianità nella Gioia, invaso da un costante senso di innamoramento nei confronti di tutti gli uomini e di tutto ciò che lo circonda, conseguenza del suo percepirsi “uno con tutte le cose”. L’Amore è per lui la Legge, l’Amore al servizio della Volontà superiore (“Love is the Law, Love under Will.” Aleister Crowley).
4 · L’attitudine a « servire ». Essendosi egli identificato con la Volontà Divina stessa, tutti i pensieri, le parole e le azioni non gli appartengono più. L’Uno opera attraverso di lui. A questo punto la sua vita diverrà inevitabilmente una continua tensione verso il miglioramento delle condizioni dell’umanità, non perché se lo imponga, ma unicamente come conseguenza del suo agire in questo nuovo stato di coscienza.
5 · La guarigione. Egli guarisce il suo corpo quando questo si ammala, ma, soprattutto, può prevenire ogni male fisico lavorando assiduamente sulla trasmutazione dei suoi pregiudizi e delle sue emozioni negative. A un certo grado di iniziazione può usare il Fuoco per favorire la guarigione negli altri esseri umani.
6 · Il potere di dominare la materia fisica – divenendo, almeno potenzialmente, capace di operare la trasmutazione dei metalli – e il potere di invocare e governare entità che vivono su altri piani. Entrambi questi due poteri gli sono conferiti dalla capacità di governare e trasmutare innanzitutto gli elementi psichici all’interno di sé.
7 · La chiaroveggenza. L’alchimista percepisce per empatia – attraverso l’uso del Cuore, con un atto d’amore – il significato nascosto dell’anima di chi gli sta di fronte, cioè la particolare qualità che quell’anima è venuta a esprimere sulla Terra. Come conseguenza di ciò può anche divenire in grado – ma non è detto che accada a tutti – di cogliere i mondi spirituali durante il suo normale stato di veglia, e può dunque osservare i corpi sottili degli altri uomini scorgendone le emozioni, i pensieri e in alcuni casi anche la storia passata e futura. Può praticare la telepatia. Egli può anche divenire cosciente nei propri corpi sottili e assumerne il completo controllo. Ciò significa che il mago può abbandonare il suo corpo fisico e spostarsi in quelli superiori (es.: il corpo astrale utilizzato nello « sdoppiamento astrale ») utilizzando coscientemente tali veicoli per viaggiare nelle dimensioni spirituali.
 Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli.  - Lc 10,18-20


Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

fonte: http://risvegliati.altervista.org

Nessun commento:

Posta un commento