“Per fare l’oro occorre prima avere dell’oro,
senza oro, nessuna possibilità di fare dell’oro.”
(Ermete Trismegisto)
Il
Raggio della Creazione inizia con la nota Do emessa in un luogo più
alto dell’Assoluto e arriva fino a Re della Terra perciò l’Ottava della
Creazione è una scala discendente in cui c'è la successione di note:
Do-Si-La-Sol-Fa-Mi-Re. La creazione non potrebbe essere mai un’ottava
ascendente, perché questo implicherebbe che esiste un livello che è più
elevato dell’Assoluto; e questo è impossibile.
Il
Raggio della Creazione è sempre un’ottava che discende mentre l’energia
si addensa mano a mano che prosegue la discesa, perché l’energia
diventa materia. La materia e l'energia sono soltanto due facce della
stessa medaglia. Per questo motivo, in cima al Raggio della creazione
troviamo una materia fine e rarefatta mentre, in fondo al Raggio,
troviamo una materia densa e pesante. Dobbiamo pensare che esistono
molti tipi di materie prodotta dalla creazione tramite i fenomeni retti
dalla Legge del Tre e dalla Legge del Sette o dell’Ottava.
Per
questo accade che mentre l’energia-materia scende la velocità
diminuisce mentre si formano le materie più dense. La materia e
l’energia viaggiano sempre insieme, e il loro rapporto è tale che, con
il diminuire dell'una registriamo l’aumento dell’altra. La creazione
vede delle “condensazioni” che avvengono in vari punti dello spazio.
Queste materialità di tipo diverso vengono chiamate “idrogeni” e vengono
indicati con H. Gurdjieff dice che idrogeno è il nome di tutte le
“condensazioni” che avvengono nell’universo.
L’uomo
non occupa una posizione fondamentale perché esistono esseri più
elevati. Ma l’uomo possiede la capacità di saper creare materie più
raffinate e sottili di se stesso. L’uomo è l’essere che deve ancora
evolvere perciò egli può risalire la scala della creazione con un
percorso all’inverso. Noi sappiamo che la creazione è sempre un’ottava
che va verso il basso, ma non sappiamo che tutte le ottave della
macchina umana funzionano all’inverso perciò salgono verso l’alto.
Sappiamo
che esistono 4 punti in cui la materia-energia si è addensata, infatti
il Raggio della Creazione presenta l’Assoluto, il Sole, la Terra e la
Luna. Questi 4 punti sono uniti da 3 Ottave di Radiazione, e la prima
ottava si trova tra l’Assoluto e il Sole, la seconda sta tra Sole e
Terra, e la terza sta tra Terra e Luna. Se esaminiamo la prima ottava
quella che va dall’Assoluto al Sole, vediamo che emette la nota Do che,
secondo la Legge del Tre, diventa la conduttrice della forza attiva
indicata con il numero 1, mentre la materia sulla quale agisce è il
carbonio (C) che ha il massimo di frequenza di vibrazioni e la minima
densità di materia.
La
nota Si dell’Assoluto sarà la conduttrice della forza passiva indicata
con il numero 2, e la materia sulla quale agisce è l’ossigeno (O). E la
nota La è la conduttrice della forza neutralizzante indicata dal numero
3, e la materia su cui agisce è l’azoto (N). secondo l’ordine della loro
attività queste forze avranno l’ordine di successione 1, 2, 3. Perciò
corrisponderanno a carbonio, ossigeno e azoto, ma secondo l’ordine di
densità avranno l’ordine di carbonio, azoto e ossigeno cioè 1, 3, 2,
perché l’azoto per densità di materia è tra carbonio e ossigeno.
Il
carbonio, l’ossigeno e l’azoto presi insieme daranno la materia di
quarto ordine cioè l’idrogeno (H) la cui densità è 6. Perciò la prima
triade produce l’idrogeno H 6, e con altre moltiplicazioni da essa
discendono 12 idrogeni con densità scalare da 6 a 12.288. questi 12
idrogeni rappresentano le 12 categorie di materie che sono contenute
nell’universo andando dall’Assoluto alla Luna. Ma se potessimo capire
come l’uomo si rapporta a queste categorie di ottave potremmo capire il
posto che l’uomo occupa nel cosmo.
Per
come siamo fatti, cioè nei limiti delle nostre capacità ordinarie,
l’idrogeno H 6 non è riconducibile alle capacità del nostro organismo.
Noi possiamo trattare dall’idrogeno H 6 all’idrogeno H 3.072, perché
questa è la gamma degli idrogeni che troviamo nell’organismo umano. Il
termine “idrogeno” indica un vasto gruppo di sostanze chimiche che ci
sono note, e che sono legate a qualche funzione relativa al nostro
organismo. Ogni elemento semplice è un idrogeno di una certa densità,
pur tuttavia ogni combinazione di elementi che hanno uno scopo preciso
per l’uomo e per il cosmo, sono anch’essi degli idrogeni.
Tutte
le materie sono degli idrogeni e vengono classificati in ordine alla
relazione con la vita e con le funzioni che essi svolgono. Studiando gli
idrogeni dobbiamo tener presente che ogni idrogeno include un numero
immenso di sostanze differenti, ma che tutte quelle sostanze
rappresentano anche un “gruppo cosmico” ben definito. La chimica
ordinaria non sa vedere tutte queste correlazioni d’ottava di cui le
materie fanno parte, poiché la scienza vede solo l’aspetto visibile dei
fenomeni, invece l’alchimia vede la natura dei fenomeni e delle leggi
occulte che li governano.
La
tavola degli idrogeni, dice Gurdjieff, ci rende possibile lo studio
dell’uomo mettendolo in relazione al cosmo. Gurdjieff afferma che:
“ciascuna funzione dell’uomo è un risultato dell’azione di sostanze
definite, e siccome ciascuna sostanza è in relazione ad un piano
definito nell’universo, questo fatto ci permette di stabilire la
relazione esistente tra le funzioni dell’uomo ed i piani dell’universo.”
La scala degli idrogeni è una scala eretta tra il cielo e la terra, la
cui conoscenza consente di capire sia l’uomo che l’intero universo
perché tutto il cosmo è interdipendente.
La
scala degli idrogeni è collegata anche al funzionamento della macchina
umana che Gurdjieff paragona a quella di una fabbrica in cui si spende
troppo energia in attività inutili. L’energia è sprecata in tutte le
attività spiacevoli possibili e impossibili da immaginare. Tutta
l’energia è consumata dal malumore, dal nervosismo, dall’irritabilità,
dal sognare ad occhi aperti e da altre occupazioni inutili o dannose.
L’energia viene spiegata anche nel cattivo funzionamento dei centri che
usano troppo carburante per un lavoro che, effettivamente, non eseguono
neppure troppo bene.
Le
continue tensioni del corpo, un perenne indugiare in pensieri negativi,
e l’attenzione che è rivolta verso persone e attività di scarso valore:
tutto concorre nell’inutile sperpero di energie. C’è uno spreco
incredibile, a meno che l’uomo non impari a risparmiare le energie e
riesca a usarle per lavorare al suo perfezionamento. Poi il problema
sarà ancora più complesso, perché l’uomo che ha equilibrato la sua
macchina e che vede che essa può rendere molto più di quello che
credeva, giunge alla conclusione che la produzione va ancor più
aumentata.
Il
Lavoro richiesto diventa chiaro se paragoniamo la macchina umana ad una
fabbrica di tre piani dove tutto è stato progettato per dare un
altissimo rendimento. La vita ordinaria non consente questo, perché solo
una piccola parte della macchina è usata per produrre il minimo
necessario. Far lavorare una fabbrica in questo modo è anti economico,
perché la fabbrica non produce ma consuma. Il lavoro consiste nel
trasformare la qualità di una materia in un’altra e, dal punto di vista
cosmico, consiste nel trasformare le sostanze grezze in raffinate.
Tutto
questo implica di ricevere dal mondo esterno degli idrogeni grezzi e di
raffinarli per mezzo di una serie di processi alchemici complessi. Lo
studio del funzionamento della macchina umana mostra che è possibile,
perché nella fabbrica umana tutto è previsto in modo da dare un
altissimo rendimento. Ma, nella condizioni ordinaria, la produzione di
idrogeni fini che consentono di accedere agli stati superiori di
coscienza e per fare lavorare i centri superiori è insufficiente. Gli
idrogeni fini sono usati per mantenere, senza profitto, solo il
macchinario stesso.
Se
potessimo elevare la produzione e se risparmiamo energia avremmo la
forza per uscire dal circolo chiuso. Allora la totalità del nostro corpo
e di tutti i nostri tessuti si saturerebbe di idrogeni fini che
lentamente si potrebbero fissare fino a cristallizzare in un certo modo.
La cristallizzazione degli idrogeni fini porterebbe poco a poco
l’organismo intero ad un livello più elevato, in un piano più alto
dell’essere. Ma questo non accade nella vita ordinaria, perché
consumiamo tutto quello che produciamo, dice Gurdjieff. Il monito
dell’alchimia “Impara a separare il sottile dallo spesso” contenuto
nella “Tavola Smeraldina” di Ermete Trismegisto significa questo, perché
si riferisce al lavoro della fabbrica umana e alla produzione di
idrogeni raffinati.
Se
potesse farlo, l’uomo creerebbe per se stesso la possibilità di una
crescita interiore che non potrebbe fare in nessun’altro modo. La
crescita interore auspicata è quella dei “corpi interiori” ossia del
corpo astrale e di quello mentale che richiedono un lavoro lungo e
laborioso simile alla crescita del corpo fisico. Per crescere è
necessario tempo e buon nutrimento perché il corpo astrale, nelle fasi
iniziali dello sviluppo, richiede molta energia. Se l’organismo sa
produrre la quantità necessaria a mantenersi può usare il surplus di
forze al “corpo astrale” affinché possa crescere.
Durante
la sua crescita, il corpo astrale riduce il consumo di energia, e il
surplus energetico potrà essere dedicato alla nutrizione del “corpo
mentale” necessario per far crescere il “quarto corpo” ma questo surplus
deve essere consistente. Tutte le sostanze che servono per nutrire i
corpi superiori vengono prodotti dal corpo fisico perciò l’organismo
umano sa farlo. Ma, a condizione che la fabbrica lavori in modo più
economico e conveniente. Tutte le sostanze necessarie al mantenimento
della vita, alle funzioni superiori della coscienza e alla crescita dei
corpi superiori provengono dal cibo che assumiamo.
L’organismo
umano assume 3 tipi di nutrimento che trasforma seguendo la Legge del
Sette o dell’Ottava. L’uomo viene alimentato dall’universo attraverso
tre punti, in cui vengono assorbiti idrogeni che sono trattati con tre
ottave che li trasformano. Il corpo umano può essere paragonato a una
fabbrica di tre piani e il piano superiore corrisponde alla testa, il
piano intermedio corrisponde al torace e quello inferiore parte
dall’addome e include la parte dorsale. Il cibo fisico è H 768 ossia La,
Sol, Fa nell’ambito della terza Ottava cosmica delle Radiazioni perciò
il cibo entra nel piano inferiore come ossigeno, Do 768 e incontra il
carbonio 192 presente nell’organismo.
Dall’unione
di O 768 e C 192 nasce l’azoto N 384 che è la nota seguente cioè Re. La
nota Re 384 diventa ossigeno nella triade seguente, e incontra il
carbonio 96 presente nell’organismo. Insieme producono il nuovo azoto N
192 che diventa la nota Mi 192. Ma sappiamo che non si può passare da Mi
a Fa senza ricevere lo shock addizionale e se non lo abbiamo, Mi 192
non può passare alla piena nota Fa. Nel momento in cui Mi 192 è giunto
al punto morto, arriva l’aiuto del secondo nutrimento, l’Aria, che sotto
forma di Do 192 oppure di Mi, Re, Do corrispondenti alla seconda Ottava
Cosmica di Radiazione, attiva la seconda ottava dell’uomo.
Il
Do ha il semitono necessario ossia ha l’energia necessaria per passare
alla nota seguente, perciò cede parte della sua forza alla nota Mi di
uguale densità. L’impulso del Do offre a Mi 192 la forza sufficiente per
unirsi al carbonio 48 presente nell’organismo, e così passare all’azoto
96 che risuona come Fa. Il Fa 96 si unisce al carbonio 24 presente
nell’organismo e passa all’azoto 24 ossia alla nota La 24. E il La 24 si
unisce al carbonio 6 presente nell’organismo perciò si trasforma in
azoto 12 ovvero in Si 12. La nota Si 12 è la più alta sostanza che può
produrre l’organismo a partire dal nutrimento, il Cibo con l’aiuto
aggiuntivo dell’aria.
La
seconda Ottava presente nell’uomo è quella dell’aria che inizia con il
Do 192 che entra dal piano intermedio con i caratteri dell’ossigeno e
cede parte delle sue energie a Mi 192 che si unisce - a sua volta - con
il carbonio 48 che è presente nell’organismo e passa a Re 96. E Re 96
può passare a Mi 48 grazie al carbonio 24 ma, dopo questo sviluppo, si
ferma lo sviluppo della seconda ottava. Per passare da Mi a Fa, questa
ottava ha bisogno di ricevere uno shock addizionale, ma l’ottava della
Respirazione non si riesce a sviluppare oltre, perché le condizioni
normali lo rendono impossibile.
La
nostra terza ottava è quella delle Impressioni che comincia con Do 48
che entra nell’organismo come ossigeno 48 e come La, Sol, Fa della
seconda ottava cosmica Sole-Terra. La nota Do 48 ha la forza sufficiente
per passare alla nota seguente, ma quando entra nell’organismo non
incontra il carbonio 12 che gli sarebbe necessario, perché è assente.
Perciò il Do 48 non può entrare in contatto con Mi 48, e non riesce a
passare alla nota seguente perciò non può cedere una parte delle sue
energie a Mi 48. Nella vita normale, la produzione di materie sottili da
parte della nostra fabbrica arriva a un punto morto perciò si arresta e
l’ottava risuona come Do. La sostanza di qualità più elevata che può
essere prodotta dalla nostra fabbrica è il Si 12, e per tutte le nostre
funzioni superiori si può usare solo questa sostanza superiore.
Ma
c’è il modo per aumentare il rendimento e permettere all’Ottava
dell’Aria e all’Ottava delle Impressioni di avanzare. A questo scopo è
necessario usare uno shock artificiale che va applicato nel punto esatto
in cui l’ottava si è fermata, perciò esso va applicato alla nota Do 48.
Lo shock artificiale va impresso nel momento in cui si riceve
l’impressione, perciò la nota Do 48 corrisponde al punto in cui
l’impressione entra nella nostra coscienza. Lo shock va applicato nel
luogo preciso e questo significa che dobbiamo fare lo sforzo nel momento
in cui abbiamo l’impressione.
Comunemente
non ci ricordiamo di noi, e non abbiamo la sensazioni di essere una
coscienza che percepisce l’emozione, il pensiero o l’azione. Se l’uomo
si ricorda di se stesso l’impressione sarà raddoppiata, perché ci sarà
ciò è osservato, ma ci saremo anche noi che stiamo osservando. Ci sarà
quello che guarda e quello che osserva, perciò ogni “registrazione” avrà
la doppia ricezione dell’impressione e della sua relativa e simultanea
valutazione. Il raddoppio delle impressioni ci farà passare da Do 48 a
Re 24. Gli sforzi necessari per fare il passaggio permetteranno a Do 48
della terza ottava, di entrare in contatto con Mi 48 della seconda
ottava e di offrire a questa nota, tutta l’energia che gli è necessaria
per passare da Mi a Fa.
Perciò
lo shock inferto a Do 48 si estende anche a Mi 48, e consente alla
seconda ottava di sviluppare. Mi 48 passa a Fa 24, e Fa 24 passa a Sol
12. La nota Sol 12 passa a La 6 che è la sostanza più raffinata che
l’uomo sa produrre a partire da questo nutrimento. Tutto questo diventa
possibile solo per merito di uno sforzo cosciente che viene applicato
nel punto giusto, cioè che viene inferto nel punto esatto in cui penetra
l’impressione. Per capirlo meglio dobbiamo pensare che tutti respiriamo
la stessa aria, ma che l’aria contiene molte sostanze sconosciute
all’osservazione scientifica. Poi pensiamo che l’aria è fatta da una
ventina di elementi che possono esserci utili.
Esistono
degli uomini che riescono ad assorbire una quantità minore e altri che
sanno assorbire una maggiore quantità di queste sostanze, perciò la
conseguenza è che qualcuno assorbe meglio mentre altri assorbono di
meno. Se riusciamo a usare meglio le energie possiamo trasformare questo
surplus in idrogeni superiori che saranno trattenuti nel nostro corpo,
perciò queste sostanze funzioneranno come una calamita con le sostanze
raffinate che gli sono affini e che vengono respirate con l’aria, perciò
possiamo capire l’antica legge alchemica nella quale si afferma che
possiamo fare solo l’oro soltanto se già lo abbiamo.
Buona erranza
Sharatanfonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2016/01/la-produzione-degli-idrogeni.html
Nessun commento:
Posta un commento