Lo Stato profondo occidentale vuole
introdurre la “democrazia” in Venezuela con sanzioni politiche,
pirateria finanziaria e guerra religiosa per via del rifiuto del Paese a
cedere il controllo delle risorse energetiche ai banchieri di Wall
Street. Tali attacchi multipli dello Stato profondo al Venezuela sono
molto persistenti nell’ultimo decennio. Come sempre, i media occidentali
continuano ad essere strumento cruciale per demonizzare i leader
latinoamericani che continuano ad esercitare i principi bolivariani.
“Le accuse contro il Vicepresidente del Venezuela non avrebbero potuto essere più gravi. Annunciando sanzioni contro Tariq al-Aysami, il dipartimento del Tesoro degli USA lo descriveva da “noto narcotrafficante” che aveva vigilato e diretto l’invio di narcotici dal Venezuela agli Stati Uniti. Da governatore dello Stato di Aragua e Ministro degli Interni, presumibilmente controllava o inviava droga per più di una tonnellata dal Venezuela, e aveva incontrato gli Zetas del Messico e il colombiano Daniel El Loco Barrera. A gennaio fu promosso vicepresidente. Ma per quanto cattivo appaia, al-Aysami è solo l’ultimo, anche se di alto livello, della lunga lista di funzionari venezuelani o persone vicine al potere legate al traffico di droga”. (The Guardian)
La conseguenza di ciò che i media dicono è che il popolo del Venezuela è
così immaturo da mettere al potere questi trafficanti e ciarlatani, e
l’occidente è moralmente nel giusto introducendo nella regione la
democrazia come in Libia.
Il piano destabilizzante non è nuovo. Perché tale insistenza ad
impedire la rivoluzione bolivariana? Il Ministro degli Esteri
venezuelano affermava che “mai prima nella storia delle organizzazioni
internazionali si è visto un tale comportamento illegale, deviante,
arbitrario e parziale”.
Caracas (PL) Il Venezuela ha vinto ancora una volta nell’Organizzazione
degli Stati Americani (OAS) dopo che è riuscito a frenare
l’interventismo e l’intromissione guidati dal segretario generale Luis
Almagro. La diplomazia bolivariana ha battuto con dignità e integrità i
piani di una potente alleanza guidata dal dipartimento di Stato degli
Stati Uniti e sostenuta dai governi di destra nella regione.
Perciò,
Almagro ha agito come agente dell’alleanza allineandosi ai gruppi
reazionari nel Paese. Il piano di destabilizzante del Venezuela non è
nuovo. Nel giugno dello scorso anno, il capo del cosiddetto “ministero
delle colonie”, come l’eminente Ministro degli Esteri di Cuba Raúl Roa
García ha descritto l’OAS, cercava senza successo di attuare la Carta
democratica interamericana come strumento di coercizione e ricatto sul
governo bolivariano.
Il sogno di Almagro
Il 14 marzo Almagro presentava una relazione sul Venezuela finanziata dalla cosiddetta ONG Gruppo internazionale di crisi, sostenuta dalla società petrolifera statunitense Exxon Mobil e sponsorizzata dall’Istituto del Petrolio statunitense che ha interessi sulle risorse energetiche venezuelane. Tale passo venne preso un anno prima, nel giugno del 2016, e i risultati furono identici: non funzionò malgrado il sostegno politico di Washington.
Il 14 marzo Almagro presentava una relazione sul Venezuela finanziata dalla cosiddetta ONG Gruppo internazionale di crisi, sostenuta dalla società petrolifera statunitense Exxon Mobil e sponsorizzata dall’Istituto del Petrolio statunitense che ha interessi sulle risorse energetiche venezuelane. Tale passo venne preso un anno prima, nel giugno del 2016, e i risultati furono identici: non funzionò malgrado il sostegno politico di Washington.
Ma alcuni si chiedono perché ci sia
tale insistenza nel prevaricare la rivoluzione bolivariana in Venezuela.
Secondo i resoconti dei poteri a Caracas, il segretario generale
dell’OAS ha stretti legami con le fazioni dell’estrema destra in
Venezuela e, tra il 2016 e il 2017 s’incontrò 26 volte con i
rappresentanti di tali gruppi. È sorprendente che oltre il 70% dei suoi
messaggi twitter attacchino il Venezuela, il suo governo e i suoi
funzionari.
Indubbiamente Almagro parteggia per la destra che combatte
per il potere contro il governo di Nicolás Maduro, nonostante la
vittoria di quest’ultimo nelle urne e il fatto che tali gruppi non siano
inclini al dialogo come strumento per raggiungere accordi. Quindi le
continue “relazioni” di Almagro, sono descritte dalla Ministra degli
Esteri venezuelana Delcy Rodríguez “complessa strategia d’intervento a
medio e breve termine”.
Perché insiste sulla Carta Democratica?
La Carta democratica interamericana, adottata l’11 settembre 2001 da una speciale sessione dell’Assemblea dell’OAS a Lima, Perù, è un meccanismo da applicare in caso di rottura del processo politico istituzionale democratico o del legittimo esercizio del potere di un governo eletto, in uno qualsiasi degli Stati membri dell’organizzazione. In tal modo, è possibile approvare la sospensione temporanea di uno Stato membro dell’OAS, anche se è necessaria una maggioranza di due terzi.
La Carta democratica interamericana, adottata l’11 settembre 2001 da una speciale sessione dell’Assemblea dell’OAS a Lima, Perù, è un meccanismo da applicare in caso di rottura del processo politico istituzionale democratico o del legittimo esercizio del potere di un governo eletto, in uno qualsiasi degli Stati membri dell’organizzazione. In tal modo, è possibile approvare la sospensione temporanea di uno Stato membro dell’OAS, anche se è necessaria una maggioranza di due terzi.
L’esclusione dal processo regionale interamericano limita la capacità
del governo sanzionato di agire che verrebbe anche isolato e sanzionato
internazionalmente.
L’applicazione della Carta Democratica
Interamericana sul Venezuela, secondo il pensiero esposto e nell’ambito
del piano orchestrato da Almagro, avrebbe conseguenze sulle altre
organizzazioni regionali, come l’Alleanza Bolivariana per i Popoli
dell’America, la Comunità dell’America Latina e degli Stati dei Caraibi,
l’Unione delle nazioni sudamericane, Petrocaribe, che promuovono
l’integrazione sociale nella regione. Ovviamente, tale compito fu
affidato ad Almagro dal dipartimento di Stato degli USA che, se attuato,
avrebbe portato alla pericolosa destabilizzazione dell’America Latina,
paragonabile a quanto visto in Medio Oriente ed Europa orientale.
Il Venezuela continua a lottare
In una conferenza stampa, il Ministro degli Esteri venezuelano dichiarava che “mai prima nella storia delle organizzazioni internazionali si è visto un tale comportamento illegale, deviante, arbitrario e fazioso. Il comportamento verso il Venezuela è veramente senza precedenti ed inusuale, segnato da attacchi che articolano un piano d’intervento”.
In una conferenza stampa, il Ministro degli Esteri venezuelano dichiarava che “mai prima nella storia delle organizzazioni internazionali si è visto un tale comportamento illegale, deviante, arbitrario e fazioso. Il comportamento verso il Venezuela è veramente senza precedenti ed inusuale, segnato da attacchi che articolano un piano d’intervento”.
Per Rodríguez con tale atteggiamento interventista, “l’OAS torna alle pagine più cupe della storia“,
come testimonia il vergognoso silenzio di fronte a colpi di Stato,
violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali; sempre al
servizio delle oligarchie e dei gruppi di potere più reazionari. Il
funzionario spiegava che i piani volti contro la patria di Bolívar
“tramite vile ricatto, pressione e estorsione” di Washington, sono noti.
Aggiunse che due congressisti statunitensi minacciarono “in modo
greve, volgare e brutale gli Stati membri dell’organizzazione, Stati
fratelli che si oppongono a testa alta e con ampia moralità, difendendo
dignità, sovranità e indipendenza della Patria Grande”. (PL)
Alla
fine dell’anno scorso, il sistema bancario del Venezuela fu sabotato
quando il sistema di pagamento elettronico collassò. Il Presidente
Maduro definì l’attacco un’aggressione internazionale al Venezuela,
orchestrato per danneggiarne i cittadini. Il Presidente Nicolas Maduro
annunciò l’arresto dei responsabili del sabotaggio del sistema bancario
che causò il collasso del sistema di pagamenti elettronici nazionale.
Cinque impiegati di Credicar, società responsabile delle operazioni di
credito e debito nel Paese, furono arrestati. “È stata un’azione deliberata al Credicar, è confermato e i responsabili sono agli arresti“, aveva detto Maduro. (Tele Sur)
Mentre la formula dell’interventismo geopolitico ibrido è familiare ai lettori di questo sito, la maggior parte degli statunitensi deve ancora capire l’agenda occulta dei capi dietro le azioni delle masse, integrando la propaganda occidentale che alimenta le rivoluzioni colorate nel mondo e negli Stati Uniti. Tipicamente da Paesi religiosi, gli agenti del Vaticano hanno cercato di fare la loro parte nell’istigare la manifestazioni nella società venezuelana.
I sacerdoti
cattolici scatenavano la propaganda anti-Maduro sollecitando la risposta
aggressiva dai sostenitori più duri. “I collettivi sono gruppi
filo-governativi che organizzano eventi comunitari e progetti sociali,
ma vengono accusati di intimidazione e violenze contro gli oppositori. “Hanno cominciato a gridare insulti, poi si calmavano e poi gridavano“,
diceva Maria Cisneros che frequenta la chiesa da 20 anni. Ha chiesto
che il suo nome venga cambiato per paura di rappresaglie. “Erano persone aggressive, con un vocabolario aggressivo, profanatori e volgari, ci sentivamo aggrediti”, aveva detto. (Cruxnow)
Lo Stato profondo inoltre evita una possibile ritorsione coordinata alle sanzioni contro il Paese preso di mira, perché solo il popolo degli Stati Uniti ne soffrirebbe, e non lo Stato profondo.
Covert Geopolitics 21 maggio 2017
“Togli le tue zampacce dal Venezuela“, Maduro a Trump
20 maggio 2017
Gli Stati Uniti dovrebbero “andarsene dal Venezuela“, ha detto
il leader del Paese Nicolas Maduro, dopo che Washington sanzionava i
giudici venezuelani, per “sostenere” il popolo venezuelano. Le nuove
sanzioni, contro il primo giudice e i sette membri della Corte suprema
del Venezuela, sono imposte dal Tesoro statunitense per “far avanzare il governo democratico” del Paese. “Basta immischiarsi… vattene Donald Trump. Vai via dal Venezuela“, aveva detto Maduro in un discorso alla TV, secondo Reuters. “Togli le tue zampacce da qui”.
La tirata del presidente venezuelano segue la dichiarazione del governo
che accusa gli Stati Uniti d’interferire negli affari interni del Paese
cercando di destabilizzarlo. “Le aggressioni del presidente Trump al popolo venezuelano, al suo governo e alle sue istituzioni hanno superato i limiti“,
affermava la dichiarazione, esortando gli Stati Uniti a concentrarsi
sulla risoluzione dei propri problemi interni, invece di immischiarsi
negli affari del Venezuela. “Le posizioni estreme di un governo
appena nato confermano la natura discriminatoria, razzista, xenofobica e
genocida delle élite statunitense contro l’umanità e il loro popolo,
ora accentuate dalla nuova amministrazione che asserisce la supremazia
bianca anglosassone“, secondo la dichiarazione citata da Reuters.
Le sanzioni imposte dal Tesoro statunitense includono il congelamento
del patrimonio che gli otto giudici potrebbero avere negli Stati Uniti,
divieto d’ingresso nel Paese e divieto ai cittadini statunitensi di
farvi affari. La situazione in Venezuela “è una vergogna per l’umanità” e il Paese “è stato incredibilmente mal gestito“, aveva detto Donald Trump. “Non vediamo un tale problema, direi, da decenni“,
aggiunse. Migliaia di manifestanti antigovernativi scesero per strada a
Caracas e Christobal, nello Stato occidentale di Tachira, divenuto uno
dei centri principali degli scontri. (RussiaToday)
Alla luce del peggioramento della carenza di cibo in Venezuela, Putin decideva d’inviare ogni mese 60mila tonnellate di grano nel Paese latinoamericano. Uno per uno, i Paesi dell’America latina come Brasile e Argentina, cedono alla volontà dello Stato profondo in parte per l’ignoranza della classe media, e in parte per i metodi utilizzati nella regione. Al momento, solo l’intervento combinato di Russia e Cina potrebbe ostacolare l’occupazione completa dell’America Latina, a meno che un miracolo non risvegli i “patrioti” statunitensi, sollevandoli in armi contro quest’ultima.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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