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In questa società,
l’intera educazione è stata strutturata in modo da creare conflitto
interiore nelle persone. La morale, le istituzioni e l’educazione non
fanno altro che creare tensione nell’uomo: ci sembra di non fare mai una
cosa giusta, di non riuscire a fare ciò che pensiamo essere nostro
dovere fare; questa irrequietezza viene instillata nell’infanzia e non
abbandona più la persona, la perseguita, la fa vivere in costante ansia
fisica, psichica e mentale.
Se ci rilassiamo abbiamo paura di sprecare
tempo, ci vengono in mente mille cose da fare che sembrano
improrogabili; se facciamo qualcosa, una parte di noi commenterà che
abbiamo bisogno di riposarci, che non possiamo continuare così, sempre
di corsa, o impazziremo. Se facciamo qualcosa di buono per una persona
subito affiorerà in noi il pensiero che stiamo sbagliando, siamo un
ingenui e che, fare del bene, conduce al solo risultato di essere
sfruttato, mentre se fai del male, penserai che stai commettendo un
peccato, che andrai all’inferno o che lo sconterai nella prossima vita.
Questa è la tensione mentale che ci segue sempre, non ci concede tregue,
costantemente pronta a condannarci perché ogni cosa che facciamo sembra
essere un errore. Tutto questo esiste solo perché hanno violentato le
nostre menti con regole, comandamenti e schemi mentali imposti
dall’esterno, che non provengono dalla consapevolezza della nostra vera
natura. Nessuno può liberare l’umanità da tutte le distorsioni
energetiche che ci offuscano la vista e ci impediscono di percepire le
cose come obbiettivamente sono, nessuno può far uscire dall’illusione
l’umanità.
L‘unico modo per trovare la libertà è lavorare su di noi, per
uscire dagli schemi con cui le nostre menti sono state “programmate”,
nonché sradicare i dogmi che governano la nostra vita e ci impediscono
di scendere nelle profondità del nostro essere e di vivere secondo
questa consapevolezza. Ciò che è stato fatto da secoli è creare
disarmonia tra le energie umane, per squilibrare l’insieme del Sé,
rendere mente, corpo, spirito e anima in conflitto tra di loro così che
non cooperino all’unisono, poiché uniti e illuminati dalla luce della
coscienza renderebbero l’uomo libero, così forte da non poter più essere
manipolato.
Hanno fatto in modo di indottrinarci, farci tendere alla
condanna a priori di determinati comportamenti ritenuti immorali, a
reprimere gli impulsi provenienti dal corpo, le energie sessuali e le
energie creative. Se seguiamo l’emotività, la razionalità ci farà
sentire dei “deboli”, viviamo in una costante guerra civile interiore! È
necessario abbandonare questa lotta o perderemo la bellezza di ogni
attimo, non riusciremo a vivere totalmente, ad amare
incondizionatamente, ridere di cuore ed essere padroni della nostra
vita.
L’uomo ha la possibilità di sbocciare solo quando vive in modo
totale, entrando in profondità nell’attimo presente senza perdersi in
congetture mentali, sensi di colpa o preoccupazioni per il futuro, solo
allora le varie energie dell’individuo trovano equilibrio, il mondo
sembra avere sfumature che fino al giorno prima non riuscivamo a
cogliere ed ogni giorno diverrà pura poesia. Quando l’essere umano vive
in totale armonia con ogni attimo, in unità di coscienza interiore, può
vivere l’esperienza di sentire il divino dentro di sé, sentirsi ovunque,
trascendere il tempo e lo spazio.
La scissione di coscienza è stata
creata e promossa dalle religioni, dal sistema, dai dogmi e adesso è
l’ora che ci liberiamo di tutto questo. Dovremo smettere di perpetuare
ciò che è passato e trascinarlo nel futuro, di continuare a tirare
avanti idee morte e dogmi agonizzanti, dovremo cominciare a vivere il
momento, andando nella direzione in cui ci guida la nostra interiorità,
ma per fare questo dobbiamo prima scendere in profondità dentro di noi e
conoscerci come coscienza, scoprire chi siamo in realtà. Sarebbe
ideale, per una naturale crescita interiore, vivere secondo la nostra
essenza, ritrovare la nostra innocenza.
Chi comanda questo mondo
nell’ombra, da millenni, ha scoperto qualcosa di estremamente importante
per ottenere potere: creando una scissione all’interno dell’uomo,
incrementando la frammentazione dell’essere, si ottiene potere su di lui
per sempre. Un uomo scisso è un uomo debole e manipolabile, un uomo
integro, invece è un individuo, è libero da qualsiasi tipo di
interferenza ed ha la forza di accettare ogni avventura, ogni sfida.
Lo
scopo di qualsiasi dottrina è questo: creare conflitto tra le varie
parti che compongono l’essere, insegnare all’uomo a reprimersi, ad
odiare chiunque sia di un’altra dottrina, a chinare il capo e
costringerlo a vivere in guerra con se stesso, così da allontanarlo
dalla scoperta della sua vera natura. Il giorno in cui lasceremo perdere
le dottrine e inizieremo a vivere seguendo la nostra luce, osservando
istante per istante che cosa avviene dentro di noi, accettandoci per
quello che siamo, inizieremo davvero il percorso verso la conquista
della libertà.
Per arrivare a questo traguardo è fondamentale essere se
stessi, seguire ciò che le nostre qualità intrinseche ambiscono a
realizzare, non attaccarsi a niente di esterno, ma impegnarsi a
conoscere la nostra interiorità ed affidarsi solo ad essa. A volte
cadremo, ma ci rialzeremo perché sappiamo benissimo che è così che si
cresce, ci troveremo di fronte a pericoli, ma essi sono necessari per la
nostra evoluzione, andremo fuori strada, ma questo servirà per non
perderci più.
Ci sono stati grandi maestri d’amore sulla terra, peccato
che il loro messaggio sia stato storpiato per creare stupide regole di
condotta; ciò che diceva Gesù era pura poesia, parlava con il cuore, ma
paradossalmente in suo nome è stato versato molto sangue. I saggi di
erano qui a insegnare alle persone ad essere individui, persone con una
coscienza unitaria che non hanno bisogno di qualcuno che gli dica in
cosa credere. Dovremo essere originali, semplicemente noi stessi, per
conoscere la vita come danza con l’esistenza; se lasciamo andare le
nostre convinzioni, sorge naturale la comprensione che ognuno è unico e
dovrebbe accettarsi esattamente com‘è.
Quando parlo di accettazione
intendo che ogni persona dovrebbe essere vera, esprimersi senza cercare
di soddisfare le aspettative altrui o corrispondere alla personale idea
di perfezione, questo è il solo modo per iniziare una trasformazione
interiore. È giunto il momento di lasciare andare i nostri ideali di
perfezione, la paura di essere giudicati (che nasce dal fatto che noi
stessi giudichiamo gli altri) perché tutto questo ci fa rimanere
immobili, ci impedisce di esprimere la nostra unicità e di essere
realmente degli individui nel vero senso del termine, persone che
pensano con la propria mente anziché con la mente collettiva.
Il
problema è che ci hanno insegnato a condannarci qualora si commettano
errori, per questo non riusciamo a vivere totalmente, seguendo la nostra
interiorità e ricercando in essa le risposte ai nostri interrogativi; è
molto più semplice scaricare le responsabilità della nostra conoscenza
della realtà su una religione, seguire comandamenti imposti
dall’esterno, piuttosto che ricercare da soli la verità dentro di noi,
ma così facendo rimaniamo bloccati, limitiamo la nostra crescita
interiore con degli obsoleti schemi mentali.
Dovremo dimenticare i
concetti “giusto” e “sbagliato”, la vita non può essere ridotta a questo
schema, ciò che è giusto in un momento potrebbe non esserlo in quello
successivo e viceversa.
Niente può rimanere statico in un mondo in cui
l’energia fluisce costantemente, nella realtà sovra mentale niente può
essere etichettato in questo modo, magari in termini quali evolutivo o
nocivo per la nostra evoluzione, perché un concetto può essere in
sintonia con l’esistenza oppure non esserlo, senza così decidere che
cosa è adatto o cosa non lo è adesso; non si può continuare a perpetuare
schemi preconfezionati poiché l’esistenza è un flusso che scorre in
modo costante e ciò che vi è in armonia adesso potrebbe non esserlo tra
appena un minuto. L’unico modo per sapere che cosa è giusto per noi è
rimanere centrati e consapevoli, così da essere in grado di rispondere a
questa vita in costante divenire, in maniera sempre nuova ed in linea
con la nostra evoluzione.
Quando iniziamo a vivere in profondità ogni
attimo, ci rendiamo conto di quanto la vita sia sorprendente, perché non
esistono due istanti uguali e l’evoluzione non si arresta mai, quindi
nessuna risposta prefabbricata può essere soddisfacente. Tutte le
vecchie religioni hanno dettato comandamenti sono ormai obsoleti, ed il
solo termine comandamento è orribile poiché implica che sei comandato e
quindi schiavo di qualcuno. Smettiamo di lasciar decidere ad altri che
cosa sia giusto o cosa è sbagliato, scendiamo in profondità dentro di
noi, conosciamo la nostra vera natura e non potremo fare mai più niente
di sbagliato nei confronti di noi stessi o degli altri.
Se ognuno di noi
realizzasse realmente il proprio essere non ci sarebbe più bisogno di
polizia e penitenziari, l’umanità diventerebbe adulta e nessuno avrebbe
bisogno di essere punito, di essere messo in castigo come un bambino,
perché saprebbero bene che facendo del male ad un altro lo si fa solo a
noi stessi. Un’altra cosa importante è non voltarsi mai a guardare il
passato, ci sembrerebbe di aver commesso degli errori, in realtà niente
lo è stato, e l’aver fatto determinate scelte è spesso giustificabile
dal contesto, ma in ogni caso erano le esperienze che dovevamo fare per
essere esattamente ciò che adesso siamo.
Quando ci libereremo del senso
di colpa e seguiremo la nostra essenza più profonda usciremo dal nostro
inferno, ci sentiremo freschi come la rugiada che accarezza i fiori al
mattino e luminosi come il firmamento nella notte, la vita acquisterà
una nuova profondità e vivremo ogni giorno come una danza con
l’esistenza. Abbandoniamo ogni ideologia, usciamo dalle nostre prigioni,
siano esse cristiane, hindu, comuniste, fasciste, repubblicane,
democratiche, lasciamo andare queste idee che ci forniscono risposte
preconfezionate.
Se fai una domanda a un cristiano cercherà risposta
nella bibbia, un libro scritto millenni fa, le cui risposte non sono più
adatte in questo tempo, visto che da allora è cambiato tutto. Per
quanto tempo ancora ci attaccheremo ad un passato morto invece di fluire
con l‘energia universale? Per quanto tempo ancora ci aggrapperemo a
ideologie invece di cercare la verità dentro di noi?
È bene leggere di
tutto, informarsi a trecentosessanta gradi, ma tratteniamo solo ciò che
può esserci utile, prendiamo questi testi come un dono dal passato, doni
di anime poetiche, ma che nella vita moderna hanno perso la loro
pertinenza. In ogni testo sacro, ideologico e filosofico esiste la
parola fine, ma la vita non ha una fine, nemmeno la morte è la fine di
tutto, niente può finire, ma solo trasformarsi. L’unico modo per non
rimanere indietro rispetto all’esistenza è smettere di aggrapparsi alle
ideologie altrui, eliminare il senso di colpa e ritrovare la nostra
innocenza, vivere ogni attimo come se avessimo solo questo, fornendogli
tutta la nostra attenzione.
Non dobbiamo più lasciare che gli altri
decidano per noi che cosa si può fare e cosa no, che cosa è corretto o
erroneo, prendiamo in mano le redini della nostra vita ed iniziamo a
vivere da individui. Fino a quando si rimane schiavi l’anima risulta
addormentata ed alla mercè di chiunque abbia il potere di servirsene.
Diventa un ricercatore, inizia a cercare la verità, accetta ogni sfida
che ti porta l’esistenza e tirerai fuori le tue qualità nascoste, il tuo
potenziale.
Creare attorno a noi armonia, vivere in piena accettazione
di ciò che siamo e delle cose che ci accadono, significa preparare il
terreno alla nostra conquista della libertà.
Ambra Guerrucci
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