Le tecniche usate per influenzare l’opinione pubblica sono
sofisticate. Lo scopo principale è quello di creare un “frame”, ovvero
una cornice mentale attraverso la quale ognuno di noi forma un giudizio
su un determinato fatto. E’ un meccanismo naturale, anzi innato. Ogni
giorno noi creiamo decine di “frames” ovvero giudizi sovente fugaci,
quando entriamo in un negozio, quando conosciamo una persona, quando
mangiamo in un ristorante, eccetera. Uno spin doctor, invece, mira a
creare un “frame” collettivo dalla cornice molto spessa, dunque radicato
in maniera profonda nel subconscio collettivo riguardo all’argomento
che gli interessa. E’ facile formare un “frame” su un tema che il
pubblico non conosce bene. Ad esempio, la crisi
in Ucraina dove il confine tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra
buoni e cattivi è stato tracciato con notevole disinvoltura e un certo
successo in un’opinione pubblica occidentale che mai si è occupata di
quel paese e che pertanto è facilmente suggestionabile.
Oppure associando il “frame” a un’emozione (pensate allo choc
collettivo provocato dall’11 Settembre) tanto più se suffragata da
immagini, filmati che non
hanno bisogno di spiegazioni e parlano da sé. O da valori assoluti,
indiscutibili, nobili come quelli creati per un ventennio attorno
all’euro. Che cosa ci hanno raccontato dalla metà degli anni Novanta?
Che era nell’interesse dei popoli europei, che avrebbe accresciuto la
ricchezza di tutti, che avrebbe portato l’Italia sui livelli della
Germania, che avrebbe promosso l’uguglianza dei popoli, il benessere di
tutti, garantito la pace in Europa, la fratellanza la democrazia,
la giustizia…
E ora che molti si accorgono di essere stati ingannati,
gli spin doctor usano un “frame” potentissimo: quello della paura. Paura
dell’inflazione, della povertà, della disoccupazione, della punizione
dei mercati finanziari, della benzina a 4 euro, della svalutazione del
prezzo delle case, in genere del costo altissimo di una scelta
irresponsabile come questa. Ed è un “frame” così forte che ha quasi
sempre successo.
Guardate quel che è successo in Grecia, un paese oggi in ginocchio, annichilito, impoverito come se fosse uscito da una guerra.
E invece paga semplicemente il “dividendo” per essere rimasto
nell’euro.
Diciamola tutta: la Grecia avrebbe fatto meglio a uscire e a
ricominciare dalla dracma. Così rischia di restare schiava per sempre.
Ma al momento di dare la spallata finale, il popolo greco si è diviso in
due. Quelli che hanno perso tutto sono scesi nelle strade, ma l’altra
metà, coloro che hanno mantenuto un lavoro o che sono stati indotti a indebitarsi e dunque sono ricattabili, hanno avuto timore di perdere quel poco che hanno e si sono allineati ai voleri della Troika. Per paura, solo per paura.
Gli spin doctor hanno vinto due volte, prima e dopo. E nulla cambierà, in Europa,
se chi si oppone all’euro non prenderà coscienza di queste tecniche,
che vanno oltre la comunicazione e sfociano nella manipolazione sociale e
si trasformano in una forma di governo, per quanto invisibile e mai
dichiarato. Solo contrastandole con efficacia e consapevolezza, i popoli
europei – a cui è stata tolta la possibilità di decidere sull’euro –
potranno riprendere in mano il proprio destino. Altrimenti nuovi “frame”
spegneranno i sussulti di libertà e di sana, democratica, legittima
indignazione.
(Marcello Foa, “Euro e manipolazione mediatica: è semplice, si fa così”, dal blog di Foa su “Il Giornale”, 23 aprile 2014).
fonte: http://www.libreidee.org/2014/05/foa-imporre-leuro-ieri-con-linganno-oggi-con-la-paura/
Nessun commento:
Posta un commento