Eppure non posso fare a meno di notare che nella società in cui viviamo, un individuo che ha dei dubbi, un individuo che non si accontenta di una verità di comodo, viene facilmente etichettato come “complottista”!!!
In una società malata, che premia solo chi si conforma all’establishment, sono facilmente riconoscibili tutte quelle persone che hanno la capacità ed il coraggio di pensare fuori dagli schemi del pensiero unico.
Queste persone sono pericolose per il sistema, e quindi vanno messe nella condizione di non nuocere!!!
A questo scopo hanno addirittura trovato la “malattia” perfetta da appioppare alla persona “scomoda”: il Disturbo Oppositivo Provocatorio!!!
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico sui disturbi mentali, qualità come l’anticonformismo, il libero pensiero, e la disobbedienza civile, possono essere interpretate come “Disturbo Oppositivo Provocatorio” ed essere di conseguenza curate come malattie mentali!!!
Quindi non c’è da meravigliarsi nel sentire storie allucinanti, come quella del coraggioso magistrato Paolo Ferraro, che qualche anno addietro ha rischiato seriamente di essere sottoposto ad un T.S.O., fortunatamente non riuscito.
Non esiste nessun esame diagnostico in grado di stabilire se una persona è sana, oppure mentalmente disturbata.
L’Esperimento Rosenhan lo ha dimostrato senza ombra di dubbio!!!
Da Wikipedia: “Nel 1973 lo psicologo David Rosenhan fu protagonista di un famoso esperimento sulla validità della diagnosi psichiatrica.
Lo studio di Rosenhan si svolse in due fasi.
La prima fase coinvolse collaboratori sani o “pseudopazienti” (tre donne e cinque uomini) che simularono brevemente allucinazioni uditive nel tentativo di ottenere il ricovero in 12 diversi ospedali psichiatrici di cinque diversi stati in varie località degli Stati Uniti d’America.
Furono tutti quanti ricoverati e vennero loro diagnosticati dei disturbi psichici. Dopo il ricovero gli pseudopazienti tornarono a comportarsi normalmente e dissero agli operatori che si sentivano bene e che non percepivano più allucinazioni.
Tutti furono costretti ad ammettere di avere una malattia mentale e accettare di prendere farmaci antipsicotici come condizione del loro rilascio.
ll tempo medio che gli utenti trascorsero negli ospedali fu di 19 giorni. A tutti tranne uno fu diagnosticata schizofrenia “in remissione” prima del loro rilascio.
La seconda parte del suo studio riguardò un ospedale, tra quelli precedentemente coinvolti, che sfidava Rosenhan a inviare alla struttura alcuni pseudopazienti, che dovevano essere riconosciuti dagli operatori.
Nelle settimane seguenti, su 193 nuovi pazienti dell’ospedale, gli operatori identificarono 41 pseudopazienti potenziali, con 19 di questi che ricevettero i sospetti di almeno uno psichiatra e un altro membro dello staff degli operatori.
In realtà Rosenhan non aveva mandato all’ospedale NESSUNO pseudopaziente!!!”
Nonostante tutto questo, oggi è sufficiente il parere favorevole di una persona riconosciuta come “autorità competente”, per avviare un T.S.O..
Per l’establishment non è assolutamente un problema trovare delle “autorità competenti” (e compiacenti) in grado di diagnosticare ” a distanza” un Disturbo Oppositivo Provocatorio.
Le nostre pagine “social” (Facebook, Youtube, Twitter, etc.) sono sotto gli occhi di tutti, e dicono moltissimo di noi, delle nostre inclinazioni e di quello che pensiamo.
Il T.S.O. nel tempo si è trasformato da mezzo di contenimento per soggetti socialmente pericolosi, a punizione per soggetti “scomodi” al sistema.
Un’evoluzione alquanto inquietante!!!
R.P.
fonte: http://fattoreumano.tv/ecco-la-punizione-che-il-sistema-ha-escogitato-per-punire-i-soggetti-scomodi-il-t-s-o-trattamento-sanitario-obbligatorio/
Un unico rilievo: centrare nel 2017 tutto su due frammenti scoperti nel 2009 e resi pubblici nel 2011 ed isolare scoperta e reazione, dopo sei anni di informazione e prove che ricostruiscono chi come e quali attività svolgesse a partire dagli anni ottanta e novanta e in che ambiti e con che strategie , è portare indietro 'l'orologio del lavoro del CDD o no ?! Eppoi la ipotesi fatta nel video sulla morte di Melania Rea non è mai stata fatta da Paolo Ferraro che si è occupato di dati e prove dirette .. che mancano sulle cause specifiche .. in concreto. E le attività di distruzione di Paolo Ferraro si sono realizzate intorno alla scoperta non solo di una psico setta militare nel cuore della Cecchignola e dei suoi collegamenti con ambienti vari e soprattutto un filo che porta ad un filo e magistrati alcuni della Procura di Roma, o del trattamento di donna/e utilizzata/e nè solo sui riscontri di frammenti che confermano efebofilia, ed altre attività esoteriche commiste, ma sulla ricostruzione di una intera strategia sotterranea e molto altro di più volta alla scalata dei e nei gangli dello Stato e segnatamente nei mondo gudiziario politico ed amministrativo. www.paoloferrarocdd.eu www.grandediscovery.it
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