martedì 16 maggio 2017

Il bisogno di approvazione: un potente veleno


Oggi parliamo di quello che ritengo uno dei più grandi veleni dei nostri giorni.

Iniziamo dal fatto che il nostro subconscio è programmabile dall'esterno anche da minimi stimoli purché ripetuti e consideriamo il fatto che fin dal concepimento veniamo impregnati da tutta una serie di impressioni psichiche a cui non possiamo minimamente opporci.

Da adulti iniziamo a funzionare dal punto di vista di queste programmazioni senza esserne quasi consapevoli e senza mai metterle in discussione.

Spesso accettiamo senza battere ciglio concetti, regole, previsioni, principii di realtà da coloro che costituiscono i nostri punti di riferimento (genitori, figure di autorità, ma anche maestri e autori di libri o corsi).

Le programmazioni ricevute diventano i motori delle nostre vite (motori non coscienti quasi sempre), eppure non sono immutabili.

Da una parte la mente razionale potrebbe discriminare e decidere a cosa credere e su quali contenuti agire (pensandoli, ricordandosi di sè, essendo consapevoli) e potrebbe riprogrammare saggiamente il subconscio stesso, neutralizzare emozioni negative e scardinare strati su strati di credenze date per scontate perchè condivise dai molti, dall'altra se non lo fa costantemente viene portata a spasso da ogni influenza esterna, specialmente da quelle che sono di senso comune (condivise).

Ma questo non ci viene detto e soprattutto, da sempre e in ogni circostanza (ahimè anche in tantissimi gruppi di pratiche di guarigione e meditazione e simili), ci viene insegnato che ci sono sempre altri più in alto di noi che ne sanno più di noi e che quindi taluni programmi mentali sono necessari (venerare il guru, servire questa o quell'altra setta, nutrire il conto in banca del tale psichiatra, aver bisogno della tale terapia alternativa, credere ciecamente al karma e alla reincarnazione).

E' chiaro che se non 'decidiamo' cosa mettere nella nostra mente qualcun altro lo farà per noi o, alle brutte, continueremo ad agire in base a programmazioni già esistenti, e questo in maniera del tutto inconsapevole.

Molti seguaci di dottrine spirituali, ad esempio, non fanno che ripetere i concetti del maestro o dei testi sacri che, esistendo da millenni, sono considerati infallibili, senza mettere a conto che i tempi in cui sono stati scritti avevano un livello di comprensione delle dimensioni spirituali del tutto diverso, e che li hanno pur sempre scritti dei fallibili umani (come dice non ricordo chi: Dio è immutabile ma è la sua comprensione che si evolve nei tempi, quindi come puoi comprendere Dio con uno scritto di 3000 anni fa?).

Lo fanno senza mai metterli in discussione e per il solo fatto che si sentono sicuri nello sposare quell'ideale che è supportato da altri (tutte le religioni-tradizioni funzionano così).

Si sposa alla fine il senso comune, o un qualunque altro "NOI", dando cioè per scontato che - come quando eravamo inconsapevoli nella pancia di mamma - altri più grandi di noi ne sappiano più di NOI in termini di realtà e, avendo paura di scoprire da soli cosa è vero o falso, cerchiamo di sentirci al sicuro.

A motivarci è sempre una paura di base!

Anche quando agiamo di nostra spontanea volontà, scegliendo un gruppo diverso da quello di origine, a muoverci è quasi sempre la paura della solitudine e il bisogno di approvazione, di controllo e di sicurezza.

Una delle risultanti più spiacevoli del non saper\voler gestire la propria mente\consapevolezza è il bisogno di approvazione da parte degli altri, un sottile, continuo veleno che rende l'essere umano uno schiavo e gli impedisce di sperimentare i più alti livelli dell'essere.

Il bisogno di approvazione ha molteplici manifestazioni esterne: difendere molto le proprie idee in maniera accesa ad esempio, parlare molto di sè e ascoltare poco gli altri, citare continuamente qualcun altro e appoggiarsi a ciò che altri con più fama e autorità fanno, pensano, dicono o scrivono, parlare di cose che non conosciamo se non per sentito dire, accettare ciecamente insegnamenti ed esibirsi discepolo di questo o quell'altro guru, voler avere ragione (manifestamente o meno).

Ma ha anche esteriorizzazioni più sottili.

L'odio può essere causato da un bisogno di approvazione frustrato, così come il definirsi schierato dalla parte di questo o quel movimento (sono Vegano, sono di Sinistra, sono della Roma ecc...) è quasi sempre frutto di un bisogno di approvazione, di sentirsi al sicuro in un gruppo, di essere supportati da un 'NOI' (e così l'essere CONTRO qualcos'altro).

La coppia può diventare un mutuo soddisfare il proprio bisogno di essere approvati dall'altro anche se i primi tempi l'infatuazione e le passioni possono accecare la vista e farci scambiare questo con l'amore.

A conti fatti quasi tutte le coppie che conosco sono in questa condizione nella quale o ci si annulla in un torpore pre-morte o ci si massacra di odio e cattiverie perchè l'altro non risponde ai nostri modelli mentali.

Lo sposarsi o il voler fare figli perchè 'si deve' o 'è giusto' nasconde la paura di essere disapprovati dalla società che meglio di noi sa cosa è giusto o sbagliato.

Il dover sempre esprimere la propria opinione concorde o contraria su un argomento è sicuro segno del bisogno di essere approvati.

Essere un terapeuta, un guru, un insegnante, più spesso di quanto vorremmo credere nasconde un grande bisogno di approvazione da parte degli altri che nutrono energeticamente lo status del 'personaggio' che si sceglie di impersonare.

Molte cose che facciamo nella vita, lavori e carriere che intraprendiamo, relazioni nelle quali ci incastriamo, idee che difendiamo a spada tratta fino a farci ammazzare per loro, sono quasi tutte scaturite da un bisogno di approvazione da parte di qualche figura di autorità del nostro passato ed è probabilmente per questo che molte vite sono messe così male.

Come dicevo prima, il bisogno di approvazione è il veleno che serpeggia nei nostri corpi sottili (letteralmente) portando a ogni cellula del nostro corpo il messaggio:
'tu non hai nessun potere sulla tua vita se sei da solo, e altri con più autorità ne sanno più di te. Se hai la loro approvazione\considerazione allora vali qualcosa'
Questo messaggio va a inquinare pensieri ed emozioni che, come sapete, sono i fondamenti della realtà materiale. Io credo che eliminando il bisogno di approvazione da ogni area della propria vita e discriminando se quello che stiamo facendo lo stiamo facendo davvero per noi stessi o per gli altri, succedano alcune cose meravigliose:
- Ci svincoliamo dalle forme pensiero collettive e riduciamo drasticamente la perdita di energia dei nostri corpi sottili (non ci prendiamo più l'influenza perchè gira, il nostro conto in banca non è più dipendente dalla 'crisi' per fare due esempi).
- Ci sentiamo, e a conti fatti siamo, molto più liberi, perchè abbiamo più opzioni tra cui scegliere e non soltanto quelle che il 'senso comune' ci vende per sopravvivere.
- Smettiamo di sentirci privi di potere. Succede infatti che la magia irrompe nelle nostre vite quando tutti i nostri bisogni di approvazione, anche quelli più reconditi, vengono cancellati.
- Abbiamo molta più fantasia, creatività e gioia.
- Possiamo diventare veri e propri maestri per noi stessi e per gli altri, senza che questo diventi un palcoscenico.
Quando non hai più bisogno di approvazione e non hai più paura di rimanere solo puoi decidere chi essere secondo ciò che ami e non secondo ciò che altri credono sia giusto. Puoi decidere di essere al cento per cento in quello che fai anche se quello che fai non è approvato e condiviso da nessun altro oltre te perchè è l'anima che ti sta chiedendo di fare quell'esperienza e non una forma pensiero di chissà chi.

Quando non hai paura di deludere qualcuno puoi avere con quella persona un rapporto REALE e alla pari, non basato sulla paura ma sull'amore. Puoi dire quello che pensi senza ferire, arrabbiarti o stare male, anche se quello che dici è un rimprovero o una nota negativa e lo puoi fare solo dal punto di vista di una centratura che è garantita in gran parte dall'assenza di qualunque bisogno di approvazione e sicurezza.

Puoi farlo perchè scopri che al di là di questi bisogni basati sull'illusione della separazione c'è una fondamentale unità e giustizia in tutto ciò che accade e una sua ragion d'essere in ogni evento apparentemente insensato o tragico, quindi smetti automaticamente di cercare di difendere le tue posizioni perchè capisci che è sostanzialmente inutile, che non c'è più, dopo un po', un 'me' da difendere.

E' come se uccidendo dentro di sè il bisogno di approvazione si uccidesse proprio quell'ego che si cerca da sempre di difendere, mattone per mattone, e il miracolo è che morendo l'ego pre-programmato, automatico e pieno di paure, si inizia davvero a fluire con l'abbondanza, la salute e il successo, per vie che nessun libro di self-help e nessuna legge dell'attrazione avrebbero saputo spiegare.

Uccidendo il bisogno di approvazione si può scoprire che tante amicizie scompaiono e tante preferenze mutano perchè semplicemente non erano figlie nostre ma di quei bisogni.

Si può scoprire che ci si stava tenendo stretti da 20 anni un problema solo per ricevere approvazione da coloro con i quali lo condividevamo (medici e psicoterapeuti compresi).

Si può scoprire che non avevamo successo perchè qualcuno se ne sarebbe risentito, così come potremmo vedere, con sgomento, che vivevamo molto al di sotto delle nostre effettive possibilità, perchè la società nella quale eravamo immersi non avrebbe condiviso l'espressione incontrollata di tutti i nostri talenti.

Un abbraccio.


Andrea Panatta

fonte: http://quantum73.blogspot.it/2010/10/il-bisogno-di-approvazione-un-potente.html

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