domenica 1 marzo 2015

Vendere il tempo

 
Ciò di cui hai bisogno per migliorare la tua condizione economica e ottenere la libertà, non è una maggiore quantità di soldi, ma una nuova mentalità riguardo denaro e lavoro. Ottieni di più se non ti focalizzi sul fare denaro, ma sul godere nel renderti utile agli altri facendo qualcosa che ti piace e ti soddisfa. Se questa è la tua nuova mentalità puoi stare certo che i soldi arriveranno come conseguenza.
 
Il segreto per ottenere denaro non sta nel perseguire il denaro. 
 
Il denaro non può mai essere lo scopo, ma solo l’“effetto collaterale” del lavorare secondo una nuova mentalità. Non possiamo rendere libera una persona regalandole dei soldi, ma possiamo farlo aiutandola a cambiare il suo modo di pensare la ricchezza e il lavoro. 
 
Dare un salario minimo a tutti è un buon metodo per formare un plotone di schiavi.
 
Le persone sono abituate a vendere il loro tempo, ma questa è una fregatura già per definizione, perché il tuo tempo all’interno di una giornata è ben limitato. Non puoi lavorare più di un certo numero di ore, ma puoi aumentare il valore di quelle ore. Se sei un artigiano oppure un consulente che lavorano in qualità, una tua ora di lavoro può valere 50 euro oppure 200 oppure 500 a seconda della prestazione che offri.
 
Inoltre non solo gli stipendi non aumentano, ma all’atto pratico – dedotta l’inflazione – stanno continuando a diminuire. Nel passaggio da lira a euro sono aumentati tutti i prezzi ma non si sono incrementati della stessa misura anche gli stipendi. E questo è stato un duro colpo per le tasche dei cittadini. In ogni caso, a causa della legge della domanda e dell’offerta, non può che essere così: la domanda di lavoro cresce sempre, per cui il suo valore orario diminuisce sempre. Se tutti fossero disposti a fare il lavoro che fai tu per 1 euro all’ora (e prima o poi succederà) la tua forza lavoro non ti permetterebbe nemmeno di sfamarti. Trovati un lavoro che un cinese o un indiano non possano fare come lo faresti tu, altrimenti sei già un disoccupato potenziale.
 
 
L’ingresso delle grandi economie asiatiche nel mercato globale apporta 2.400 milioni di potenziali nuovi lavoratori, i quali non è nemmeno necessario che prendano un aereo per l’Europa, devono solo connettersi a internet per fare lo stesso lavoro che fai tu, ma a un decimo della paga che prendi tu.
 
Non si può più tornare indietro. Il tuo lavoro verrà scomposto in parti (processi), digitalizzato e delocalizzato, cioè esportato in un Paese dove la manodopera costa meno. Non si può tornare indietro... ma si può andare avanti. La selezione nei prossimi anni sarà durissima, ma questo fa parte delle leggi della natura. Se il tuo lavoro può essere sostituito da una macchina o da un computer o da un cinese, prima o poi accadrà. Il consiglio è: scopri il tuo talento, sviluppalo e offrilo sul mercato con creatività, altrimenti verrai spazzato via.
 
Il sistema scolastico va nella direzione opposta alla ricchezza. Gli studenti vengono già educati secondo un format da lavoratore dipendente: non deve pensare, non deve prendere iniziative né assumersi responsabilità, deve abituarsi a imparare a memoria un processo ed eseguirlo correttamente. Le scuole bombardano gli alunni di informazioni obsolete e secondo metodi di apprendimento oramai anch’essi obsoleti. Ogni anno i campi (non a caso si chiamano campus) delle università producono una raccolta di futuri dipendenti da impiegare nelle aziende. Il problema è che adesso tutto il mondo coltiva campi che producono dipendenti come soia OGM, bassa qualità e basso costo.
 
 
Non permettere che il sistema scolastico interferisca con la tua educazione. Devi riuscire ad avere successo nonostante la scuola, non grazie a essa. 
 
Converti quello che sai e quello che sai fare in un servizio per gli altri. Se sai aggiustare le scarpe o sai realizzare un data-base puoi vendere questo tuo talento. Immagina che cosa puoi offrire che, oltre a fare felice te, possa risolvere i problemi di altre persone, un qualsiasi genere di problema. Chiediti come potresti rendere la vita più semplice a qualcuno in un determinato campo… e avrai sempre un mercato.
 
 
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
 

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