Monta la protesta anche in Slovacchia contro la NATO e l’installazione di basi militari USA nel paese
La tensione in Europa, alimentata dalla guerra in Ucraina e dalle dichiarazioni bellicose del segretario della NATO Stoltenberg, oltre ai vari esponenti dell’ Amministrazione USA, si è ulteriormente aggravata con l’invio di mezzi corazzati e truppe statunitensi nei paesi baltici.
Questa situazione sta suscitando forti malumori e proteste nell’opinione pubblica sia in Germania che in alcuni paesi dell’Est, come nella Repubblica Ceca ed in Slovacchia, dove la popolazione non vuole essere coinvolta in conflitti che le sono estranei e rifiuta l’idea di nuove basi militari NATO sul proprio territorio. In quest’ultimo paese si sono svolte manifestazioni di protesta contro la NATO.
Dal nostro corrispondente- Si è svolta una manifestazione significativa la scorsa settimana a Bratislava, in Slovacchia, al grido di “Noi non vogliamo la base NATO in Slovacchia” il Giovedi scorso si sono radunati una folla di centinaia di persone sulla Hviezdoslavovo Square di Bratislava, fra loro vi era l’ex primo ministro, John Čarnogurský, presente anche l’attivista per la pace, Eduard Chmelar, il docente universitario, Francesco Škvrnda, autore della “Carta del 2015″, un documento di condanna della corsa bellicista della NATO in Europa. Si è rivolto alla folla l’intellettuale Štefan Kalina. L’evento è stato organizzato anche per sostenere la lotta del rappresentante del movimento ceco “Nessune basi” e il presidente della Matica Slovacca Marian Tkáč. Vedi: Youtube.com/watch
John Čarnogurský, parlando alla folla assiepata sulla piazza, ha sottolineato che il 12 di marzo si deve considerare come un giorno importante per la Slovacchia, giornata che fra qualche anno passerà alla storia come il giorno in cui si sono raccolti i “liberi cittadini di Slovacchia per dimostrare che non vogliono ritorno della Slovacchia nel clima di un conflitto armato per gli interessi estranei al paese e per ribadire che questo non è è il nostro conflitto“.
La gente portava in mano bandiere slovacche e sono apparsi striscioni e cartelli come “NATO GO HOME”, “mild” o “Andrej Kiska disgrazia della Slovacchia”.
Il docente universitario Francesco Škvrnda si chiede perché la NATO stia attuando una politica di tensione e di provocazione: “perché ci vogliono coinvolgere in questioni con cui non abbiamo nulla in comune”, manifestiamo come noi slovacchi non vogliamo (sia vecchie o nuove) basi NATO o truppe straniere sul nostro territorio, né vogliamo che i soldati Slovacchi vadano a combattere nel mondo contro quelli che non ci hanno fatto nulla.
Ricorda il docente che, alle origini della sua formazione, l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, la NATO , serviva per una stabilità, senza conflitti ma la rottura è avvenuta nel 1999, quando la NATO ha bombardato la Jugoslavia.
Štefan Kalina, per “Charter 2015″, ha detto che i membri della congregazione per la Carta 2015 (si terrà il 10 marzo a Kosice) tutti richiedono la neutralità del paese e desiderano che la Slovacchia si ritiri dalla NATO e si vuole il mantenimento della pace in Europa.
Un altro segnale di protesta nelle parole di uno degli organizzatori, John Čarnogurský, il quale ha deciso di pianificare per il 26 marzo un’altra manifestazione nella stesso luogo. “La creazione di basi Nato in Slovacchia semplicemente non si permetterà”, ha aggiunto.
Fonte: Zemavek.sk
http://www.stampalibera.com/?a=29115
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