«Nel preciso momento storico che viviamo, carico di insidie e di
incognite, il Grande Fratello propone essenzialmente all’attenzione
della pubblica opinione trans-nazionale tre diverse emergenze: l’Isis,
la crisi
greca e il conflitto russo-ucraino. Tre vicende apparentemente
indipendenti fra di loro, che invece si intrecciano in profondità fra i
meandri del potere
più invisibile e nascosto». Per Francesco Maria Toscano, stretto
collaboratore di Gioele Magaldi, autore del dirompente libro “Massoni”
che denuncia lo strapotere occulto delle Ur-Lodges, le superlogge
internazionali dell’élite finanziaria, l’illusionismo di cui siamo
vittime dipende dall’efficiente disinformazione
operata dal circuito mainstream, che «veicola a getto continuo una
serie impressionante di informazioni spesso in evidente contrasto fra di
loro». Il sistema dominante «moltiplica all’infinito le notizie,
mischiando continuamente pezzi di verità e pezzi di menzogna».
Risultato: il pubblico è fuoriviato e disorientato. Paradossale: «Così
come è tornata la miseria nonostante l’aumento esponenziale della
capacità produttiva, allo stesso modo dilaga l’ignoranza, a dispetto
dell’epidermica esplosione delle più svariate fonti divulgative».
Isis, Grecia e Ucraina: tre scenari lontani fra loro sono in apparenza. «Interpretare la storia
contemporanea senza individuare con precisione i soggetti che la
determinano è impresa vana e velleitaria», premette Toscano sul blog “Il Moralista”. «L’uso di categorie astratte come l’America, la Russia, la Germania, l’Europa e il fondamentalismo islamico impedisce la comprensione degli eventi». Chi è “l’Europa”?
«Una divinità mitologica tardo-antica ritornata dall’Ade per tormentare
i greci a distanza di qualche millennio?». Allo stesso modo, «è
infantile ritenere che i diversi gruppi di potere
di stanza negli Stati Uniti, o altrove, antepongano sempre e comunque
gli interessi nazionali rispetto a quelli lobbistici e di parte», anche
perché «le diverse cordate che influenzano i processi globali sono
cosmopolite e variegate, per cui è normale scovare complicità fra
soggetti che parlano formalmente in nome e per conto di istituzioni
apparentemente in contrasto fra di loro».
Si racconta che Angela Merkel, rappresentante della Germania,
tenga un atteggiamento duro nei confronti della Russia di Putin,
accusata di portare scompiglio all’interno di una Ue che sembrerebbe
muoversi sempre sotto le direttive dell’onnipotente zio d’America. Ma
questa è solo «la lettura dominante dei fatti, che viene continuamente
riproposta». Ma si tratta di una narrazione «falsa e marcia fin dalle
fondamenta». Scrive Toscano: «Merkel e Putin, oltre a recitare di giorno
la parte di quelli che garantiscono l’unità nazionale nei rispettivi
paesi di provenienza, risultano entrambi affiliati presso una specifica e
influente Ur-Lodge, la “Golden Eurasia”, officina latomistica
specialissima che contiene al proprio interno componenti decisamente
eterogenee». Se ne deduce quindi che «è in atto fra Putin e Merkel uno
speculare gioco delle parti, funzionale al ridimensionamento
nell’area di chi, come Obama, è portavoce ed espressione di ben altre
superlogge». Questo però non autorizza a concludere che Russia e Germania, fingendo di sfidarsi, potrebbero allearsi sottobanco per ridimensionare l’America.
Secondo Toscano, la “Golden Eurasia” «persegue un simile obiettivo
anche e soprattutto grazie al preciso supporto di una parte di classe
dirigente a stelle e strisce che spera nella prosecuzione duratura di un
conflitto “a bassa intensità”». Stessi incroci invisibili nel caso
dell’Isis, l’armata del terrore messa in piedi finanziando l’oscuro Abu
Bakr al-Baghdadi, fatto appositamente scarcerare nel 2009 dal centro di
detenzione americano di Camp Bucca, in Iraq. «Isis, ovvero Iside, dea
egizia tenebrosa e inquietante, è il frutto velenoso di una particolare
Ur-Lodge decisamente eretica e perversa», racconta Toscano. «Mi
riferisco alla “Hathor Pentalpha”, punto di snodo di tanti guerrafondai
sanguinari già visti all’opera al tempo del crollo delle Torre Gemelle».
Perché Obama chiede adesso al Congresso i poteri di guerra
per risolvere la pratica Isis? «Perché sa che gli eccidi commessi dal
“califfo” al-Baghdadi sono propedeutici al nuovo scontro di civiltà che
Jeb Bush avvierà nel malaugurato caso in cui dovesse presto ritrovarsi
alla Casa Bianca».
Sempre per Toscano, inoltre, il caso Isis e il conflitto russo-ucraino si intrecciano poi con la cosiddetta “crisi greca”. «L’intransigenza della Germania,
per bocca del ministro Wolfang Schäuble, “maestro venerabile” di una
superloggia (la “Der Ring”) che vanta stretti rapporti con la “Hathor
Pentalpha”, è finalisticamente funzionale al progressivo allontanamento
della Grecia dalla sfera di influenza euro-atlantica». Persino leader
“progressisti” come Renzi e Hollande «restano tuttora schierati come un
sol uomo a difesa della protervia e dell’arroganza teutonica». Vi sembra
normale? Toscano ricorda che anche il banchiere centrale Mario Draghi è
iniziato presso la Ur-Lodge “Der Ring”. «Lo stesso Draghi che,
recentemente, ha aperto le porte del Tempio a beneficio di Matteo Renzi,
guadagnandosi così il subalterno appoggio del pinocchietto fiorentino
che, con buona pace di Telemaco, non sbraita più contro gli
euroburocrati ottusi e cattivi».
fonte: http://www.libreidee.org/2015/02/isis-grecia-ucraina-chi-muove-i-fili-del-grande-spettacolo/
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