Non ti posso dire com'è la via di mezzo.
Non ti posso raccontare tutto
il tratto di strada che ho fatto fin qui.
Se lo facessi ti racconterei
una bella favola, ti tratterei alla stregua di un bambino.
Metterei a
tacere la tua curiosità, per un po'.
Ma la realtà è che nessuno può
raccontare niente di come ha fatto per arrivarci.
Qualcuno ci è
inciampato. Qualcuno invece ha spinto le sue capacità di disciplina e
sopportazione fisica all'estremo. Tutti però prima o poi si sono arresi.
Ci sono metodi è vero, tecniche, vari tipi di percorsi, ma è tutto
sempre la stessa cosa.
Al fatto che la
vita ha delle oscillazioni, delle polarità.
E se decidi di cavalcarne
una e restarci il più possibile ti starai già garantendo l'ingresso in
quella opposta.
E non potrai fare niente per evitarlo, non c'è niente
che possa opporsi al continuo oscillare.
Niente tranne la via di mezzo,
la via che passa per la resa.
Ma io non posso fare niente per
insegnartelo, non posso parlartene e anche se lo facessi non mi
crederesti.
Un consiglio però posso dartelo.
Smetti di lottare, di
difenderti, di accusare, di pensare di dover cambiare qualcosa o
qualcuno, smetti di credere di dover essere diverso da quello che sei
per incontrarla.
Smetti di volere qualcosa a discapito di qualcos'altro,
qualcuno a discapito di qualcun altro.
Smetti di resistere e allora,
forse, la incontrerai.
Buona fortuna.
Andrea Panatta
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