lunedì 11 luglio 2016

L’importanza del cibo per la comprensione di se stessi verso un futuro di Zombie


Sicuramente i tempi cambiano e, cambiando, cambia il nostro modo di pensare e di mangiare.

Quest’ultimo aspetto, il più sottovalutato, è, in realtà, il nodo cardine di tutta una serie di drammatici sconvolgimenti storici che ci coinvolgono dall’alba dei tempi sino ai giorni nostri.

Perché?

La storia della civiltà è la storia della sua relazione con l’Ambiente-Cibo. Noi siamo una parte infinitesimale di una lunga catena di eventi straordinari che, dal principio sino alla creazione della Terra, sono giunti a noi grazie alle due forze (energetiche) primordiali Yin e Yang, che sconvolgono e trasformano ogni moto o ciclo nell’universo conosciuto e sconosciuto.

Il cibo è l’elemento cardine della storia dell’uomo. Tutti i passaggi storici importanti per l’entità umana sono stati sanciti da un cambiamento Ambiente-Cibo. Il cibo non solo costruisce il nostro sangue, allunga le ossa e forma i nostri muscoli, ma è l’energia primordiale che dà vita e sensazioni alla nostra mente. Il semplice fatto lo si può verificare bevendo ad oltranza del vino o della birra, oppure, per i più temerari, mangiando zollette di zucchero bianco o pomodori. Il semplice gesto di introdurre questi cibi (anche i liquidi sono Cibo), vedrete, constaterete, avrà un effetto fisico-psicologico su di voi non indifferente.

La Macrobiotica, per secoli, ha insegnato questo: l’effetto di ogni cibo sul corpo umano (corpo e mente). La Macrobiotica, in sé, non vieta alcun cibo, ma dà le indicazioni utili a comprendere l’effetto che ha sulla nostra salute nell’arco di tutte le fasi della nostra evoluzione (nascita, sviluppo, crescita, decadimento, etc.).

Oggigiorno (diciamocelo dai!) mangiamo un sacco di cibi spazzatura, nemmeno del biologico possiamo più fidarci. Negli ultimi anni sono apparsi sui giornali di tutto il mondo, soprattutto in Italia, gli scandali legati al presunto biologico e al Fake Made in Italy. Non starò qui a estendere la lunga lista degli episodi, una semplice ricerca sul web potrà aprirvi un mondo di informazioni che vi potrebbe lasciare sconvolti.

Eppure, con una certa attenzione, l’omologazione del cibo (fast food, catene di ristoranti etc.), ha reso l’umanità (almeno quella parte che può permettersi di accedere a un fast food) cieca e alienata. Zombie. 

Non sentitevi troppo presi in causa, la maggior parte di noi non ha la benché minima idea del mondo-sistema che esiste oltre ai sipari delle industrie AgroAlimentari, etc. Di Monsanto abbiamo già parlato, ma vi assicuro che è solo la punta dell’iceberg. Un po’ come sparlare della Chiesa Cattolica ma non aver mai letto un libro di Mauro Biglino. Risultato: andiamo contro qualcosa a cui comunque non ne sappiamo abbastanza.
Qualcuno, lassù (ai vertici della Piramide), doveva ben sapere che il cibo ha un effetto considerevole sul corpo umano (mente e corpo). Se vuoi soggiogare un popolo, fallo mangiare male, nutrilo con tutti quei cibi che appesantiscono l’intestino e uccidi la sua flora intestinale (microbiota). E quali sono i cibi che appesantiscono e sconvolgono questo interessantissimo e sofisticato ecosistema intestinale?
Ora ne citerò qualcuno: latte, formaggi, carni, soia, grano OGM e/o raffinato, farine di ogni tipo (le peggiori sono la manitoba e la 00), droghe e così via.

L’intestino appesantito porta nel tempo a un certo disagio mentale, tra cui uno stato di alienazione e confusione. Non ci sono prove scientifiche, certo, ma ci saranno, qualcuno già lo afferma. Vero Dioni? Ma senza dilungarci in tecnicismi, questo scritto vuole solo aprire delle parentesi generali, per portarvi il quanto più vicino possibile a una prima presa di coscienza, a porvi delle domande, anche ingenue o di contrarietà per quanto esposto. Sono aperto al dialogo, al confronto.

Il cibo che mangiamo crea e nutre le nostre azioni. Prima delle azioni, sviluppa e produce le nostre sensazioni. Cosa comporta?
I cibi eccessivamente yin (acidificanti, dilatanti, acquosi, K, etc.), sviluppano (a seconda dell’organo a cui tolgono energia o causano danno) sensazioni quali: paura, apatia, ansia, credulità, esuberanza, etc. I cibi eccessivamente yang (troppo salati, ad esempio), quando caricano gli organi, innescano secrezioni interne che provocano stati d’animo come la temerarietà, la rabbia, la depressione etc. Ognuna di queste emozioni è legata a un organo.
Questa conoscenza ci deriva dall’antica Cina, in parte raccontata ne Il Canone di Medicina Interna dell’Imperatore (Nei Ching), e spiegata al mondo, in modo semplice, dagli scritti contemporanei di Muramoto e Pianesi.

Sento ancora dire che la Macrobiotica è rigida, ma non è così. La Macrobiotica è un insegnamento, una disciplina che dà delle indicazioni. Non tutti possono mangiare allo stesso modo, ma oggi viviamo proprio in un mondo in cui l’omologazione del cibo ha creato esseri omologati, schiavi, privi di opinione e audacia.

Come faccio a dirlo?

Se eravamo quegli esseri intelligenti di cui parlano gli scienziati, non vivremmo in un mondo dove tre quarti della popolazione ha disagi (a vari livelli) di tipo ambientale-alimentare, causati proprio da quella parte di mondo restante che vive nell’abbondanza a discapito di quei disagiati. Se non fossimo zombie, se non fossimo così alienati, le cose andrebbero in maniera diversa, invece, vittime di noi stessi, agiamo di continuo omologandoci come pezzi di una catena di montaggio, sconvolti dalle incertezze e dalla paura di perdere “il materiale”. Eppure, dovremmo prestare subito soccorso a chi non può mangiare, e non può mangiare perché il suo territorio è utile ai Governi delle Nazioni ricche (di cui facciamo parte) per altri scopi (petrolio, gas, minerali etc.).

Vi ricordate i diamanti di sangue, ad esempio? (C’è un bellissimo film a riguardo: Blood Diamond).

Le vacanze estive non le scegliamo noi, le scelgono le agenzie pubblicitarie per noi. La tradizione culinaria italiana del pomodoro e della mozzarella è un’invenzione degli ultimi 100 anni, perché per secoli, dai tempi dei romani, l’Italia è stato un Paese di contadini e il cereale prediletto era l’orzo. Ma dove è finito l’orzo? Se entrate in Un Punto Macrobiotico o in qualche negozio biologico oggi lo trovate facilmente, ma quanti di noi lo cucinano ogni giorno? Io alzo la mano, ma ammetto di mangiarne al massimo 2 volte alla settimana, ed è già un buon risultato.

Oggi è tutto Fast (veloce, rapido), e il Food è un po’ (troppo) scadente. Il corpo forestale dello stato, e altri addetti ai lavori, hanno recuperato e scovato tonnellate di cibi, proveniente dall’estero, che sarebbero andati sulle tavole degli italiani, con muffe, tossine e quanto di peggio si possa pensare.

Cibo spazzatura. Ecco cosa ci danno da mangiare: cibo spazzatura.


Un cibo così, non può far bene al cervello. Ci hanno insegnato che l’uomo primitivo ha potuto sviluppare il suo cervello e diventare intelligente grazie al consumo di carne.

Sbagliato.

Prima di tutto il cervello si nutre in prevalenza di ossigeno e glucidi, e la carne non apporta né l’uno e né l’altro. Anzi, la digestione della carne è così lunga e complessa, che il corpo per metabolizzarla ci impiega almeno 8 ore, consumando una quantità di ossigeno considerevole. E, poi, guarda caso, proprio nell’era della carne, il nostro cervello si è ridotto notevolmente (lo dicono gli scienziati).

I cereali, le verdure e la frutta sono i cibi prediletti dal cervello.

Ora avete un’indicazione in più… ma che dico? Ne avete ben più di una, contando l’orzo, la parentesi sul microbiota e i miei scritti precedenti.

Sì, questo vuole essere solo un capitolo introduttivo alla riscoperta della vostra salute.

Per quanto riguarda la mente, non sempre si ha quella capacità, attraverso lo yoga o le meditazioni, di tenerla nel presente, lucida e reattiva. Anche l’occidentale con la massima concentrazione yogica (passatemi il termine), dovrà sforzarsi ogni giorno per mantenersi in equilibrio. Con una corretta alimentazione, che ossigena nella giusta misura il cervello, che lo nutre come da lui richiesto, saremo in grado di avere una mente più lucida per affrontare le sfide quotidiane della nostra preziosissima vita: studi, relazioni, meeting, presentazioni, conferenze, etc.

Per ottenere il meglio da se stessi, ci vuole una buona base dietetica


Non siamo tutti uguali, ognuno ha la sua costituzione, che gli è stata data dalle generazioni precedenti e dall’alimentazione tenuta dalla madre nel periodo di gestazione, quindi, quello che vale per uno può non valere per qualcun altro. Per questo non tifo per le diete moderne, ma simpatizzo e pratico la Macrobiotica, perché la Macrobiotica mi consegna uno strumento utile per ogni contesto storico. La macrobiotica è l’unica dieta dinamica che esiste, perché cambia con il cambiare dei tempi, dell’ambiente, dei fattori climatici, ovvero: prende in considerazione l’insieme spazio-temporale in cui vive un individuo durante le sue fasi di crescita-evoluzione.

Un bambino avrà un’alimentazione più variegata rispetto a un anziano. Il primo deve crescere in altezza (quindi avrà una alimentazione più Yin), il secondo deve mantenersi, e mangerà cibi contraenti. La mela ha un effetto sul bambino e un altro sull’anziano. Al bambino lo aiuterà a crescere e a dargli energia, all’anziano, soprattutto se malato, potrebbe comportare un aggravarsi della sua condizione-salute. Non era una condanna alla mela, tanto meglio una mela che i biscotti che piacciono tanto agli anziani pieni di burro e zucchero bianco. In ogni fase di sviluppo, un uomo o una donna, dovrebbero comprendere che le cose cambiano. Le stesse proteine che vanno bene al bambino, all’adulto, a maggior ragione se anziano, nella stessa quantità non sono più necessarie. Il bambino deve crescere, sviluppare le ossa e i muscoli, l’adulto deve mantenersi e l’anziano ancora di più, le due condizioni (o le tre condizioni) sono differenti.

Le popolazioni sono diverse perché abitano in ambienti diversi, in cui c’è un certo cibo, che è diverso. Al sud ci sono frutti e verdure che al nord non crescono, e così via. È natura. Al sud un’alimentazione più vegetariana è da preferirsi rispetto al nord, dove l’alimentazione richiede l’utilizzo di sostanze più riscaldanti.

L’umanità deve comprendere che la via verso un futuro migliore, deve passare da una revisione del suo rapporto ambiente-cibo. Finché non farà questo, anche il più realizzato yogi occidentalizzato, soccomberà all’omologazione. Perché il cibo spazzatura non farà altro che produrre generazioni di uomini e donne sempre più deboli e frustrate.

Avete mai visto le orecchie degli anziani? Le orecchie danno una indicazione sulla costituzione e sulla forza dei reni. Avete mai visto le orecchie delle nuove generazioni? Le prime le ho viste, le seconde stanno scomparendo. Orecchie grandi denotano una costituzione forte e resistente.

E mi chiedo: di questo passo, dove andremo… senza orecchie?

Questo è solo l’inizio.

By M


fonte: http://www.dionidream.com/importanza-cibo-comprendere-se-stessi/

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