L’isteria
infinita nel campo di patrioti ostinati, occasionata dal rifiuto
categorico del cessate il fuoco di Minsk che vedono come abbandono della
Novorossija e presa di una delle torri del Cremlino dalla giunta di
Kiev, sono emozioni che oscurano la ragione ed impediscono la
comprensione di alcuni aspetti assai importanti dell’informazione, senza
cui non si può concepire una visione completa del confronto
geopolitico.
La leadership russa è coerente?
La Russia è diretta da persone che conoscono il senso degli eventi attuali, sia il Presidente che i ministri. D’altra parte, i rappresentanti del potere ritengono opportuno informare la popolazione con la massima trasparenza sul caos ai confini della Russia. Perciò, le loro azioni sono per lo meno riflessive. Senza dubbio, sono influenzate in qualche modo dai rappresentanti dei circoli oligarchici dell’industria e della finanza. Tuttavia, tale influenza non è dominante, il Paese non è certamente guidato da persone indecise come confermano l’arresto di Khodorkovskij ed Evtushenko. Ciò significa che il Cremlino non si fa illusioni sulla possibilità di trovare un accordo con l’occidente. E il fatto che “se non fosse effettivamente l’Ucraina, altri mezzi in politica estera o interna sarebbero usati”.
La Russia è diretta da persone che conoscono il senso degli eventi attuali, sia il Presidente che i ministri. D’altra parte, i rappresentanti del potere ritengono opportuno informare la popolazione con la massima trasparenza sul caos ai confini della Russia. Perciò, le loro azioni sono per lo meno riflessive. Senza dubbio, sono influenzate in qualche modo dai rappresentanti dei circoli oligarchici dell’industria e della finanza. Tuttavia, tale influenza non è dominante, il Paese non è certamente guidato da persone indecise come confermano l’arresto di Khodorkovskij ed Evtushenko. Ciò significa che il Cremlino non si fa illusioni sulla possibilità di trovare un accordo con l’occidente. E il fatto che “se non fosse effettivamente l’Ucraina, altri mezzi in politica estera o interna sarebbero usati”.
Ciò significa
che il clamore sull’abbandono, e tutto ciò che lo riguarda, non
corrisponde alla realtà ma erode il combattivo spirito patriottico della
società russa. La situazione sul cessate il fuoco e le prospettive
socio-politiche delle autorità di Kiev sono perfettamente definite dal
rispettato Rostislav Ishenko, il che spiega il significato del piano
‘malvagio’ di Putin verso le autorità di Novorossija e Kiev. Per tale
ragione non mi dilungo sulla questione della guerra civile ucraina qui.
Ciò che interessa è l’esistenza o assenza di un piano ‘malvagio’ di
Putin, la cui applicazione consentirebbe alla Russia di prevalere nel
confronto con Stati Uniti ed Unione europea, seguendo passaggi specifici
che rafforzano le posizioni russe.
Il senso globale del piano ‘malvagio’ di Putin
Non una delle tribù barbariche ai confini dell’impero romano poteva distruggere individualmente la macchina da guerra dell’impero e vincere Roma. L’impero aveva più risorse e fanteria per distruggere i nemici. E i barbari erano divisi e senza un coordinamento. Roma cadde solo quando le sue strutture di governo si divisero e l’esercito cessò di esistere. L’impero perse gradualmente le province che, prive di risorse, s’indebolirono e persero i mezzi per contrastare i nemici. Ciò significa che per sconfiggere gli Stati Uniti, che si considerano gli eredi dell’impero romano, è necessario:
Non una delle tribù barbariche ai confini dell’impero romano poteva distruggere individualmente la macchina da guerra dell’impero e vincere Roma. L’impero aveva più risorse e fanteria per distruggere i nemici. E i barbari erano divisi e senza un coordinamento. Roma cadde solo quando le sue strutture di governo si divisero e l’esercito cessò di esistere. L’impero perse gradualmente le province che, prive di risorse, s’indebolirono e persero i mezzi per contrastare i nemici. Ciò significa che per sconfiggere gli Stati Uniti, che si considerano gli eredi dell’impero romano, è necessario:
1. Unire coloro che desiderano liberarsi del potere di Washington.
2. Indebolire la ‘nuova Roma’ dall’interno.
3. Privarlo delle necessarie risorse.
Paesi stanchi della egemonia degli Stati Uniti si sono uniti nei BRICS,
SCO e Unione doganale eurasiatica. Indebolire gli USA dall’interno è
molto complicato perché richiede azioni specifiche, preparazione ad alto
livello di ONG e specialisti in rivoluzioni colorate, che Russia e Cina
non hanno. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno problemi interni che
ultimamente peggiorano e si espandono, come s’è visto a Fergusson. In
tal modo, la via più efficace per contrastare gli Stati Uniti è privarli
delle risorse, perciò si devono rifiutare nettamente i prodotti chiave
degli USA, vale a dire i dollari con cui Washington opera la
ridistribuzione delle risorse.
Attuazione del piano ‘malvagio’
Qui si dovrebbe tornare ai fatti e allontanarsi dall’isteria mediatica. In primo luogo farla finita con l’acquisto di obbligazioni USA ed UE che pompano dalle riserve dei fondi russi. Al 1° gennaio, i fondi utilizzati per l’acquisto di tali obbligazioni dei “partner occidentali” saranno utilizzati dal tesoro. Poi, nelle strutture profonde del partito “Russia Unita” si prepara una rivoluzione economica dall’alto. Terzo, continua il riavvicinamento con la Cina; che è utile osservare più da vicino. In oltre, con l’avvio memorabile del progetto dell’oleodotto “Forza della Siberia” prosegue la collaborazione determinata e coordinata nella costruzione dei mezzi militari e nella stabilizzazione dei partner dell’Asia centrale. Ad esempio, la Cina sembra essere il principale investitore in Tagikistan.
Qui si dovrebbe tornare ai fatti e allontanarsi dall’isteria mediatica. In primo luogo farla finita con l’acquisto di obbligazioni USA ed UE che pompano dalle riserve dei fondi russi. Al 1° gennaio, i fondi utilizzati per l’acquisto di tali obbligazioni dei “partner occidentali” saranno utilizzati dal tesoro. Poi, nelle strutture profonde del partito “Russia Unita” si prepara una rivoluzione economica dall’alto. Terzo, continua il riavvicinamento con la Cina; che è utile osservare più da vicino. In oltre, con l’avvio memorabile del progetto dell’oleodotto “Forza della Siberia” prosegue la collaborazione determinata e coordinata nella costruzione dei mezzi militari e nella stabilizzazione dei partner dell’Asia centrale. Ad esempio, la Cina sembra essere il principale investitore in Tagikistan.
Una serie di
progetti russo-cinesi è avviata, dalla costruzione di aerei alle
infrastrutture, passando per gli elicotteri. Tuttavia, un lavoro
fondamentale si svolge per allontanarsi dagli scambi con il dollaro USA.
È interessante notare che gli Stati Uniti, attraverso le loro azioni a
Hong Kong, hanno decisamente irritato Pechino. Il sostegno della
popolazione cinese è aumentato dal 47% al 66% in un anno per via del
confronto con l’occidente. Alla 18.ma sessione della commissione
russo-cinese per la preparazione delle riunioni di governo, il
Vicepremier Wang Yang ha detto che le sanzioni occidentali contro la
Russia sono “sbagliate”, ed ha esortato Russia e Cina a dare una
risposta adeguata ai Paesi occidentali. Al Forum Economico Russia-Cina,
il presidente della Banca centrale della Cina, quinto istituto
finanziario del mondo, ha detto che
“è essenziale rafforzare la cooperazione nelle transazioni in valuta estera e porre fine al monopolio del dollaro. Ciò risponde agli interessi strategici di entrambe le parti“.
Il meccanismo di disgregazione dell’egemonia
del dollaro è praticamente pianificato. L’11 ottobre, la stampa ha
riferito che Russia e Cina hanno concluso un accordo sulle operazioni di
cambio (scambio delle valute estere) per le esportazioni in rubli e
yuan. Questo accordo sarà probabilmente firmato a ottobre. Non c’è
dubbio che, dopo la firma dell’accordo sullo ‘scambio’, i candidati che
intendono rinunciare al dollaro aumenteranno, con la Turchia che vi ha
già manifestato un proprio interesse. Il riavvicinamento con l’Iran
continua. Teheran e Mosca valutano una transazione “centrali contro
petrolio”. Mentre l’Iran rimane sotto sanzioni e le banche commerciali
russe esitano a lavorare con gli iraniani, prosegue il lavoro per creare
una banca comune per finanziare mutui progetti economici e commerciali.
Senza parlare dell’ininterrotta attività per il lancio dello ‘spazio
economico eurasiatico’, riunendo Armenia e Kirghizistan che vi
aderiranno entro la fine dell’anno.
Quindi vi è infatti l’ingegnoso piano di Putin, volto alla cooperazione con chi è stanco dell’egemonia degli Stati Uniti, mentre priva gli Stati Uniti delle risorse, stimola l’economia e vieta l’uso del dollaro nelle transazioni. Quindi Russia e Cina si astengono dal cadere nelle trappole tese sotto forma di “ombrelli gialli” o aperta partecipazione alla guerra civile ucraina. Se non piace a qualcuno, è un suo problema. Agli altri auguro mente lucida e pazienza. La nuova Roma, a colpo sicuro, cadrà.
Ivan Lizin, Politikus – Reseau International,
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
http://aurorasito.wordpress.com/2014/10/18/il-malvagio-piano-di-putin-come-non-combattere-contro-limpero-globale/
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