Il 1° marzo 2017, i decreti presidenziali della Repubblica Popolare del
Donetsk (RPD) e della Repubblica Popolare di Lugansk (RPL) sulla
registrazione obbligatoria delle imprese ucraine sul territorio delle
repubbliche, entravano in vigore. Contemporaneamente, i centri di
distribuzione e i media di proprietà dell’oligarca ucraino Rinat
Akhmetov venivano chiusi.
“Locali, attrezzature e tutti gli aiuti umanitari sono stati bloccati ed i volontari non vi hanno accesso“,
dichiarava un esponente delle iniziative di Akhmetov. La nazionalizzate
nelle repubbliche era la risposta al blocco economico e dei trasporti
imposto da Kiev al Donbas, in violazione degli accordi di Minsk.
“Dalla mezzanotte del 1° marzo, il controllo del governo viene imposto alle pertinenti imprese ucraine nella RPD… È stato introdotto l’amministratore statale della RPL, e le tasse passeranno al bilancio della repubblica“.
Erano molte le grandi fabbriche e le miniere
ucraine attive sul territorio di RPD e RPL. In particolare, gli impianti
metallurgici di Enakievo e Khartsizskoe, del gruppo Metallinvest, nonché le fonderie di Jasinovataja e Makeevka e l’impianto metallurgico di Donetsk, del gruppo Donetskstal,
tutte operanti nella RPD.
Inoltre, vi erano più di 20 miniere, la più
grande delle quali è Zasjadko, a Donetsk, oltre all’azienda OJSC Krasnodonugol, al complesso metallurgico di Alchevsk (della Metinvest), e alle compagnie Rovenkiantratsit e Sverdlovskantratsit
(della società DTEK); tutte attive sul territorio della RPL. A fine
gennaio, gruppi di nazisti ucraini, tra cui dei deputati della Verkhovna Rada
dell’Ucraina, bloccavano il traffico ferroviario dalle repubbliche del
Donbas, soprattutto di carbone estratto nel Donbas. In reazione a ciò,
Kiev imponeva misure di emergenza nella distribuzione di energia
elettrica e numerose industrie interrompevano la produzione.
Il 27
febbraio, RPL e RPD annunciavano la cessazione delle forniture di
carbone a Kiev e, dalla mezzanotte del 1° marzo, imponevano il
commissariamento delle imprese dalla giurisdizione ucraina. E a causa
del blocco, numerose grandi imprese locali cessavano la produzione, tra
esse appunto l’impianto metallurgico Enakievskij e la società
Krasnodonugol del gruppo Metinvest di Rinat Akhmetov.
Quindi
RPD e RPL creavano il centro speciale per il controllo della transizione
delle imprese ucraine commissariate. Il Presidente del Consiglio della
RPL Vladimir Degtjarenko dichiarava:
“Il centro non intende mantenere solo ‘a galla’ le imprese, ma contribuire all’ulteriore sviluppo e riorientamento verso la Russia“.
Sostanzialmente
venivano “nazionalizzate” le imprese ucraine nella Novorossija. Secondo
il Presidente della RPD Aleksandr Zakharchenko,
“A breve termine dovremo ricostruire i mercati dell’industria e convertirli. Il compito principale è assicurare il buon funzionamento delle imprese e salari e lavoro per i lavoratori di queste imprese“.
Il Ministro dell’Industria e del Commercio della RPD Aleksej Granovskij sottolineava,
“Nonostante le difficoltà sul riconoscimento politico della repubblica, le nostre imprese lavorano con successo con i Paesi dell’estero vicino e lontano. Da più di due anni, la nostra produzione ha sostanzialmente iniziato il processo di ritiro dal mercato ucraino a favore di quello di altri Paesi. Gli ambienti statali e commerciali hanno una certa esperienza in questo“.
La RPD esporta più di 50 tipi di merci tra cui prodotti
delle industrie leggera, alimentare, chimica, farmaceutica e
metallurgica, per un valore pari a 36 miliardi di gryvne all’anno che
contribuivano al bilancio nazionale dell’Ucraina, e che da ora in poi
invece contribuiranno al PIL della Russia.
L’Ucraina a sua volta perderà
2 miliardi di dollari di fatturato estero, a causa del forte aumento
delle importazioni in sostituzione di quelle dal Donbas, mentre la
regione non sarà più dipendente in nulla dall’Ucraina. Difatti, Kiev
chiede che Stati Uniti ed UE impongano le sanzioni a chiunque benefici
del “sequestro” dei beni ucraini nelle due Repubbliche novorusse.
Alessandro Lattanzio, 02/03/2017
Fonti:
Fort Russ
South Front
South Front
South Front
The Duran
https://aurorasito.wordpress.com/2017/03/02/la-nazionalizzazione-nella-novorossija/
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