Dopo “La banalità del male”, a proposito di Adolf Eichmann, di Hannah Arendt:
“La banalità del bene”, ricavabile dall'atteggiamento di Georg Elser (autore, accreditato, del fallito attentato ad Adolf Hitler, l’8 novembre 1939).
Quello che sorprende maggiormente nella figura di Elser è come un singolo uomo (peraltro non eccessivamente colto né straordinariamente brillante sul piano intellettuale) abbia avuto ante litteram una visione chiara di ciò che avrebbe causato il nazismo, e come abbia immolato la propria vita per cercare di impedirlo.
Oggi è quasi unanime la condanna di Hitler, ma in linea di massima il popolo tedesco a quel tempo ha seguito il proprio Führer (guida - duce) senza grandi dissensi, anzi con un ampio consenso popolare.
L'intellighenzia e la chiesa tedesca non si distinsero particolarmente per aver levato le loro voci contro la dittatura…
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La sua (di Adolf Eichmann) cronica mancanza di memoria lo condannerà a non poter mai controbattere seriamente alle accuse:
egli ricordava solo i propri successi personali, i suoi stati d'animo e le frasi fatte ad essi collegate...
ricorderà tutte le sue quattro promozioni tra il 1937 e il 1941, e l'arrivo al ruolo di comandante del centro per l'emigrazione berlinese...
Le sue responsabilità erano inoltre minori di quanto sembrasse:
egli era solo il capo dell'ufficio B4 sottosezione 4 dell'Rsha, ufficio per la sicurezza nazionale delle SS.
Il clamore intorno a lui nacque perché durante il Processo di Norimberga molti cercarono di scaricare su di lui le proprie responsabilità, ritenendolo morto.
Uomo di bassa cultura e bassa estrazione sociale, era estremamente zelante sul lavoro; non per ideologia ma per il desiderio di compiacere i propri comandanti e guadagnarsi riconoscimenti…
Di “casi manciuriani”, la storia deviata, ne è ricolma.
Il fatto stesso che non venga, ancora, riconosciuto ufficialmente, significa a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso che “è una strategia, ancora, utilizzata al giorno d’oggi e di ‘domani’. Per questo, lo ‘ieri’ deve rimanere incomunicabile, a livello di un simile grado di verità”…
Sei, “qua, così”, sempre alle prese con questo pesante quesito morale:
“Che cosa significa?”, più che continuare a flagellarti con domande a cui, la “tua” memoria sempre troppo corta, non potrà mai dare una risposta esauriente, sotto a tutti i punti di vista (ad angolo giro).
“Tutto è vero (Prima legge di SPS)”.
Ergo:
estrai, ricava, raffina, espandi… valore aggiunto – dal simbolismo sostanziale frattale espanso – “lato tuo, umanità, centrale”.
La “forma sociale, globale, del mondo (realtà manifesta ‘qua così’)” è quantomeno ingiusta (giusta solamente osservando tutto da una sola, singola, unitaria, prospettiva… che, dunque, è dominante):
Tutt3
concorre a rafforzare questa verità assoluta, anche quando questo non è
previsto (dalla compresenza immanifesta dominante).
Quindi... “Tutto è vero”. Lo comprendi per contrasto “realtà potenziale vs realtà manifesta ‘qua così’”.
Al di là, anche, di questa solita strategia del dubbio:
per lungo tempo circolarono versioni contrastanti sull'attentato… (anche senza Internet e le "sue"... bufale").
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In un mondo in cui niente è quel che sembra, devi guardare oltre... (attraverso, Oltre Orizzonte).
LinkLa tua “idea” non conta più niente, "qua, così".
Per questo motivo non si trova traccia storica, nella deviazione AntiSistemica.
Tu necessiti, sempre, di una “guida esperta”, di turno, che si faccia carico “per te, di te”. A sua volta, tale “pilota automatico” è una estensione, gerarchica, di una “longa mano” che, nella sua massima perfezione strategica, rimane un passo dietro a tutt3 quello che va a generare, immanifestamente.
In maniera tale da delimitare persino la capacità, senza limiti, dell’immaginazione…
Film come “I soliti sospetti”, ad esempio, hanno generato il cliché Keyser Söze:
ancora “la banalità del…” chi/cosa?
Devi deciderti:
quel “modello” (ricorrente) indica due, apparentemente, diametrali situazioni
che devi decodificare attraverso la caratteristica ambientale, frattale espansa, e la “formula ('lato tuo/umanità, centrale' con la giustizia ad angolo giro, In Comunione)”...
1) la sostanza è che “Keyser Söze” è potenzialmente chiunque
2) la sostanza è che “Keyser Söze” indica proprio la strategia della compresenza immanifesta dominante.
Come puoi comprendere, le due situazioni non sono 1) diametrali, 2) opposte, 3) un bivio. Bensì, esse rappresentano 1) allo stesso tempo, 2) la suddivisione del tutt3, 3) nella gerarchia.
Ergo:
devi “solo” decidere (decodificare, ricordare) quale/cosa/chi viene “prima” – in ordine sostanziale – e, poi, ricordartelo sempre, ponendo l’attenzione su una simile verità, in ogni modo (scritto, orale, registrato, filmato, etc.).
Perché, stanne cert3, nel tempo tenderà a volatilizzarsi, insieme a te, mentre sopravvivi “qua, così”.
Il motto “lo Stato sei tu (ma tu non sei lo Stato)”, lo ritrovi perfettamente anche in questa occasione:
Keyser Söze sei tu (ma tu non sei Keyser Söze). Vero?
Dove Keyser Söze non è un individuo; piuttosto, una forma di coinvolgimento incantesimale scientific3,
di parte sottodominante by dominante (conoscenza, tecnica e tecnologia,
strategia, intento, interesse, lungimiranza e coerenza, etc.).
Di volta in volta, si attiva (emerge, proviene) dalla Massa, un nuovo “caso”.
Qualcun3 che compie qualcosa, in maniera alquanto misteriosa, finendo inesorabilmente uccis3 (a mo’ di capro espiatorio o di “sacrificio”).
Se Keyser Söze è la mente, immanifesta, che esiste tra la Massa, questo è valore aggiunto ma “per fartene che/cosa”?
Ecco il punto:
non accorgendoti più, non sapendo, non ricordando
che ti ritrovi nell’AntiSistema by dominante
ogni “valore aggiunto” si accumula
e viene dimenticato
per mancanza di sentita “utilità”.
Se (se) ometti dalla tua consapevolezza, il livello dominante, allora la forma piramidale avrà sempre il vertice distaccato dal resto dell’edificio.
Di conseguenza, esisterà sempre spazio potenziale per il simbolismo immaginifico di/in "Dio", che raccoglierà – aspirando tutt3 – ogni possibilità altra, di logica “lato tuo/umanità, centrale”.
Keyser Söze sei tu? Taglia la testa al toro:
sì. Lo sei. Ma… lo sei, sempre (allora), nella sua variante più portante
quella in cui s’incarna il livello dell’assoluta centralità umana/propria.
Certo, perché le altre versioni sono tutte come auto disinnescate, prevedendo solo il caso manciuriano, in luogo della compresenza immanifesta “portante, centrale”.
Osserva e “vota” un ordine sostanziale, nella forma gerarchica “qua, così”:
credici e ricordalo, coerentemente.
Keyser Söze incarna la sostanza del potenziale (ed in questo sei anche tu)
ed allo stesso tempo
denuncia a livello frattale espanso la compresenza immanifesta dominante (che “qua, così” non sei tu).
Sciogli, una buona volta, l’intreccio del dubbio/verità, proposto sempre dall'infrastruttura mediatica, differente, AntiSistemica:
“Con il mio gesto volevo evitare un immane spargimento di sangue…”.
In memoria di Johann Georg Elser…
Prima, l’AntiSistema ti “coltiva”, poi ci cresci dentro.
Infine, ti uccide.
E se (se) ne vale la pena (strategicamente), ti intitola una piazza, una via, un monumento, etc.
Il “giorno della memoria” non deve essere solo… un giorno:
deve essere sempre, soprattutto, “qua, così”.
Ricorda, attraverso la “formula”… e decodifica sostanzialmente la realtà manifesta, dettaglio per dettaglio, situazione per situazione, assicurandoti di non fare “come i gamberi”:
accorgiti
consolida e avanza
fermati
consolida e avanza
ricorda
consolida e avanza
fai…
Assicurati di comprendere ogni risvolto contenuto in quello che “fai”:
qualcosa che non dipende dal grado culturale o dal… talento.
La memoria frattale espansa ed il potenziale, ti riforniscono sempre di opportunità alla tua diretta “coordinata”.
Credici.
“Qua, così” è tutto una trappola. Ad esempio:
in un periodo di tassi di remunerazione del tuo capitale, a zero (molto spesso lo è anche il tuo capitale)
vieni attratto da “azioni” che promettono di staccare un buon rendimento (dividendo)
così facendo, il giorno dello “stacco” l’azione perde di valore (o lo ha già perso o lo perderà) e tu rimarrai incastrat3 nel destino di quella “azienda”. Magari una industria nella quale non credi assolutamente, mentre hai voluto solo approfittare della situazione (e la situazione si è, come al solito, approfittata di te).
Una trappola, in perfetto stile AntiSistemico.
Allora, che fai?
Diventi “cassettista”?
"Esci" ugualmente, perdendo molto di più del dividendo incassato? Attendi l’occasione per svignartela?
Se applichi uno stop automatico alle perdite, sappi che verranno esattamente a “prenderlo”, buttandoti fuori, chirurgicamente, poco prima di “andare per dove devono andare”…
L’attentato a Hitler (uno dei tanti) fu eseguito l’8 novembre 1939. Tre giorni prima (nel 1605), si registrò la "congiura delle polveri"(anche questa, fallì):
il complotto fu ideato il 20 maggio 1604 da Robert Catesby, il quale sosteneva che tutte le strade pacifiche per ottenere una politica di tolleranza per i cattolici erano già state tentate; di fronte a una persecuzione che non diminuiva restava solo il ricorso alla violenza…
Link
“Poiché nessuno è in grado di farsi da sé solo imperatore, è chiaro che è il popolo a innalzare uno sopra tutti così che egli possa governare e reggere l’impero con la giustizia...
Agli imperatori e ai re che proteggono il regno si devono lealtà e rispetto, ma se essi si volgono all'esercizio della tirannide allora ogni obbedienza e rispetto vengono a mancare.
Quando colui che è stato scelto per punire i malvagi diviene egli stesso malvagio e esercita con crudeltà contro i suoi sudditi la tirannide che aveva il compito di allontanare dal regno, è evidente che deve decadere dalla carica concessagli e che il popolo ha il diritto di liberarsi dal suo dominio:
è il re divenuto tiranno il primo a rompere il patto.
Nessuno può accusare il popolo visto che il re è stato il primo a tradire la fiducia pattuita…”.
Manegoldo di Lautenbach, teologo tedesco che ispirò Elser…
Che cosa “emerge”?
L’esistenza “qua, così” di una condizione di sopraffazione, senza tempo, della società globale umana, in toto.
La dominante che, dal momento di “è già successo”, è sempre e solo succeduta a se stessa. Alias:
“è morto il Re. Viva il Re…”.
Ricalcola tutto (accorgiti e ricorda, facendo):
che cosa celebrano gli epiloghi di buona parte dei film, delle fiabe e dei romanzi?
Ma è, “qua, così”, tutto alla rovescia.
Chi/che cosa si celebra e… “ti ricordi, solamente tra le righe”?
Quale è il significato sostanziale frattale espanso, attraverso il simbolismo e la “formula”?
Che cosa significa?
Questo:
il “lieto fine” è un inno allo status quo AntiSistemico, dominante.
Una sottile strategia, atemporale, compresente immanifestamente “per ragion (dominante) d’esistere”.
“Se l’uomo perde la libertà, finisce per morire dentro…”.
Elser – 13 minuti che non cambiarono la storia
Al di là dell’apparenza “falso/autentico”, il simbolismo sostanziale frattale espanso…
Se il potere dominante si è fatto, nel tempo, immanifesto (alias: è stato dimenticato)… allora, si apre lo spazio per la “noia”.
Senza la ragione fondamentale per/di ogni problema e vicissitudine umana “qua, così”, le generazioni credono (pensano, non ricordano) ad una causa apparente che, comunque, tende a sfuggire (chi è indebitato con chi/cosa?).
Il mondo, la società, è… “un disastro”.
Ma, seppure sei nell'era dei "lumi", non comprendi ugualmente il “perché”.
Certo, così come in Italia ci sono sessanta milioni di Ct della nazionale, allo stesso modo, ognun3 crede di avere capito e di avere la propria “ricetta per…”.
Qualcosa che, inesorabilmente, “va a finire nel nulla, sostanziale, di fatto”. C’è, infatti, sempre qualcosa d’altro e prima, da fare.
La mente usuale tende a “riciclare”, resettandosi continua/mente…
“Ciò che, allora, portò la Germania a soccombere, furono le menzogne dei nostri avversari. Le menzogne di quegli stessi uomini, che continuano a mentire ancora oggi…”.
Elser – 13 minuti che non cambiarono la storia
Non fermarti davanti a luoghi comuni, previsti per te.
Attraversali, per mezzo del simbolismo sostanziale frattale espanso e la “formula” (vai Oltre Orizzonte).
Non immedesimarti in nulla, ma estrai valore aggiunto da tutto, ricordando “chi sei già potenzialmente”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 1994
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