"Con buona pace dei detrattori delle medicine complementari – ha spiegato Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese, l’associazione delle aziende dell’industria dell’omeopatia – d’ora in avanti quello che gli italiani troveranno in farmacia sarà riconosciuto farmaco per legge".
"Alle aziende – prosegue Gorga - è stato chiesto dal Governo uno sforzo economico e burocratico importante, che sicuramente è costato grossi sacrifici, tra i quali quello di eliminare dalla produzione oltre il 40% dei farmaci, unitari e complessi, attualmente in commercio. Nonostante ciò l’impegno di tutti è stato quello di preservare i posti di lavoro e assicurare ai malati continuità di cura attraverso una razionalizzazione dei nostri listini".
"Dopo una fase lunga 22 anni in cui i farmaci omeopatici sono stati solo ‘notificati’, godendo di una autorizzazione cosiddetta ‘ope legis’ e dopo anni continue proroghe e di aspettative mancate, finalmente qualcosa si è mosso. Abbiamo presentato i dossier e ora siamo in attesa dell’Aic dell’Aifa".
Così Silvia Nencioni AD e Presidente di Boiron Italia ha commentato in una nota la chiusura dell’iter, il 30 giugno scorso, per la presentazione dei dossier registrativi degli omeopatici all’Aifa che dovranno ora essere valutati entro il dicembre 2018 e ricevere le Aic: "Ciò significa che, dal 2019, i farmaci omeopatici entreranno a pieno titolo nel prontuario farmaceutico nazionale".
"Oggi In Italia – prosegue Nencioni - questi farmaci sono sempre più utilizzati anche in ambito ospedaliero e con ruoli di tutto rispetto. Penso al supporto che possono dare in oncologia, dove vengono impiegati per diminuire gli effetti collaterali di chemioterapici e radioterapici, rendendo molto meno invasivi i trattamenti convenzionali necessari. Qualcosa che in Francia accade sin dalla Presidenza di Mitterand con il Progetto Cancro, ma che in Italia, pareva un obiettivo quasi impossibile. Il processo di registrazione degli omeopatici rappresenta quindi una tappa importante della legittimazione di questi farmaci, soprattutto nel nostro paese appunto, in cui sono spesso accusati di non dare le stesse garanzie di quelli che vengono comunemente chiamati farmaci convenzionali".
Da circa 50 anni la Francia annovera gli omeopatici tra i medicinali rimborsati e di recente, in Germania, la “Farmindustria tedesca” ha dichiarato di sostenere l’omeopatia come terapia efficace per i pazienti, a volte anche come medicina di prima scelta. In Svizzera, a partire dal 1 agosto, entrerà in vigore a tempo indeterminato la nuova legge sulla rimborsabilità delle Medicine Non Convenzionali.
fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/rimedi-omeopatici-farmaci-legge.php
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