martedì 31 marzo 2015

Lungo la "direzione".

Voladores.
"A cosa sei... appeso/a?".
(Ri)trovare è... “tornare sui propri passi, ma… non è tornare in(dietro). È il “recupero di qualcosa che a) è (s)perduto b) è dimenticato c) è catturato (ciò che lasci, viene ricom-preso)”
Nel panorama Globale, di ogni tempo - narrato per mezzo della “storia” deviata – manca sempre un “tassello”; la chiave per l’interpretazione più estesa possibile, relativa(mente) alla situazione umana d’insieme (individuo per individuo):
la (com)presenza centrale della ri(forma)zione del Nucleo Primo.
Ciò, rende tutto il (con)seguente (il “tutto quello che puoi pensare” ed il reale riemerso), come qualcosa che “cala” da un piano inclinato:
di(pendente) da…
Ora, se tutto ciò che puoi prendere ad hoc per “studiare/(ri)ferirti”, è una derivazione (drogaggio), una mancanza della presa in esame (decentramento) di una simile (com)presenza centrale, (domanda)… “che cosa pensi di sapere”?
Nulla si ripete uguale, ma delle “essenze” ritornano in forme nuove...
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Questa citazione è vera, ma… come al solito, la verità non è uno stato unico, sino a quando l’individuo che la emana/evoca, non è in uno stato unico (terzo stato).


La verità è... di (p)arte (quella che ti viene rivelata, che capisci, che supponi, che percepisci, che intuisci, che ragioni, etc. mentre sei in uno stato decentrato e parziale), è una venatura di/da un più vasto filone (ri)comprensivo.
La verità di (p)arte per(mette) di:
onorare la legge mediante raggiro.
Senza la consapevolezza centrale/sovrana (terzo stato) “lato proprio”, nulla soffia autentica(mente) nella tua direzione, ma solo sottili striature di vero contribuiscono a con(vincerti) di qualcosa che “sembra, ma non è”.



La frattalità è un modello visivo, che (ri)abbraccia il tutto, a partire dal tuo stato. Se questo tuo stato non è tuo, ma è solo “tuo”… allora, continuerai a “prendere lucciole per lanterne”.
Ma questa analogia sarà sempre e comunque “vera”; vera nella misura in cui… l’attore principale ed “oscuro” (perché non manifesto e non perché è il Diavolo) intende che lo sia.
La (di)pendenza è una (con)seguenza.

Le filature di vero “servono”. Esse ti ingabbiano con il tuo con(senso). È vero tutto ciò che la scienza deviata ha “scoperto”. Ma, è vero ad un livello intermedio/inferiore di vero. 

Ossia, è vero quel tanto che basta per con(vincerti) a rimanere “qua, così”.
Altro errore, il “complottismo”, che pare ci sia proprio per gettare discredito su talune cose giuste che pure si sono dette, ma se si continua con l’immagine dell’America super-potenza, quando questa ex super-potenza ormai sta recedendo sempre più dai suoi ruoli – sebbene questo non significhi non sarà usata in altri conflitti, ma solo che finirà di esaurirsi in essi, pur portando ad un qualche risultato – questo è veramente avere in mente un quadro passato.
Avere in mente un quadro passato è cosa che oggi capita tantissime volte, quasi è ormai la regola deviante del “cumulonembo” di pensiero erroneo che vaga e passa e sguazza per le menti umane:
man mano che il mondo esce dai vecchi quadri di riferimento, e, dunque, diviene sempre – per tantissimi – più incomprensibile, tanto più ci si rifugia in tali quadri passati.
Si tratta di negazione della realtà:
e questo consente di misurare per davvero con chi si ha a che fare.
Ah, anche quelli del “ritorno alla ‘tradizione’”, qualunque cosa essi intendano per “tradizione” – e non è, di solito, ciò che intendeva Guénon, mettiamo i puntini non solo sulle “i”, ma sulla “a”, le “e”, le “u” e le “o” – si rendano conto che non si “torna” proprio a nulla.
Quel che abbiamo di fronte, s’intenda bene, non è un “ritorno”, ma una nuova manifestazione dell’Essenza della Tradizione in quanto “nascosta sin dall’inizio del Kali-Yuga”, come avrebbe detto Guénon.
Ma in forma nuova. E cioè:
nulla si ripete uguale, ma delle “essenze” ritornano in forme nuove
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  • questo è veramente avere in mente un quadro passato
  • si tratta di negazione della realtà
  • e questo consente di misurare per davvero con chi si ha a che fare
  • non si “torna” proprio a nulla
  • quel che abbiamo di fronte, s’intenda bene, non è un “ritorno”, ma una nuova manifestazione dell’Essenza della Tradizione in quanto “nascosta sin dall’inizio del Kali-Yuga”, come avrebbe detto Guénon
  • Ma in forma nuova. E cioè:
nulla si ripete uguale, ma delle “essenze” ritornano in forme nuove


Sia chiaro:
SPS non è in attrito con nulla e nessuno, per cui… ogni pensiero scritto od orale, attra(verso) il quale SPS s’imbatte nella (ri)forma di reale emerso, risulta solo ed esclusivamente (che cosa?)…
uno sbarramento (in)conscio, ossia, un filtro, una diga, un firewall p(arte) del sistema immunitario di ciò che (r)itende a man(tenersi) (ri)avvolto in/su se stesso, risultando non manifesto (d)entro allo scenario (ri)emerso del reale di (ri)ferimento.
I geni che determinano nei castori la funzionalità dei denti ed il loro istinto, non hanno come fenotipo solo questi due aspetti, ma anche la diga che il castoro costruisce ed il lago che si forma”.
Il Fenotipo Esteso - Richard Dawkins

Genetica senza necessità di... microscopio (visione frattale).
Ad immagine e somiglianza” (di chi/cosa?)… questa famosa espressione la dice lunga, relativa(mente) alla (com)presenza del “principio” (dima).
Solo che la “figura tampone” di Dio, agisce come da blocco, impedendo al processo logico del pensiero di procedere oltre. Sino ad aggiungere alla propria “somma” (parziale) anche ciò che si annida al di là di ogni limite (confino), ossia, la figura del Nucleo Primo come “apri pista” di questa realtà accon(di)scendente da/con esso.

Il “castoro” è, a sua volta, l’opera (creazione frattale) dell’intenzione “superiore” (che sta al di sopra, nella parte più alta/elevata del piano inclinato; non certo perché è Dio, ma “solo” perché “viene prima” e la forma di reale si diparte conseguentemente da essa).
“Tutto qua (così)”…
L’umano si è impaludato. Non ha più punti fissi (certi, sicuri). Per(tanto)… è fermo sul posto, anche se corre da mattina a sera. He He…
Accorgiti. Renditi conto che è così (la realtà manifesta è in scorrimento, su un substrato fisso. La realtà si muove per apparenza e il tuo insieme è sorretto dall'incanto o dall riprogrammazione di quegli organi preposti affinché "tu veda la realtà scorrere davanti ai tuoi occhi, per poterci interagire e per, così, impaludarti senza più alcuna direzione certa".
Corri da fermo. È possibile. Sì, perché lo fai tu.


Tornando alla citazione (pre)cedente:
  • questo è veramente avere in mente un quadro passato (sabbie mobili)
  • si tratta di negazione della realtà (sabbie mobili)
  • e questo consente di misurare per davvero con chi si ha a che fare (con chi/cosa hai a che fare?)
  • non si “torna” proprio a nulla (si va solo “avanti, girando sul posto”)
  • quel che abbiamo di fronte, s’intenda bene, non è un “ritorno”, ma una nuova manifestazione dell’Essenza della Tradizione in quanto “nascosta sin dall’inizio del Kali-Yuga”, come avrebbe detto Guénon (l’essenza, però, non è la tua. È nascosta perché non è la tua. Essa nasconde la tua. L’essenza del Nucleo Primo è il Sole, che ricopre tutto della propria luce, ricevendo adorazione da tutta la Vita, che ha dimenticato tutto relativamente a sé, mentre adora-va il Sole)
  • ma in forma nuova (all’apparenza, perché “serve”. Perché tu necessiti di essere tranquillizzato/a, relativamente a quell’ipotetico progresso che così tanto "vuoi sentirti dire")
E cioè:

nulla si ripete uguale, ma delle “essenze” ritornano in forme nuove
(il Nucleo Primo ritorna continuamente. Tu ritorni continuamente. E… ritornando sempre con “pesi e misure” invariati… nulla cambia mai nella sostanza, cosi ché tu continui a non ricordare ed egli continua ad incedere. L’avanzamento sociale, dunque, altro non è che… una marcia sul posto apparente, ment®e si procede lungo/nel solco dell’aratro, che prevede rotta e direzione. All’interno della via prevista, la "divinazione" è possibile. Infatti, se nulla cambia, è possibile anche accorgersi del “dove si è diretti”, osservando e traendo consistenza da qualsiasi livello emerso ed approfondito/riletto per via frattale).

Da questa prospettiva, la frattalità è un “orma”:
  • una conseguenza, anch’essa
  • della (com)presenza dominante del principio a maggiore concentrazione di massa (nelle “vicinanze” e, dunque, per “giurisdizione”).


La frattalità è persino ovvia, se sei consapevole del quadro più espanso della situazione (scenario emerso), nella quale “sei auto contenuto/a”.

Per terminare, per oggi, è possibile anche accorgersi che:
  • sino ad ora
  • iniziando dal racconto storico (di/in ogni branca del “sapere”, descritto dai vincitori… per tutti gli altri umani) d’ogni tempo (ri)cordato e filtrato
  • passando per qualsiasi opera di qualunque filone del “sapere”, espresso dagli umani “esperti” e sempre/comunque dimentichi della visione frattale espansa (filosofia, scienze matematiche e letterarie, quantistica, etc.)
  • è sempre mancata e manca, la presa in questione centrale della (com)presenza (chiave) del Nucleo Primo (il principio deviante e non manifesto).
Deviante e... derivante.

Di più: la selezione naturale, non è proprio così... naturale.
Dio è il Nucleo Primo.
Il Creatore è al di là del Nucleo Primo.
Il Nucleo Primo (ri)utilizza ciò che ha (ri)trovato “qua e rivolgendo lo sguardo appena a monte del qua” (circuito primario sede della legge/strumento).


Se ti poni una domanda relativa(mente) a “Dio”, stai partendo con ogni “tua”  considerazione, da ciò che ti è per(messo) dall’evidenza del reale manifesto e, dunque, dall’opera deviata del Nucleo Primo

Ergo:
dopo il primo “acuto” ti fermi e dis(perdi)
traendo dal “cilindro del reale” solo parzialità.
Senza la visione prospettica frattale (analogia frattale)… sei “cieco/a”.
L’indagine frattale è una forma di logica “altra”, rispetto alla “tua” intelligenza (filtro).
Con l’una spazi in campo aperto. Con l’altra continui a trarre conclusioni, osservando dal buco della serratura.

La scienza deviata (es)trae parzialità... dal “buco della serratura”, per quanto tu sia stato (con)vinto del contrario. C’è infinta(mente) più “scienza” in SPS che in tutta la “biblioteca del sapere umano, accatastato da sempre qua, così”.

SPS (ri)trova. Che cosa?
Beh… il proprio centro (terzo stato), dal quale è “logico” (pendente, direzionale) essere... (“lato proprio”).
La sovranità è nel (ri)trovarsi. Il cambiamento è un inganno. Perché tu sei già, da ora.
Devi solo (ri)trovarti, ossia, “(ri)conoscere te stesso/a”.


"Qua, così"… cicla tutto e non cambia nulla nella sostanza (l’avanzare è quello del Nucleo Primo, con te al suo interno, anche se – fisicamente – è il contrario e tu sei l’ospite, ossia, colui che "ospita").

Se sei con(vinto) del cambiamento, beh… lo attenderai per semp®e, perché non è (pre)visto nella (f)orma che ti aspetti.
Nel tuo disinnesco generale, tendi a ripetere e a radio(diffondere) il segnale (im)portante che ricevi dal Nucleo Primo. Null’altro. Il resto, “qua, così”… è solo attendere di morire, per poi (ri)tornare a vivere, sempre, “qua, così” (serviRe = servire il Re).
È troppo amaro o troppo “semplice”, da digerire?

He He

Se continui a misurare/analizzare/capire/usare/sfruttare/etc. l’interno fisico della “caverna”, diventerai sempre più bravo/a nel fare solo questo. Le “arti/scienze umane” sviluppate dopo l’ultimo reset (dimenticanza), sono asservite al principio primo, che non (in)tende essere preso in considerazione, ma... "unica(mente)" incidere la realtà intesa.

Tutto (s)corre in una simile direzione.

Tutto ha solo scalfitto (graffiato superficialmente) la trama sostanziale, nella quale "è/sei" (un tutto... parziale).


Il "gene egoista" è una traccia frattale del Nucleo Primo!
Pensa a quanti illustri tuoi predecessori, si sono illusi di avere “capito”.
Pensa a quanti illustri esperti, ti hanno illuso di avere “capito”.
Pensa a quanti illustri venditori, ti hanno illuso di avere “acquistato qualcosa”:
“qua, così”… (con)segui, ciclando e (ri)tornando... sempre “qua così”
nella sostanza, nulla cambia
te (ri)com(preso/a).
(Ri)trova (evita di ri-cercare).

Per dirla alla Dawkins:
"è possibile risalire al gene egoista", per poter fare qualcosa di sostanzial(mente) (n)uovo/di(verso.
Accorgiti... è molto "meglio così".
 
Lungo la "direzione" (pre)vista, non c'è nulla di nuovo nella "tua" sostanza...
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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