Quando nel XVIII e XIX secolo gli
schiavi africani non si “comportavano bene”, venivano picchiati con
ferocia, qualche volta a morte, in modo che fossero di monito agli
altri. Erano privati del cibo per le loro famiglie. Le donne venivano
violentate. Erano venduti a padroni bianchi ancora più severi. Le loro
vite valevano quanto il valore del lavoro che potevano rendere. Erano
trattati come oggetti, senza calore umano.
Oggi siamo tutti diventati schiavi:
schiavi del potere di finanzieri mafiosi senza scrupoli;
schiavi della propaganda bugiarda dell’occidente, delle lobbies e delle loro giganti e omni-dominanti corporazioni, dell’industria della guerra, perché noi crediamo con gioia a ciò che ci hanno detto a proposito del terrorismo sempre crescente, che deve essere combattuto con guerre eterne;
siamo schiavi dell’industria petrolifera che distrugge l’ambiente, delle case farmaceutiche, dell’agroindustria stile Monsanto, del consumismo senza senso e soprattutto, sommando tutto questo, dell’avidità:
l’avidità senza fine che guida la crescita senza fine, che promuove la competizione senza fine, fomentando le avversità e distruggendo la solidarietà, al posto della cooperazione amichevole per una armonica coabitazione umana.
Siamo schiavizzati dai cosiddetti “leader”, fatti eleggere da maestri
dell’inganno oscuri e stranieri, cioè dalla sempre più forte, ufficiale e
controllata macchina da propaganda, le “sei corporazioni”
dell’informazione, ebreo-anglosassoni, che controllano tutto, e di cui
noi crediamo qualsiasi bugia vomitino, perché è più rassicurante credere
ad una bugia piuttosto che affrontare la verità, cioè la schiavitù
auto-imposta.
Questo è quanto lontani siamo andati.
Perché noi siamo chiaramente in un percorso quasi irreversibile verso il
basso, scivolando e correndo verso la stessa nostra rovina,
nell’oscurità: l’oscurità del caos e delle guerre sanguinose, le guerre
senza fine contro un terrorismo auto-creato; le guerre che fanno andare a
gonfie vele la nostra economia occidentale e mantengono salde le
poltrone dei nostri politici.
Guerre che uccidono e massacrano milioni e
milioni di persone, ma in terre molto “lontane”.
Ci dicono che ci
proteggono: la nostra polizia e l’esercito veglia su di noi. I nuovi
dei: denaro ed esercito.
Per evitare che questo terribile caos
senza fine si verifichi nelle nostre sfere occidentali, una volta
“orgogliosamente” chiamate Europa o Stati Uniti d’America, Canada,
Australia, Giappone, o qualsivoglia altro paese abbia assunto la
macchina del massacro occidentale, noi chiediamo protezione alla polizia
e alle forze armate, gli diamo il potere di renderci ulteriormente
schiavi dello Stato Profondo, di quelle forze sioniste, quelle degli
“illuminati”, forze massoniche e sataniche che comandano astutamente il
commercio mondiale di schiavitù chiamato “Il Mercato”, il mercato che si
impossessa di tutto.
Noi adoriamo Il Mercato. Vogliamo essere integrati
in esso. Il Mercato ci permette di vivere, lottare, mangiare e sognare
sempre di più. Nutre la nostra avidità come se non ci fosse una fine.
Una schiavitù al Nirvana o all’Isola che non c’è.
Anche se “orgoglio” non è mai stato un
termine appropriato per integrare le nostre anime e le nostre menti,
come poteri occidentali abbiamo per secoli schiavizzato, violentato,
sfruttato e massacrato i popoli indigeni, quelli che per millenni e
storia dell’umanità sono sopravvissuti e ci hanno trasmesso i geni, da
una civiltà sanguinaria all’altra, sempre nella speranza che la nuova
potesse vedere la luce.
Possiamo solo sperare che prevalga la
pazienza di questi popoli nativi, sopravvissuti e nostri salvatori, e
che prima di sparire nell’oscurità e nel vuoto di un buco nero creato
dall’uomo, noi ci sveglieremo, apriremo gli occhi e cercheremo la luce:
diventeremo finalmente umani, aggettivo che abbiamo applicato in maniera
fraudolenta a noi stessi, cioè la civiltà occidentale.
Attenzione: chiunque contraddica questa
verità e il corso degli eventi, è marchiato come teorico della
cospirazione, diffamato e deriso, stigmatizzato.
Dobbiamo
de-riconvertire, abbandonare i nostri consolidati parametri occidentali
perché sono fatti per renderci schiavi, in modo tale che una sempre più
ridotta élite satanica – una classe che produce e manovra personaggi
come Clinton, Trump, Obama, Bush, Blair, Merkel, Abe, Hollande e
probabilmente fra poco Macron, e molti altri dello stesso tipo – possa
continuare la sua festa.
Noi siamo chiamati a votare per queste
persone miserabili chiamate politici, molti dei quali senza cervello,
che sono stati pre-selezionati dai Padroni che controllano il mondo;
siamo convinti che stiamo realmente scegliendo le persone che
rappresentano la nostra società, difendono i nostri bisogni e difendono
libertà, giustizia e uguaglianza.
Ogni quattro o cinque anni cadiamo
negli stessi rituali e siamo convinti che le cose cambieranno.
Non
scaviamo mai in profondità per trovare le ragioni per cui tutti
rimangono uguali a se stessi, anzi peggiorano, malgrado la nostra
infelicità e malgrado i nostri voti “democratici”.
Siamo ciechi.
La
schiavitù rende ciechi.
Ci sentiamo più tranquilli come schiavi ciechi
che come essere umani vedenti. Quindi, continuiamo a farci ingannare
dalle illusioni.
Le nostre vite sono grigiastre come un
cielo annebbiato, senza sole. Il sole e la sua meravigliosa e
incantevole brillantezza è stata estirpata dalle nostre menti ridotte in
schiavitù.
Stiamo vivendo in una oppressiva e depressiva civiltà
occidentale, che noi ancora chiamiamo “democrazia”, perché le nostre
menti contorte e manipolate – che amano la tranquillità – non vogliono
ammettere che sono state costrette in schiavitù.
Quella democrazia è
stata un sogno irrealizzabile per alcuni filosofi greci di 2.500 anni
fa. Nulla di più. Abbiamo rubato il termine alla storia come pretesto
per dichiarare guerra, violentare, sfruttare e per schiavizzare.
La schiavitù 2017 – e probabilmente di
molti altri anni che verranno se non ci svegliamo presto – è diventata
globale, molto globale: è il paradigma della globalizzazione. Siamo
stati inquadrati in caselle senza colore.
La cultura viene massacrata,
il linguaggio è sintetizzato in slogan anglo-sassoni, noi tutti dobbiamo
pensare secondo cliché riconosciuti globalmente.
Cliché ripetuti e
perpetuati fino alla nausea da Hollywood, il famigerato mass media; dal
sistema educativo occidentale, dalle scuole primarie fino
all’università, che stanno indottrinando i nostri figli con dogmi
neoliberali che li mantengono in schiavitù.
Il pensiero indipendente è diventato un
crimine, perché impedisce il superamento della schiavitù.
L’educazione è
progettata per uccidere il pensiero individuale e l’ampia estensione
della creatività, perché è pericolosa per coloro che ci schiavizzano e
ci controllano.
L’educazione della “neolingua” ci deve far pensare ciò
che il sistema vuole che noi pensiamo.
Questo è ciò che è diventata
l’educazione occidentale negli ultimi 50 anni, cioè una farsa per
tenerci come idioti non pensanti.
Gli idioti sono facili da schiavizzare,
sfruttare e mandare in guerra, per rubare risorse straniere e soddisfare
l’avidità di pochi.
Noi amiamo essere carne da cannone, perché ci hanno
detto – schiavizzati – di credere che i buoni patrioti amano morire per
il proprio paese.
Noi siamo ciechi ed evitiamo di vedere che stiamo
morendo combattendo per soddisfare l’avidità di potere e denaro dei
leader fantocci, il cui potere non è null’altro che quello concesso dai
Padroni che controllano il mondo e che tirano i fili delle loro
marionette.
*****
Articolo di Peter Koenig pubblicato da The Saker il 3 maggio 2017.
Traduzione in Italiano a cura di Elvia Politi per SakerItalia.it
Traduzione in Italiano a cura di Elvia Politi per SakerItalia.it
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