Migliorando lo stile alimentare si potrebbe ridurre l'incidenza delle principali malattie croniche di una proporzione variabile fra oltre l'80% (diabete) e il 30% (tumori maligni). Da questo presupposto nasce “Medicina da mangiare” scritto dal dottore epidemiologo Franco Berrino che ha incentrato i suoi studi nella prevenzione, giungendo a risultati sorprendenti.
La strada della prevenzione era già per lui matura ai tempi dell’università:
“Mi sono presto reso – racconta Berrino - che bisognava lavorare sulla prevenzione delle malattie, ed oggi ne sono più convinto che allora. Il mio piccolo sentiero di cambiare le cose era promuovere la prevenzione delle malattie”.
Lavorando poi all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per anni Berrino ha concentrato i suoi studi nel capire come “cambiare l’alimentazione al fine di cambiare il nostro ambiente interno, in modo che le eventuali cellule tumorali non si riproducano”.
Oggi il dottor Franco Berrino è in pensione, e si occupa di diffondere le conoscenze che ha sviluppato nel corso degli anni.
Partendo dal presupposto che modificando il nostro stile alimentare possiamo ridurre il rischio di contrarre molte malattie, nel libro “Medicina da mangiare” indica per ogni specifica patologia, i cibi consigliati e le ricette ideali; dall'insonnia al diabete, dalla gastrite all'insufficienza renale, dalla prevenzione dei tumori alle malattie autoimmuni o all'osteoporosi, fino allo stato infiammatorio cronico.
In generale, migliorare lo stile alimentare significa consumare quotidianamente cereali integrali, legumi, verdure e frutta, compresa la frutta oleaginosa (noci, nocciole, mandorle, pistacchi), evitare le bevande zuccherate e le carni lavorate, limitare le carni rosse e i cibi industriali ricchi di zucchero e grassi, le bevande alcoliche e il sale. Sono queste le raccomandazioni del Codice Europeo Contro il Cancro (redatte dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell'OMS).
“Gli studi epidemiologici – spiega Berrino - hanno dimostrato che chi rispetta queste indicazioni muore meno a causa di cancro e diabete, o di malattie cardiovascolari e dell'apparato respiratorio”.
“Poi – aggiunge Berrino - dipende da chi siamo, se facciamo una vita sedentaria, se abbiamo la pancia, la pressione alta, la glicemia, i trigliceridi e il colesterolo alto, è meglio evitare i cibi che favoriscono queste condizioni, che stanno alla base di tutte le principali malattie croniche menzionate sopra: farine raffinate, pane bianco, patatine, patate, carni rosse, burro e formaggi”.
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