L’orrore è sotto
i nostri occhi tutti i giorni. Non è necessario ascoltare le news taroccate dei
media di regime per accorgersene. Basta infatti entrare in un supermercato per
osservare una madre che acquista una Cola senza zucchero dolcificata
con l’aspartame (che calcifica la ghiandola pineale) per i suoi pargoli. Oppure
recarsi in un grande centro commerciale per assistere alle masse umane che si
accalcano per portarsi a casa pezzi di plastica griffati, scambiati per
indumenti, a prezzi pazzeschi, seppur ribassati ad arte.
L’orrore è anche
nel nostro vicino che in un delirio di aggressività ed onnipotenza, acquista 4 enormi
rottweiler ansimanti e puzzolenti che abbaiano ferocemente notte e dì senza
motivo alcuno.
L’orrore e l’errore
lo si può osservare per le strade, nei luoghi di quel sistema di contenimento
coscienziale di massa che è il lavoro salariato. Nei call-center di periferia,
nei campi agricoli irrorati di veleni inutili e dannosi, nell’istituzione che
ti denuncia se non ti fai inoculare veleni neurotossici, nelle condizioni delle
carceri, nei megaimpianti di depurazione che non funzionano perché manca un solo
interruttore.
L’orrore è anche
nello sguardo sinistro del Sindaco o dell’assessore all’ediliza, oppure giace
tronfio tra le pieghe di un formulario della burokratzia.
L’orrore viene
dal cielo e dall’andirivieni meccanico degli aerei dei veleni. Negli occhi
intontiti di un tuo simile (ma poi neanche tanto) che ti dice: ‘bella giornata,
è?’.
L’orrore è l’orario
imposto, le feste comandate, la scuola dell’obbligo. L’orrore è nel coro di
Ratisbona, l’abuso ed il sopruso di quell’istituzione di copertura per
malviventi che è la Chiesa di Roma.
L’orrore è nelle
parole di una inviata dei media di regime negli stati uniti che non capisce e
non capirà mai un cazzo di ciò che accade. Unica alternativa: il silenzio.
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