“Un’astronave aliena non è mai atterrata sulla Terra, ma gli esperti e le istituzioni che si occupano di questo evento, senza precedenti… sono tutti veri…”.
The visit - Un incontro ravvicinato
Immagina…
Un periodo nel quale “stai bene (la salute sembra, senti, non mancarti). E, all'interno di quel periodo “stai male (ti manca qualcosa. La ‘libertà’?)”. Per cui, sei depress3, pur “stando bene”.
Un periodo nel quale
“stai male (soffri per qualcosa. Ad esempio, un mal di denti ed il
fastidio di doverti recare da un dentista). E all'interno di quel
periodo “stai bene ('acquisti' qualcosa. Lo ‘ricordi’, quando il
dentista ti toglie sia il fastidio che il dolore, anche se non è ancora
finita lì)”. Per cui, sei felice, pur “stando male”.
Un periodo nel quale devi, puoi, desideri, intendi, dipendi, vuoi, credi, etc. fare qualcosa ma (ma) tutto ciò viene sempre “dopo” ad altr3, che non riesci mai (mai) a mettere sufficientemente a fuoco (ricordare). Per cui, sei depress3 e felice “allo stesso tempo (può capitare, come può capitare anche uno solo dei due stati, alternativamente)”.
Un periodo nel quale “ti dicono” del tal ritrovamento, scoperta, ricerca, studio, invenzione, soluzione, etc. ma (ma)
il tuo ruolo sembra sempre essere secondario (utilizzante, consumante e
consumat3) rispetto a quel livello dell’esperienza di vita. Per cui
(ancora una volta) sei depress3 e felice “allo stesso tempo (può capitare, come può capitare anche uno solo dei due stati, alternativamente)”.
Hai immaginato?
Sei riuscit3 a…? Non sei riuscit3?
Sai, non dovresti sforzarti troppo. Perché, "queste" sono una sola condizione:
la condizione “questa ‘qua così’”.
E, tale condizione, “è” la condizione nella quale “ora” sopravvivi, da sempre (o, meglio, da un certo momento in poi. Dal “è già successo” a conseguire).
E "questo" è il motivo per il quale puoi anche essere felice e depress3, allo stesso tempo.
Il luogo comune è un punto di raccolta:
un appuntamento, una retata, un retaggio, una tavolata lunga, unica e collegata all'interesse che l’ha organizzata.
Dal momento di “è già successo”, in poi, la storia è deviata (proprio da quello che è già successo) e dimenticata, per quanto riguarda la sua versione originale…
La cosa “curiosa (ma causale)” è che, “dopo”, si apre tutto lo spazio possibile ed immaginabile per 1) dare spiegazione "altra" alla vita “di caverna o come conseguenza senza ragione fondamentale”, 2) riscrivere tutt3 senza per/con questo, andare a ricordare il “è già successo e oltre, ossia, prima”, 3) inventare, scoprire, ingegnarti in qualsiasi tipo di impresa “post susseguente”, etc.
Qualcosa di veramente “intelligente”. No?
Allora, lo “spazio (volume)” apertosi, dopo l’avvento di “è già successo”, ha permesso la “cattura” dell’attenzione umana e del relativo ingegno (intelligenza).Umanità che si è, nel tempo, sempre più adattata. Ma, in quale maniera?
Mantenendo dei “paletti fissi”, lungo quella che, ad un certo punto, è sembrata la via maestra, ossia:
il sopravvivere ad ogni costo, in qualcosa di auto definito.
Nella realtà manifesta “qua, così”.
Allora, sempre nel tempo, sono emers3 tutte le “arti e mestieri”:
qualcosa che, appunto, ha magnetizzato l’ingegno di fondo, dell’umanit3, relegandolo al servizio della “propria” sopravvivenza.
Così, sono emerse tutte quelle personalità che la storia deviata ricorda nei libri di testo ed ovunque “qua, così”.
In ogni ambito, delle “eminenze” sembrano avere regolato ogni questione (salvo, poi, venire sempre superate da altre similitudini, in una sorta di “corsa alla gloria” di dubbia fattezza, allorquando riesci ad allargare ed espandere il tuo orizzonte).
È nato Freud e poi Jung, ad esempio.
Che hanno “normalizzato” un certo settore della “tua” profondità.
Sono nat3 molti espert3. Anzi, lo sono diventat3, studiando e “riformandosi” a scuola, nelle migliori università e pensando alla “propria” vita, destinata ad auto consumarsi lungo una direzione “già” preimpostata, a partire proprio dalle “condizioni ambientali, territoriali, sociali, economiche (di/in sopravvivenza)”, in grado di deviare ogni e qualsiasi aspettativa (sogno, intenzione, progetto, desiderio, etc.) altra, Oltre Ogni Orizzonte.
Queste
“eminenze”, poi, dopo la loro morte (“scomparsa fisica”)… hanno
lasciato il “segno”, tracciando sotto campi di destinazione d’uso per
l’apparato umano, massivo, conseguente (svuotat3 dentro e riempito d’altro).
Qualcosa che era ed “è”, sempre (sempre) auto contenuto dentro a… senza averne mai alcuna certezza, poiché non sembra nemmeno esistere, una simile “forma”, se (se) completamente ignorata per come viene insegnato “qua, così”.
Allo
stesso modo e tempo... la politica, l’economia, i militari, la
religione e la spiritualità, la scienza, lo sport, il divertimento, il
lavoro, il tutt3 “qua, così”… è qualcosa che viene sempre dopo a qualcosa (qualqun3) d’altr3:
giurisdizionalmente
gerarchicamente
convenzionalmente
piramidalmente
globalmente
inevitabilmente, etc.
Qualsiasi “termine” porta sempre ad un’unica “fermata”:
alla “tua” mente.
Auto convintasi la mente, auto convinto tutt3, di “te”. Per cui:
Qualcosa (qualcun3) che ha la meglio su di te, nel momento in cui:
sei in una condizione di 1) svantaggio temporale, 2) conseguentemente, 3) ignorando...
Per questo motivo, fondamentale, hai dimenticato il momento di “è già successo”:
perché quel “punto” è il fulcro, la leva, l’atto sensato per la spinta inerziale, gravitazionale, motivazionale, etc.
alla base del fondamento di sopravvivenza “qua, così”
nonché l’ispirazione del “qua, così” stesso.
Farti precipitare in una condizione (dimensione) di necessità, nella quale di conseguenza diventi una conseguenza, è – ad esempio – “inventare
il concetto di denaro e farlo dipendere da una autorità centrale, che
lo rende scarso, ossia, che lo amministra con un chiaro scopo mai
annunciato, poiché, non previsto dalla/nella strategia”.
Il denaro rende la “stretta di mano (basata sulla fiducia, sullo sguardo, sulla temperatura corporea altrui, sulla presenza o meno di sudore, etc.)” qualcosa di superato (dalla firma di un contratto, freddo, vuoto, senza contatto – se non – dopo la firma stessa, alias: in maniera non influente.
Oppure, credi che il “diritto di ripensamento” valga sempre e comunque? Certe “firme” non le apponi nemmeno tu, che sei rappresentat3 come una persona senza capacità propria di…). Certe firme sono, ormai, digitali, elettroniche, impersonali - eppure - auto designanti "te".
La forma sociale è causale.
Ergo:
le differenze sociali sono intese, progettate “prima che auto avvengano”.
Non riesci a mettere a fuoco questa verità fondamentale, dal momento in cui la compresenza dominante è diventata immanifesta, ossia, ha inteso rimanere “al di là” della tua capacità abitudinaria del/nel prenderla in considerazione.
Immagina questo… come una strategia. Che altro.
La caratteristica infrastrutturale ambientale è frattale espansa.
Per cui, tutt3 è sempre “riportat3 (ricordat3)” in termini di memoria frattale espansa:
simbolismo sostanziale frattale espanso (una “lingua”. Un “codice”. Informazione originale).
Il fatto stesso che esista “qua, così” l’immagine globale di Dio, “che cosa significa”?
Significa a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, che:
esiste la compresenza
immanifesta (come Dio)
dominante.
Questa verità è riportata ovunque, comunque e quantunque.
Prendi atto di questo commento (a valle della relativa notizia), ritrovato in Rete:
un grazie particolare a Monti e Fornero, che con quella riforma delle pensioni frettolosamente rabberciata hanno creato un'ulteriore crisi nella crisi, giovani senza lavoro e vecchi senza pensione, questo nel bel mezzo di un silenzio assordante nel welfare.
Ma in compenso si vanno a salvare sul posto i migranti, andandoli a prendere direttamente a casa loro (10 miglia nautiche) spendendo per questo servizio tre miliardi di Euro l'anno a fronte di un contributo di soli cento milioni di Euro da parte di una comunità europea dal braccino corto, questo alla faccia di tutti gli Italiani lasciati senza lavoro, senza pensione e senza futuro, e tutto come se non bastasse, assecondato dai vari governi poi succedutisi…
Azzurra
Non sei “stanc3” di prendere in considerazione “la situazione”, senza accorgerti (ricordare) che sei nel “qua, così”, nella forma avente una ed una sola ragione fondamentale (“a monte” di ogni dualità, scelta, conseguenza, etc. … anche “a monte” del dipolo causa/effetto).
Non a caso, ti viene ricordato della “trinità = tri-unità”:
legge
strumento
memoria.
E:
ragione fondamentale
causa
effetto…
Allo stesso modo/tempo, ogni scelta “qua così” è una costrizione:
una artificiale panoramica, che ti ingabbia permettendoti, persino, di scegliere come farlo.
Non un paradosso, bensì, una grande intelligenza, sagacia, profondità strategica, coerenza, lungimiranza, pianificazione, conoscenza, malizia, esperienza, memoria, progetto, intenzione, direzione, senso, via, destinazione, etc.
Causalità. Anzi: di più. Più “a monte” ancora:
Come il sopravvivere a valle (nell'ombra) di una montagna altissima, con la cima perennemente (sempre) ricoperta (impedita visivamente, dal basso)
dalle “nubi (già di per sé, un segno da decodificare attraverso
l’atteggiamento by la “formula”, per simbolismo sostanziale frattale
espanso)”…
Quale “Spada di Damocle” pende, sempre, sull'esistenza della comunità ivi alloggiata e, così, dipendente dalle “bizze” della grande montagna?
Quella, appunto, della sopravvivenza.
Ecco
come, anche, la sola forma ambientale, la può dire estremamente
“tutt3”, relativamente al grado di allocazione nella scala della
“libertà”, che va da quella originale e quella artificiale (che è meglio sconosciuta come “schiavitù di fatto”, anche se “qua,
così”… le due condizioni sono state fatte coincidere convenzionalmente
per “decorrenza dei termini temporali” o per abitudine, asfissia
generale, mancanza di contrasto, memoria, esperienza, etc.).
A che serve scrivere ogni giorno di quest3 e/o di quell3, se non si riporta tutt3 (sempre):
alla ragione fondamentale
al momento di “è già successo”
alla compresenza immanifesta dominante
alla configurazione atteggiamento by la “formula”
alla caratteristica infrastrutturale ambientale frattale espansa
al sistema operativo frattale espanso
al simbolismo sostanziale frattale espanso
a te, nella tua autentica, originale… essenza (fonte di più che della sola speranza)?
Per quale “motivo (disegno, quadro, senso)”, ritroverai sempre (sempre) in questo spazio (potenziale):
tutt3 ciò?
Bè… la domanda è retorica. Sai?
Serve porla, porgerla, esibirla, etc. ma (ma):
non serve che tu risponda.
È portante e centrale che:
tu faccia.
Poni attenzione a questa “modalità dell’essere”:
“Mi chiedo… se c’è qualcosa degli esseri umani, che voi vedete e che noi non notiamo di noi stessi. E mi chiedo, anche, se c’è qualcosa che noi vediamo e voi no…”.
The visit - Un incontro ravvicinato
Qualsiasi cosa ti passi per la mente è sempre vera, all'interno del contenuto (informazione) in termini di memoria frattale espansa:
la riconnessione (traduzione del significato)
auto avviene
attraverso la decodifica del simbolismo sostanziale frattale espanso
ottenuta per mezzo
dell’atteggiamento (configurazione) by la “formula”
a completare una circuiteria di trasmissione, decriptazione, traduzione, decodifica e ricezione
del “messaggio” circolante, in loop
anche se
nel “qua, così”.
L’interferenza è globale,
poiché sei nell’AntiSistema ed il "territorio" è stato trasformato in
un unico firewall ambientale, a protezione dello status quo di parte.
In condizioni di normalità (ove tu ricordi dalla tua diretta esperienza) tutt3 questo sarebbe talmente evidente e sostanziale, anche nella sola versione apparente “qua, così”.
Ma, nella condizione di/in “cattività”, di conseguenza, hai necessità portante e centrale di modificare la configurazione attraverso la quale “decodifichi le informazioni ambientali”…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2031
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