martedì 15 novembre 2016

Non c’è più esperienza.

Non importa, nell'ottica della cosiddetta “sincronicità”, quando qualcosa è stato scritto, pensato, pubblicato
Importa, invece, quando si presenta all'interno del “campo di risposta” di una singolarità (essere umano). 
Così, ad esempio, un pensiero dei tempi antichi, che non è per nulla “nuovo”, può esserlo sostanzialmente… per col3i che ha “interrogato (emesso 'domanda')” il sistema operativo frattale espanso (da cui la famosa “legge d’attrazione”).
Infatti, nel momento in cui giunge la “risposta (feedback)”, ogni “pensiero, opera e omissione” ritornano “nuovi”, nella misura in cui sono utili alla “causa” dell’emittente “domanda, curiosità, comando”.
Questo quadro della situazione, di fatto, taglia fuori ogni concetto sociale AntiSistemico, collegato al copyright, non essendo – gli autori – impegnati in un’opera commerciale o di marketing, bensì, in qualcosa che li utilizza per quello che hanno detto, scritto, pensato e, così, rappresentato.
Tutto come se ci fosse un unico puzzle (dalla prospettiva della singolarità emittente, verso il sistema operativo frattale espanso ricevente, ed esaudente di “rimbalzo”) ed infiniti tasselli (modi) per poter rispondere (elaborare risposta, esaudire comando).
Il “come funziona (esattamente)” tutto questo, prevede un’apertura del grado di “accoglimento della risposta”, appunto, mediante una... espansione della propria capacità di annessione dell’espansione richiesta per
L’espansione non è mai una ridondanza.

Piuttosto, è una apertura oltremodo simile a forme di “credo/fede” che, in ogni “caso”, non sono mai fini a se stesse o delimitate all'interno di un circuito di parte, seriale, dipendente e conseguente da…
Detta “espansione” deriva dalla definizione propria di “sistema operativo frattale ‘espanso’”, che per essere ricompreso (ricordato) necessita di una analogia di fondo, nell'atteggiamento/comportamento tra “col3i che emette e col3i che riceve”. 
Ossia, la stessa singolarità che apre, chiude… attraverso il trait d’union del sistema operativo frattale espanso. 
Qualcosa di “trasparente”, se non per l’effetto generato che, all’opposto, è estremamente sostanziale e, dunque (se poni “caso/attenzione”) estremamente solido, materiale, preciso, esatto, puntuto, rilevabile e misurabile, etc.


Ora, se “uno e uno, fanno due”, interrogati – di conseguenza – su “cosa” sia ciò che permette, a te, di essere sempre (sempre) raggiunt3 dalla “risposta”, ogni volta che emetti “domanda”.
Anche se, nella maggior parte delle volte, non te ne accorgi, hai già dimenticato, sei distratt3, non te ne importa più, etc.
La certezza fondamentale è che “a domanda (comando) segue sempre risposta (effetto)”.
Come qua sopra anticipato, la grande differenza tra il domandare ed il comandare… consta proprio nel tipo di “risposta (frattale espansa)”:
nella prima configurazione, ottieni una risposta (come il gettare un sasso nello stagno, per "vedere l’effetto che fa")
nella seconda configurazione, ottieni un effetto preciso e controllabile (quindi).
Poni attenzione a non confondere ugualmente le due “figure/forme”, perché anche gli anelli concentrici che emergono nello stagno, dopo avere gettato il sasso, sembrano degli “effetti precisi”.
E lo sono, di fatto.
Ma non lo sono, sostanzialmente, nel momento in cui essi sono solo la conseguenza di una “domanda” e non di un “comando”.
Ciò fa la differenza, perché il sistema operativo frattale espanso è “sensibile (programmato per…)” alla grande concentrazione di massa, la quale “comanda e non domanda”.
Ok?

C’è effetto ed effetto, allora
C’è quello che deriva da un meccanismo di azione e reazione (i cerchi concentrici sull'acqua, dopo poco tempo, scompaiono).
E c’è, invece, quello di natura (ragione) fondamentale (dominante), nel quale gli effetti sono duraturi nel tempo.
Ovvio che, questo, è il meccanismo per la riconfigurazione della realtà manifesta


Quindi, il tuo “atteggiamento (esprimi questo, come meglio credi/sai)”, predetermina la “forma” reale manifesta.
Attenzione:
è, questo, un concetto cardine che 1) necessita che l’emittente sia una grande concentrazione di massa, 2) giurisdizionalmente portante, all'interno di un contesto, 3) nel quale l’interferenza della dominante sia più isolabile, tollerabile, tenuta meglio in considerazione, rilevabile e misurabile, etc.
Ricorda sempre che: 
la dominante ha un effetto preciso, esatto, ubiquo, non locale, in leva, wireless, ovunque nel “qua, così” (che è possibile appellare e riferirsi alla condizione di “sogno”).
Per cui “ne devi sempre tenere conto (costante, delta)”, proprio come quell'inquinante che ritrovi sempre, ovunque, in un ambiente divenuto causalmente, proprio… inquinato.
La radioattività è un altro esempio, in tal senso. Ok?

La compresenza immanifesta dominante, “devia tutto, di conseguenza”
Ossia, imprime sempre se stessa, in qualsiasi ambito inerente all'ambiente di riferimento:
nel “caso” in questione, l’ambiente è il pianeta stesso, preso per intero, globalmente.
Così, la “risposta (effetto)” frattale espansa ha sempre all'interno di sé, almeno un po’ di dominante (interferenza). 
Al fine di meglio decodificare “lato tuo/umanità, centrale”, occorre quindi che tu ne sia sempre consci3.
In maniera tale da tenere in considerazione questa invasività, nella misura in cui la puoi come “attutire (calcolare)”. Questo ti permette di renderti conto, anche nell’inconscio, della condizione globale interferente con te e, quindi, della compresenza immanifesta dominante “qua, così”.
La memoria frattale espansa è un altro “ingrediente” sempre compresente ma, questa volta, “lato tuo/umanità, centrale”.
Appunto, ciò che permette la formazione del duopolio “interferenza dominante vs informazione frattale espansa”, che tu devi triangolare “lato tuo/umanità, centrale” per mezzo (attraverso) la ricostituzione del terzo stato tri-unitario, originale:
legge
strumento
memoria.
Oppure, “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione (una centralità centrale, centralmente centrale con te al tuo centro, centrale, centralmente, etc.).
A livello spirituale:
corpo
mente
anima/spirito.
Una “spiritualità” sempre da riportarsi all'ambito sostanziale “qua, così”, incentrato sulla capacità ambientale (caratteristica) frattale espansa. 
Pena il “prendere lucciole per lanterne”…

Il “’tuo’ carattere”, allora, come/quando/quanto/perché… incide?
Il principio fondamentale (anticipato da Eraclito, più che mai vero adesso come allora) per cui il carattere determina il destino
Personalmente ho ricavato da London un "gusto", un senso del ridicolo e dell'assurdo, e una consapevolezza della crudeltà e dell'ingiustizia dell'uomo sia verso i suoi simili che verso gli animali
La lezione di un maestro: la fantascienza di Jack London - Philip José Farmer (Editrice Nord)
Il carattere determina il destino…”:
una espressione che necessita di essere, prima, inquadrata a livello globale, frattale espanso, pena il decadere in una forma di sudditanza “psicologica”, da accademia medievale “sempre attuale e ‘moderna’”.
Il primo aspetto da tenere sempre in considerazione, è la “forma gerarchica” nella quale è intagliata (ricavata) la realtà manifesta “qua, così”. 
Una caratteristica che rende tutte le altre, come… secondarie rispetto a… Ok?
Cioè:
chi/cosa metti “sopra a tutto”? 
Questo fa la differenza.
Perché?
Perché “in casa di qualcun3, sei in casa sua. E lì, i rapporti di forza sono diversi”.
Quindi, prendendo atto che “qua, così” sia la casa della dominante, prendi atto dei rapporti di forza intercorsi e della esatta conformazione di distribuzione del “potere”, in ess3.
È sempre meglio saperlo, piuttosto che ignorarlo, perché – altrimenti – è come “fare un pane senza sapore”.

Allora, “dando a Cesare quel che è di Cesare (riconoscendoti nella tua esatta configurazione attuale, all'interno di qualcosa ordinato gerarchicamente, a partire dal relativo assoluto vertice e, nonostante questo, ancora investito della potenzialità più totale)”, la forma piramidale della società “sempre attuale ‘qua così’”, determina anche il “tuo” carattere che, di conseguenza, non sarà tale da giungere a ”determinare il tuo destino”, se non all'interno della formula AntiSistemica, che decide anche per te, facendoti capire e pensare che sia tu a fare tutto, oppure, al limite la figura simbolica ed “amichevole/genitoriale” di… Dio.
Del resto, una interferenza che cosa fa?
Devia tutto, di conseguenza, conoscendoti molto meglio di quanto te stess3 riconosca te stess3.
Svelando l’arcano:
è vero che “il carattere umano è il suo destino”
ma lo è
nella circostanza
appena descritta
ossia
all'interno di qualcosa ordito ed ordinato a livello piramidale/gerarchico, con nel vertice la componente fondamentale, immanifesta, dominante.

La formula “ad immagine e somiglianza”, non ti dice proprio nulla, oltre al significato secondario, trascritto per te da non te (interferente)?
Che cosa ti “manca ‘qua così’”?
Tra le innumerevoli “cose”, ti manca la tua autentica “esperienza”. Il pregresso. Ciò che ti caratterizzava (e caratterizza, ancora, a livello potenziale) prima del momento di “è già successo”.
Prima dell’avvento della dominante e, quindi, prima dell’invasione, conquista e possesso… dell’umanità in toto, per opera delle sottodominanti (prede inconsce del Dominio, a sua volta, prigioniero della dominante).
Il vertice, distaccato dalla memoria e dall'immaginazione, è la dominante.
Sopra ed essa, probabilmente, c’è un “esperimento”, ma… non è ancora tempo per delineare, questo, in profondità.
Meglio è, infatti, eseguire un passo alla volta, questa volta, partendo dal livello manifesto ed alla tua più diretta portata:
proprio il “qua, così”.
Proprio la realtà ordinaria che tanto ti dicono di "abbandonare", in ogni modo. Con promesse ammiccanti, corrispondenti ad un salto nel buio, in fede, fiducia, amor proprio e rigor mortis:
paradiso
nirvana
viaggi astrali
al di là
religione
spiritualità
salvezza
uso di droghe di ogni tipo, etc.
Tutto è simbolo
Ergo:
anche queste caratteristiche lo sono.
Ma (ma) le devi decodificare sostanzialmente per quello che rappresentano e che ti possono dire/dare se “lato tuo/umanità, centrale”.
Lo status quo “qua, così” è la realtà manifesta di “tipo dominante”. 
Applicando le “formule” appena poco sopra descritte, esse rimangono ancora valide, anzi, acquistano quel grado di sostanza tale da risultare, così, persino motivanti centralmente “a fare bene (stare sul pezzo)”, in quanto “effetto (ad un comando)” piuttosto che “risposta (ad una domanda curiosa)”.
L’attesa del Salvatore è come una droga, che lascia tutto così com'è, illudendoti di “cambiare” in qualcosa che può solamente “trasformarsi in una diversa variante di se stess3”.



Andare via, in qualsiasi modo, corrisponde al fuggire a gambe levate ed al lasciare la dominante “Re/Regina” della situazione “in eterno”.
La “tua” corrispondenza frattale espansa, diventa la “schiavitù di fatto”, seppure all'interno di qualcosa che sembra garantirti “uno stato di diritto”.
Così autorizzi il sistema operativo frattale espanso a manifestare una simile “configurazione sociale, globale, individuale”
Questa è la “sua” risposta (effetto) al “tuo” ordine (domanda), deviato dall'interferenza dominante… che non c’è ma esiste, e/o al contrario.
"Il carattere dell'uomo è il suo destino" (Ethos anthròpo daìmon) affermava il filosofo greco Eraclito; ma il termine greco, carattere, si potrebbe tradurre come "dimora" (seguendo l'intuizione feconda del grande filologo Erich Auerbach, 1929), quasi ad indicare che l'uomo che trova pace, è se stesso, nel rapporto con quel destino, nella ricerca di quel volto che lo costituisce.
La grande letteratura dell'Occidente, prosegue Auerbach, si sviluppa come ricerca di senso dell'esistenza umana e, allo stesso tempo, come tentativo di dare ordine alla realtà stessa;
il critico tedesco parla di realismo, come forma della rappresentazione della realtà, sia nell'epica o sia nella poesia o nel romanzo; ma la capacità di raccontare storie e di dare ordine al mondo sembra destinata al tramonto, secondo una felice espressione del critico ebraico V/alter Benjamin (1936), perché non c'è più “esperienza”
Link 
Ma la capacità di raccontare storie e di dare ordine al mondo sembra destinata al tramonto, secondo una felice espressione del critico ebraico Valter Benjamin (1936), perché non c'è più “esperienza”
Non c’è più ‘esperienza’” = il significato è frattale espanso, ossia, relativo alla dimenticanza, causale, di quello che “è già successo”. Una esperienza andata via, strappata via. Ma, ancora, compresente in termini potenziali di memoria frattale espansa (indirettamente).
Qualsiasi sia il significato attribuito alla “morale filosofica/sociale” di Valter Benjamin (da esso stesso e/o dagli altri, nel tempo), nella sostanza è la memoria frattale espansa che ritorna sempre a “parlarti”.


Senza memoria, non hai più (dimentichi) l’esperienza pregressa, quello che “è già successo” e che, proprio per questo, continua a succedere, andando a delineare un’ansa nel flusso del potenziale, che si manifesta – realmente – “qua, così”.
Da “lì”, il carattere... che non è Tuo, bensì “tuo”.
Dominato in portanza e potenza…
Ed il “destino”, che è – quindi – il flusso stesso, by dominante, con te al suo interno.
Ecco il “carattere” ed il “destino”, di conseguenza
Usa 2016, e ora che fine farà l'impero economico di Trump?
I suoi casinò, alberghi, le sue camicie e le sue bistecche.
La risposta è molto semplice:
Trump può fare quello che vuole.
Non esistono infatti leggi che obbligano il neo presidente americano a mettere la sua ricchezza all'interno di un blind trust, non lo ha fatto neppure Barack Obama che tuttavia non si avvicina neppure dal lontano al patrimonio di Trump.
Tuttavia... un legale del miliardario ha fatto sapere che tutte le ricchezze di Trump saranno spostate in un blind trust e gestite dai suoi tre figli maggiori:
Don, Ivanka e Eric.
Tuttavia diversi esperti sostengono che non sarà così semplice riuscire a gestire la questione:
un blind trust dovrebbe evitare che il proprietario sappia cosa il suo gruppo possiede o gestisce.
Ma per Trump è impossibile, visto che ha creato e conosce a memoria ogni singola parte del suo impero:
dai suoi 17 campi da golf ai 15 hotel alle decine di edifici…
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Secondo fonti vicine alla famiglia i tre figli dovrebbero gestire una parte del gruppo:
Ivanka gli hotel, Donald Jr. le proprietà legate ai campi da golf, mentre Eric infine gestirà le proprietà legate al vino e i progetti di sviluppo.
È quindi chiaro che tutto resterà in famiglia e che è molto probabile che Trump chieda ai suoi figli conto di quanto sta succedendo…
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Trump, i figli e i debiti: l'ombra del conflitto d'interessi
Il quadro è peraltro incerto e poco trasparente, fanno notare legali e analisti.
E aggravato dal fatto che il miliardario si sia fatto strada accumulando debiti:
a chi deve dei soldi?
"Non sappiamo di chi sia debitore e avere dei debiti è un legame finanziario molto più serio di un investimento", argomenta ad esempio Kathleen Clark, professoressa di diritto alla Washington University…
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Anche in assenza di informazioni esaustive, gli aspetti controversi sono tanti.
L'impero immobiliare di Trump si estende dagli Usa all'Europa, alla Russia e all'Azerbaigian, spesso tramite partnership locali.
E secondo il Wall Street Journal l'imprenditore eletto presidente a fine anni novanta ha ricevuto un prestito di 2,5 miliardi di dollari da Deutsche Bank, banca tedesca chiamata in causa negli Usa per il suo ruolo nella crisi finanziaria del 2008 e con ogni probabilità nel mirino di una mega-multa, di portata ancora non stabilita a Washington.
Altri soldi Trump li avrebbe ottenuti da Goldman Sachs e da Bank of China, circa 950 milioni, scrive il New York Times.
La stampa americana fa notare che il conflitto è evidente dal punto di vista etico, ma la legge al riguardo ha maglie piuttosto larghe:
in base ad una legge varata nel 1978, il presidente e il suo vice possono mantenere attività economiche durante il loro mandato alla Casa Bianca. Ma difficilmente chi ha scritto la norma prevedeva un caso come quello di Trump.
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Usa 2016, Rudy Giuliani: figli Trump non potranno essere al governo.
L'ex sindaco di New York Rudy Giuliani, uno dei consiglieri più vicini al presidente eletto Donald Trump, ha affermato che i figli di Trump "non possono lavorare" nel governo di loro padre e ha suggerito che ne rilevino l'impero economico.
I quattro figli adulti del neo presidente - Ivanka, Tiffany, Eric e Donald Jr. - "non potranno lavorare nel governo perchè la regola del governo è rifiutare il nepotismo", ha dichiarato alla Cnn Giuliani, indicato come possibile ministro della Giustizia.
Tre dei figli di Donald Trump - Ivanka, Eric e Donald Jr. -fanno attualmente parte dell'equipe di transizione che prepara la futura amministrazione del presidente repubblicano.
Anche il marito di Ivanka, Jared Kushner, lavora in questa equipe.
Giuliani, uno dei vice presidenti dell'equipe di transizione, ha proposto che i figli del nuovo presidente eletto rilevino l'impero economico del padre invece di creare un nuovo gruppo in cui Donald Trump non avrebbe alcun diritto di controllo ("blind trust").
"Sarebbe il genere di cosa che funzionerebbe se (Trump) lo predisponesse... un business che i suoi figli dirigerebbero, con un documento giuridico che afferma che non è coinvolto, che non ha interessi, che non ha partecipazioni", ha precisato il consigliere di Trump.
"È necessario progettare qualcosa di molto facile, qualcosa che è giusto. Qualcosa che mostra agli americani che (Trump) non ha interessi negli affari", ha aggiunto.
A capo di un impero economico e presidente degli Stati Uniti, Donald Trump è esposto a conflitti di interessi senza precedenti nella storia politica americana.
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Usa 2016, Pence passa alla guida del team di transizione di Trump.
Sarà Mike Pence, il vicepresidente eletto, a guidare il team di transizione alla Casa Bianca di Donald Trump:
prenderà il posto del governatore del New Jersey, Chris Christie, che comunque insieme all'ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, e a Michael T. Flynn, generale dell'esercito in congedo, continueranno a lavorare al passaggio di consegne.
Trump ha detto ai suoi consiglieri che vuole sfruttare l'esperienza e i contatti di Pence a Washington per guidare il processo, scrive il New York Times, che ricorda come Christie continui a essere coinvolto, pur non direttamente nello scandalo del bridgegate, che di recente ha portato all'accusa di truffa due dei suoi più stretti collaboratori...
Secondo alcuni analisti proprio questo scandalo potrebbe rischiare di lasciare fuori dalla squadra di governo Christie. Il governatore del New Jersey è stato prima avversario di Trump nelle primarie del partito repubblicano, poi uno dei primi sostenitori del miliardario. Da sette mesi coordinava il gruppo che si sarebbe occupato del passaggio di consegne tra Barack Obama e il futuro presidente.
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Usa 2016: Trump considera Dimon (JPMorgan) come segretario Tesoro.
Ora che Donald Trump ha la certezza di essere il prossimo presidente degli Stati Uniti, una delle sue priorità è formare la squadra di Governo, a partire dai dipartimenti considerati più importanti, come quello al Tesoro.
Proprio per questo incarico, come riferisce l'emittente televisiva Cnbc, la sua squadra avrebbe preso in considerazione un peso massimo della finanza americana, ovvero l'amminsitratore delegato di JPMorgan Chase Jamie Dimon.
Va detto che in tempi non sospetti, ovvero prima del voto che ha decretato il nome del 45esimo presidente, Dimon aveva detto di non essere interessato all'incarico e di non sentirsi adatto per il ruolo.
Altri papabili sono Steven Mnuchin, vicino a Trump e attuale presidente e amministratore delegato della società di investimento Dune Capital Management, e il miliardario Carl Icahn.
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Usa 2016, parte transizione, nel team di Trump molti lobbisti.
Durante tutta la sua campagna elettorale Donald Trump ha promesso di "prosciugare la palude" di Washington, ma il team del presidente Usa eletto pullula di membri dell'establishment repubblicano e di lobbisti delle industrie idrocarburi, chimiche, farmaceutiche e del tabacco, scrive la stampa Usa.
Mentre scelgono i nomi per il governo e preparano l'agenda dei primi cento giorni il miliardario e i suoi più stretti collaboratori si rivolgono a persone che hanno lavorato per i presidenti George H.W. Bush, George W. Bush e per l'ex candidato repubblicano Mitt Romney, oltre che ai lobbisti che Trump ha accusato di "truccare" il sistema ai danni dell'uomo della strada.
Secondo una fonte sentita da Politico la scelta è stata obbligata:
"dove altro poteva andare? A meno di rivolgerti a un venditore di auto usate di Dubuque, Iowa, vai da chi se ne intende".
Nei fatti i membri del team per la transizione non finiscono automaticamente per occupare posti nell'amministrazione:
i loro compiti ora sono di preparare documenti di politica, esaminare potenziali candidati e stilare road map di governo.
Ma il fatto che Trump si serva di politici e lobbisti di professione rende più difficile conservare la sua immagine di outsider.
Qualcuno dei suoi sostenitori della prima ora non è felice:
"sono sorpreso dell'ipocrisia di tutta questa storia" ha detto uno di loro.
Link 
Sorpresa!
Servono altre “parole”?
No.
Serve “solo”… giustizia ad angolo giro “lato tuo/umanità, centrale”, In Comunione.
È tutto così… ridicolo. Sembrano bambini mai cresciuti, veramente. E, magari lo fossero, autenticamente.
Ti serve speranza, allora
Quella c’è sempre, perché la speranza è il riflesso frattale espanso del potenziale (che esiste sempre). Allora?
Ti serve “esperienza”:
la Tua
pre… momento di “è già successo”
con dentro tutto quello “già” sai/sei.
Senza esperienza, dipendi e consegui “qua, così”.
La dominante te l’ha estirpata da dentro, attraverso tutto.
Anche per mezzo dello shock, del trauma per/di quello che hai già visto/vissuto:
la “perdita della guerra, precedente”.


Dal suo arrivo. Dalla sua invasione. Dalla sua conquista. Dalla sua invasione. Motivo per il quale, ora, hai un inconscio implementato dentro di/a te.

“Fai…”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1942

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