Il decreto sui vaccini è stato approvato dal Consiglio dei Ministri.
In sintesi: chi non è in regola con il certificato
vaccinale non potrà essere iscritto dai genitori all’asilo nido e alla
scuola materna. L’obbligatorietà riguarda anche le scuole elementari, ma
in questo caso la violazione della norma prevede sanzioni e non il
divieto di iscriversi alla scuola dell’obbligo.
Rafforzate le sanzioni,
compresa la sospensione della potestà genitoriale. Niente invece sulla
vaccino-vigilanza, sui dati delle reazioni avverse, sugli obblighi di
informazione alle famiglie.
CONTRO IL DECRETO
Non ne abbiamo fatto mistero: per noi, questo decreto
è palesemente incostituzionale, e siamo convinti che – oltre al merito –
anche il metodo sia sbagliato.
Si potevano coinvolgere le famiglie in un percorso di
consapevolezza e piena informazione, ma si è scelta la strada
dell’obbligatorietà. Si poteva avviare una straordinaria campagna
informativa, mettendo a disposizione della cittadinanza tutti i dati e i
riferimenti necessari per prendere decisioni consapevoli, e si è
preferito imporre. Si potevano ascoltare le voci critiche dei tanti che
non “combattono” i vaccini in sé, ma che giudicano criticamente le
politiche vaccinali finora adottate.
Invece, niente. Volevano usare il pugno di ferro e l’hanno fatto.
Eppure, la decisione del Governo presenta diversi
profili problematici. La trasformazione delle vaccinazioni facoltative
in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini ad una dose massiccia
di vaccini, senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale.
Ai rischi connessi ai trattamenti sanitari coattivi si aggiunge anche un
pesante conflitto col diritto all’istruzione. Resta poi l’impossibilità
di ricorrere ai vaccini in forma singola e l’indisponibilità sul
mercato dell’antidifterico se non abbinato ad altri vaccini.
Tutti problemi a cui si è scelto di non porre soluzione.
QUALI REAZIONI AVVERSE?
Tanto per dirne una, ai genitori coinvolti piacerebbe
conoscere i dati sulle reazioni avverse alle vaccinazioni infantili. È
anzi uno dei primi dati che tendono a cercare. Peccato che al momento
aleggi il mistero su questi dati: fino al 2013, infatti, l’Agenzia del farmaco pubblicava il “Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia” (un documento che ogni anno analizzava le segnalazioni di reazioni avverse registrate per tipologia di vaccino).
Dopo il 2013 misteriosamente di tale rapporto annuale non si ha più traccia. Eppure si tratta di un documento fondamentale: e allora, visto che l’idea è quella di applicare la vaccinazione di massa dei bambini, aumentando da 4 a 12 i vaccini obbligatori, non è il caso di fare chiarezza? È diritto delle famiglie avere una informazione completa e trasparente, punto e basta.
LE PROTESTE
Sarà per questo, sarà per i punti “dolenti” del
decreto, ma in ogni caso il Codacons è stato letteralmente sommerso
dalle proteste dei genitori. Qualcuno ha addirittura aperto una petizione
che sta crescendo a vista d’occhio. Mi fa sorridere pensare che il
principale risultato di questo decreto è stato diametralmente opposto
rispetto ai desideri di chi l’ha scritto: ha scatenato un fenomeno
sociale inaudito e inatteso, cui stanno partecipando in tantissimi. Un
fiume umano, una straordinaria dimostrazione di partecipazione: altro
che i quattro “analfabeti funzionali” di cui blatera qualcuno, o gli
“stregoni” che denuncia qualcun altro.
Sono migliaia le richieste d’aiuto giunte da parte di persone
normalissime, o di famiglie come tutte le altre. Questa cascata ci ha
travolto (sono giorni che i nostri canali comunicativi sono in tilt!) e
testimonia l’importanza di questa vicenda per tutti i nostri
connazionali. Ci sono genitori che stanno pensando di trasferirsi
all’estero contro l’imposizione sui vaccini, e tante persone che – pur
senza avere figli – hanno deciso di scriverci perché non tollerano il
principio del decreto. Già, capita anche questo: e capita che in molti
non accettino l’idea di radiare un medico dall’Ordine per aver messo la
propria firma su una lettera che esprimeva perplessità sulle
vaccinazioni.
DARIO MIEDICO
Dopo Gava, è capitato ancora. “Fuori due”. Un provvedimento abnorme si è abbattuto su Dario Miedico, radiato dall’Ordine dei medici di Milano.
Dico solo una cosa: la battaglia avviata nel nostro paese contro la libertà di pensiero è aberrante ed estremamente pericolosa. I medici vengono intimoriti attraverso lo strumento della radiazione dall’albo e non possono più esprimere opinioni sulle vaccinazioni. Così, si mette il bavaglio a una discussione serena – e finalmente trasparente – sull’argomento. Così si fa il contrario di quello che servirebbe.
E ORA?
Ancora una volta ribadisco che non discuto affatto i vaccini. Ma la
scelta del Governo e il metodo seguito sono illegittimi sotto tutti i
punti di vista, e violano non solo la Costituzione, ma anche le norme
comunitarie in materia. Per questo impugneremo il decreto Lorenzin per
ottenerne l’annullamento dinanzi la Corte Costituzionale e, se non
basterà, ci rivolgeremo a Strasburgo.
Questa battaglia di civiltà comincia adesso.
Carlo Rienzi
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