Alla conferenza della sicurezza di Monaco del mese di febbraio 2015, George Soros ha fatto delle rivelazioni su ciò che devono diventare i Paesi della zona euro. A fine febbraio in Ucraina é stata proposta una legge per vietare agli abitanti di criticare o di emettere dichiarazioni contrarie alla politica condotta dal paese. L’Ucraina sembra diventare un terreno di prova per i Paesi che costituiscono l’Unione Europea. L’avvenire della UE con il TTIP (il Partnenariato transatlantico del commercio e dell’investimento), che deve passare di forza senza un referendum popolare sotto la presidenza lettone del Consiglio dell’Unione europea nel 2015, sarà simile a ciò che l’Ucraina é oggi.
Puniti con 3 anni di prigione.
In Ucraina gli abitanti che giudicano la
politica del governo di Kiev inumana, suicida, nazista o semplicemente
non conforme ai diritti fondamentali, sono minacciati di morte da gruppi
che li mettono all’indice e sono passibili di 3 anni di prigione. Da
parte di Kiev dunque la democrazia non esiste e non deve esistere in
questo nuovo Paese . Più che mai la volontà di secessione degli abitanti
del Donbass si trova giustificata, tanto quanto la posizione di Mosca
verso la Novorussia.
Un membro del partito comunista francese, che ha
tradotto alcune riflessioni del partito comunista ucraino che é vietato
citare a Kiev, preoccupato dall’avere visto Poroshenko partecipare alla
manifestazione di sostegno alla libertà d’espressione a Parigi, la
marcia per Charlie, punta il dito su una situazione pericolosa. Leggiamo
ciò che scrive:
“il deputato del Fronte Popolare Konstantin Mateyshenko, ha deposto un progetto di legge al Parlamento ucraino (Verkhovna Rada) che condanna chiunque critichi il governo. La legge n°2225 propone di modificare il Codice Penale ucraino riguardo gli atti deliberati per sabotare l’autorità dello stato e del governo“.
Nell’articolo del comunista francese si legge,
“La libertà d’espressione imprigionata. Gli atti illeciti, socialmente pericolosi, che portano danno all’Ucraina come Stato sovrano, l’abuso, la calunnia o altre azioni mirate a sabotare l’autorità dei poteri pubblici, i governi, le associazioni dei cittadini, o qualsiasi elemento strutturale dell’amministrazione pubblica (i suoi organi competenti), devono essere puniti con lavoro coatto per un massimo di due anni e da due mesi a tre anni di detenzione. Alcuni organi di stampa si sono opposti a questa legge ed hanno denunciato la volontà di ridurre la libertà d’espressione. Un’ironia per un governo ritenuto esprimere i valori occidentali ed europei. Tanto più che il presidente ucraino, Petro Poroshenko, era venuto a Parigi per sostenere la libertà d’espressione”.
La fonte é il partito comunista ucraino:
“I comunisti (KPU) denunciano la volontà di schiacciare ogni forma di opposizione e di legittimare la repressione politica”. Petro Simonenko, primo segretario del Partito Comunista d’Ucraina (KPU) non é sorpreso da questa legge. “Quando un regime politico porta attacchi senza precedenti contro i diritti dei cittadini, contro i salari, scatena una guerra contro il proprio popolo, ciò causa un’opposizione attiva da parte della popolazione. I deputati del partito al potere (Fronte Popolare) hanno dunque introdotto un progetto di legge che prevede una punizione per i cittadini che criticano il governo a tutti i livelli. Criticare il governo o il parlamento ci manda in prigione. Denunciare l’inefficacia dei funzionari ci manda in prigione. Lottare contro la corruzione del potere, che mina la propria stessa credibilità, ci manda in prigione. Non vi piacciono le gang e le atrocità naziste nel paese e criticate un’*associazione di cittadini*? Siete passibili di detenzione” dichiara Petro Simonenko. “Infatti, sono convinto” dichiara il leader comunista “che il progetto di legge N°2225 miri a distruggere ogni opposizione, esso viola i diritti civili fondamentali, specialmente Europei”.
“Il progetto di legge N°2225 é una strada diretta verso la dittatura. E’ l’inizio della persecuzione dei giudici che rifiuteranno di piegarsi alle ingiunzioni del potere. L’ultimo esempio viene dai giudici del tribunale amministrativo del distretto di Kiev, che hanno rifiutato la proibizione del partito comunista. Ma l’Europa e gli Stati Uniti volgono deliberatamente gli occhi altrove, per loro esistono due pesi e due misure”.
La televisione russa
mostra come esempio il caso di un’insegnante universitaria della città
di Leopoli, che fu Lemberg sotto l’Impero Austriaco, minacciata di morte
dai suoi stessi studenti. L’insegnante si era soltanto mostrata critica
verso la guerra in Ucraina.
“Le autorità hanno incitato gli studenti dell’università a radunarsi contro la donna e a perseguitarla. L’insegnante deve nascondersi dai suoi studenti. Informata dai colleghi non é arrivata all’università ed ha così evitato un linciaggio”
spiega la televisione russa. Su un blog l’insegnante ha scritto:
“mi vogliono uccidere. Oggi ho visto attorno a me tre membri dei servizi segreti di Stato. Dunque questa non é un’iniziativa degli studenti”.
L’insegnante aveva semplicemente spiegato in un video, pubblicato dopo
una conferenza, che questa guerra in Ucraina é un atto criminale contro
il popolo stesso.
C’é la guerra in Ucraina. Una condizione
speciale regna in questo paese. Delle leggi speciali possono venire
applicate per questo motivo. In ogni caso il governo di Kiev ottiene il
sostegno dell’Unione europea, di Bernard Henry Levy, di Bernard Koucher.
L’Euromaidan era stata eretta per la lotta per i diritti dell’uomo e la
libertà d’espressione. L’affare ucraino é grave per il Paese stesso e
per gli abitanti dei 28 paesi dell’UE. Con l’Ucraina, l’Unione Europea
dimostra la propria volontà di non rispettare la volontà dei popoli e di
imporre la sua influenza su tutta la sfera europea tramite il terrore.
I
diversi esempi di misure stabilite, applicate o sostenute, cioé
tollerate da Bruxelles come l’Hartz IV in Germania, che obbliga i
cittadini a lavorare per 1 euro, o che spinge una grande parte della
popolazione a divenire povera come in Francia con lo RSA, mostrano cosa
sia questa Unione europea. E la piccola frase di George Soros
pronunciata durante la conferenza sulla sicurezza di Monaco: “l’Ucraina é oggi ciò che deve diventare domani l’Unione europea”,
mostra chiaramente cosa incomba sul capo degli europei. Così non
sorprende la posizione dell’ambasciatrice lettone in Francia quando dice
che é normale avere un 13% di non-cittadini in Lettonia.
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Articolo di Olivier Renault, pubblicato da metatv.org il 13/03/2015.
Traduzione a cura di Fulvio per sakeritalia.it
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