“L’attaccamento è come miele sulla lama di un rasoio:
sembra piacere ma offre solo dolore.”
(Lama Zopa Rinpoche)
Quando
un forte desiderio sommerge la mente, ostacola la capacità di vedere
con chiarezza la realtà. Il desiderio si aggrappa all’apparenza
esagerata dell’oggetto del desiderio come sempre, realmente, in sé e per
sé buono. Dopo aver applicato le buone qualità dell’oggetto e averlo
etichettato “buono” credete di vederlo come qualcosa di buono di per sé e
vi aggrappate a esso.
Aggrapparsi
all’apparenza esagerata interferisce con la capacità di vedere la
natura ultima dell’oggetto. Quando questo accade, anziché guardare
l’oggetto, la persona o la cosa che desiderate, dovreste osservare il
soggetto, la vostra mente. Semplicemente, osservate la vostra mente.
Cambiate l’oggetto di attenzione, da esterno (l’oggetto che proiettate) a
interno (la mente che proietta). Invece di pensare all’oggetto,
osservate la mente che pensa l’oggetto.
Quando
praticate questa meditazione così semplice, si verifica subito un
cambiamento. All’improvviso il desiderio insopportabile può essere
fermato. Nella vostra mente c’è spazio per vedere la vera natura di voi
stessi e dell’oggetto del vostro desiderio. Se lo fate anche solo per un
attimo, la mente desiderante inizia a essere controllata, pacificata,
domata.
Voi
seguite il desiderio allo scopo di ottenere l’appagamento. Il vostro
desiderio è meritevole e avete ragione a volerlo raggiungere, ma il
metodo è sbagliato e ha come unico risultato l’insoddisfazione. Voi
seguite il desiderio e non siete soddisfatti. Di nuovo seguite il
desiderio e di nuovo non siete soddisfatti. Ci provate ancora, e ancora
una volta non siete soddisfatti.
Quando
dico che dovreste rinunciare al desiderio, potrebbe sembrare che vi
dica di rinunciare alla felicità, ma non è così! Se osservaste veramente
in profondità il desiderio e gli oggetti del desiderio, vedreste che,
sebbene appaiano come piaceri, non è possibile trovare in essi alcun
vero piacere. Sopprimere il desiderio, però, non significa affatto
sopprimere ogni felicità!
(Lama Zopa Rinpoche, Il cammino della felicità, Mondadori ed.)
fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2017/05/il-desiderio.html
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