lunedì 17 luglio 2017

Quella realtà più vera di “te”.

Non usare tutti i muscoli, ma solo quelli che desideri mantenere”.
The space between us
“Qua, così” quali “muscoli” hai manutenuto?
Cosa si è già atrofizzato?
Immagina un processo, “intelligente”, mentale. 
Immagina uno spazio circoscritto, con dentro un puntino (che sei tu). 
  
Immaginalo prendere direzione, e mantenerla per inerzia – come nello Spazio – in funzione dell’ultimo “impatto” subito, venendo a contatto con altre forze, compresenti. 
Ogni “urto” imprime nuova direzione, miscelandosi alla fase di spinta precedente e generando nuove angolazioni. 
Ad ogni sospinta, l’attività di intelligenza elabora nuova informazione, utile per la propria sopravvivenza, utilizzando proprio la sollecitazione come input e ricavando nuovo “carburante (motivazione)” al fine di continuare a credersi esistente (cogito ergo sum). 
È logico che lo “schema” utilizzato per l’elaborazione è sempre lo stesso (il “proprio” credo), così come un navigatore satellitare impiega sempre lo stesso software e le stesse mappe al fine di calcolare tutto quanto concerne la propria attività (funzione).
Uno schema centrale, utilizzato per interpretare ogni cambio d’informazione estern3, ricevut3.
Quindi, una sorta di “fissità”, che genera sempre “movimento”, in funzione degli “urti” con l’ambiente, interpretati in maniera statica o “dinamica quanto si crede (nella sostanza, 'qua, così', sempre staticamente)
Ogni “novità (qualcosa che è uno scambio d’informazioni, di stato, di direzione e di condizioni ambientali, di tentativo di hackeraggio in movimento, di abbordaggio, etc.)” fornisce potenzialmente nuova spinta ma, nello Spazio inerziale ogni “novità” viene subito auto disinnescata e convertita in una “trasformazione dell’esistente”, che non cambia nulla a livello sostanziale.
Come quei robot elementari che, ogni volta che colpiscono la parete o degli oggetti consistenti, allora cambiano di direzione continuando sempre ad andare avanti (ma contro ogni nuovo oggetto incontrato nel loro cammino)”. 
Sempre avanti sino al prossimo ostacolo, che servirà da input ambientale, al fine di “non arrestare la marcia”. 
Ergo: 
un andare sempre avanti che è, di più, un procedere sovranità proprio all'ambiente che, comunque, è sempre in grado di deviare (contenere) quel tragitto che, altrimenti, sarebbe sempre e solo rettilineo (senza meta ideale finale). 

  
Una simile programmazione è perlomeno “cieca”, poiché non prevede alcuna meta (fine) ad un viaggio che, allora, sembra di più come una “perdita di tempo” o, chissà, una dimostrazione commerciale per potenziali acquirenti, che assistono secondo modalità nemmeno immaginate “qua, così”. 
Oppure, una simile progettazione è più semplicemente… a livello elementare o di obsolescenza programmata.
Uno step iniziale. Una strategia.
Una lungimiranza insospettabile…
La memoria è una sorta di “muscolo”; se l3 mantieni allenat3, il tessuto cerebrale rimane estremamente funzionale. 
Dunque, come mai non ricordi il “è già successo”?
La risposta frattale espansa è nella risposta ad un’altra domanda. Questa:
come mai non ricordi un trauma molto, molto, doloroso?
La domanda è retorica. Ovvia mente.

Non è utile la risposta, quanto la consapevolezza che la sorvola “come un avvoltoio, un cumulo di carcasse in decomposizione”
Devi esserci, sempre. Attraverso centralità e portanza “formulare”. In modo da auto ricavare quel livello d’informazione che, se richiesto direttamente, risulta come “nemmeno esistente”…
La mente interviene, secondo processi automatici, programmati per cancellare porzioni di memoria (e, dunque, fatti), allorquando ritiene quel ricordoun trauma potenzialmente troppo doloroso per la continuazione del “viaggio sempre ‘qua così’”. 
Un simile processo non elimina definitivamente l’accaduto, bensì, proprio come puoi osservare a livello del tuo computer, taglia i riferimenti nell'indice che serve per la consultazione veloce dell’universo memoria.
Omettendo quel riferimento, sembra che l’informazione non ci sia e che, dunque, il fatto non sia mai “già” avvenuto.
Ora, di conseguenza, chiediti “che cosa sai”.
Quante altre volte il “braccio operativo” mentale è “già” intervenut3.

  
E, bada bene, che l’intervento è possibile per qualsiasi ordine di grandezza del “trauma”. Può essere stato un cataclisma naturale, come un brutto voto a scuola
non v’è alcuna differenza, se non tutta quella di questo mondo, allorquando l’oblio riguarda il momento di “è già successo”, relativo all’assoluto dominante, alla possessione umana by compresenza immanifesta dominante:
la grande concentrazione di massa, giurisdizionale a livello “qua, così” planetario.
Ossia, la ragione fondamentale “a monte” dell’incanto (AntiSistema), nonché la motivazione centrale e portante della (“auto”) deviazione, rea di condizionare in toto il “tuo” orizzonte degli eventi.
Non ricordare più questo “evento (trauma)”, significa – di conseguenza – non sapere più “chi sei”. Come "gettare via tutt3"...
Certo, perché… è ad un simile livello che l’accaduto si è già interfacciato, ricavando un “collo di bottiglia (piegando lo spazio tempo)” adatto a predisporre e disporre tutt3 ad “immagine e somiglianza”…

  
Il non ricordare più, corrisponde ad un riflesso simbolico sostanziale frattale espanso, che non paradossalmente “ti ricorda (ambientalmente)” proprio l’accaduto. 
Ma… come accorgertene che “è” così?
A tal scopo, ti è utile - come una sorta di input esterno - se quello interno non scatta ancora. Cioè:
ti è utile
anche
questo spazio (potenziale)
che non smette di “trasmettere in modulazione di frequenza sovrana”
in luogo di continuare a ricevere l’unico segnale sostanziale esistente in “dominazione di frequenza ‘qua così’”.
Cambiando frequenza di “ascolto”, allora, succede qualcosa di potenzialmente in grado di “fare la differenza (sostanziale)”, fuori uscendo dall'incanto della legge di conservazione dell’energia, ossia, il “massimo della cecità possibile”:
C'è un fatto, o se volete, una legge, che governa i fenomeni naturali sinora noti.
Non ci sono eccezioni a questa legge, per quanto ne sappiamo è esatta.
La legge si chiama “conservazione dell'energia”, ed è veramente una idea molto astratta, perché è un principio matematico:
dice che c'è una grandezza numerica, che non cambia qualsiasi cosa accada.
Non descrive un meccanismo, o qualcosa di concreto... è solo un fatto un po' strano:
possiamo calcolare un certo numero, e quando finiamo di osservare la natura che esegue i suoi giochi, e ricalcoliamo il numero, troviamo che non è cambiato... “.
La fisica di Feynman, Vol. I, Richard Feynman
Compresenza immanifesta dominante “è” questa “stranezza”, questo “numero”, il riflesso frattale espanso di questa “legge”.
L’unica costante in un oceano di variabili…”.
Mr. Robot
Nella sostanza, le costanti sono almeno tre:
la compresenza immanifesta dominante
tu
il potenziale.
In fisica una legge di conservazione, o principio di conservazione, è una legge fondamentale che descrive la conservazione nel tempo di una grandezza in un sistema isolato.
Le leggi di conservazione sono molteplici e caratterizzano tutti gli ambiti della fisica; si distinguono in leggi "esatte", verificate per ogni sistema isolato, e leggi "approssimate", vere solo in presenza di determinate condizioni
Link 
Nota, vera mente, bene:
una legge fondamentale
la conservazione nel tempo di una grandezza
in un sistema isolato
ver3 solo in presenza di determinate condizioni
Questo significa "rimettere a posto tutt3".
E non si tratta di una semplice prospettiva ma, di più, concerne la globalità della prospettiva, emanata da una centralità portante (valore universale che non dipende più dalla prospettiva), come ad esempio la giustizia ad angolo giro.
Segnati anche questo “aggiornamento (espansione)”:
se la prospettiva è la quinta dimensione
allora
il valore universale è la sesta dimensione

  
E... la “discesa (nel grado della materia)” è, quindi, come una proiezione singolare dalla più “ampia” portata, della universalità:
sta proprio “lì”, in questa discesa, il nodo auto generatore della “forma” e della “solidità”.
Quando la discesa diventa una caduta, allora, subentra un trauma che, “a valle”, si trasforma in una sorta di dimenticanza, dove la “trasformazione” diventa una sorta di legge:
una in-certa situazione
che diventa
temporalità
e che può fornire un solido approdo per quelle forze che “hanno veduto e non dimenticato”
facendo perno (leva) proprio sulla trasformazione
in maniera tale da sfruttare per ess3
quella temporanea successione di eventi
modificati in una fissazione del momento
da perpetuare e perpetrare ad ogni livello auto generatosi e, quindi, auto contenuto.
Qualcosa che ricorda molto da vicino il concetto, più orientale che altro, di “divinità addormentata nel tempo…”.
La decodifica ambientale che “Fai…”, fa potenzialmente la differenza in termini di Oltre Ogni Orizzonte.
Sì, poiché, la realtà manifesta (anche se) “qua, così”… è una simbologia vivente relativa all’assoluto “è già successo”, che non è solo il momento dell’avvento dominante ma, anche, il momento della “caduta di attenzione (smarrimento)” dimensionale, di cosa (chi)?
Il Filtro di Semplificazione richiama all'ordine frattale espanso.
Dato che è estremamente auto dispersivo, il continuare a procedere senza meta alcuna. Ok?
Le informazioni non mancano mai, anche all’interno del “qua, così”, essendo la “legge di conservazione” già di per sé sufficientemente esauriente, anche al solo livello del termine al quale ti riferisci per denominarla e così riconoscerla (anche come valida).
Ergo:
anche “qua, così”
l’informazione in toto
è perfettamente “conservata (riportata)”.



  
Ovvio:
è in codice, e “tu” non sei più, tu. 
Per cui, la decodifichi attraverso altra prospettiva (significato sostanziale), motivo per il quale “dai luogo (confermi)” lo status quo auto imperante, continuando a “decadere” in qualcosa che si auto conserva proprio grazie a questa continua trasformazione/processione di “moto a luogo” e relativa generazione di interesse dominante…
Ora, che la parte più astratta dell’informazione viene lasciata, concentrati a livello più inerente alla “tua” situazione “qua, così”:
non cambia nulla, se non… tutt3, ma solo apparentemente, in quanto ché “tutto si trasforma”.
Giochi, Baretta: quello legale è volano economia, vale 1,1% Pil.
Il gioco legale costituisce un "volano importante per la nostra economia, circa 1,1% del Pil, e nel settore risultano occupate direttamente e indirettamente, complessivamente circa 150.000 persone", tra i dipendenti dei concessionari, dei gestori e dei produttori di apparecchi (complessivamente circa 30.000), i lavoratori dell'indotto (come manutenzioni apparati tecnologici sul territorio, supporti commerciali) e la forza lavoro che nei punti di vendita si dedica alla gestione dell'attività di gioco.
Lo tiene a sottolineare il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, in una lettera inviata in occasione di un convegno organizzato dal Codere.
Link 
Il “gioco legale” lo è da una in-certa prospettiva
E... l’indotto non si ferma a quanto riportato.
Infatti, l’ambito si completa allorquando metti in correlazione le centinaia di migliaia (se non di milioni) di persone che si “ammalano (di giogo)”.
E l’espansione dell’indotto riguarda, allora, l’intero prospetto delle “cure” disposte per queste persone.
Qualcosa di enorme e quasi “infinito”, dato che non sai dove esattamente termina, dal momento in cui non sai nemmeno dove esattamente inizia.
Quando puoi comprendere che si tratta di “situazioni di facciata”
E che le parole sono “spese” al vento?
Quindi, che si tratta di una recitazione inconscia e che ciò che sfugge è proprio l’arcano maggiore
Mattarella: Rogo camper? Punire severamente i responsabili.
"È una cosa di una gravità... non sappiamo quale sia l'origine. Chiunque sia stato, bisogna individuare i responsabili e punirli severamente".
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai microfoni di RaiNews24, dall'Argentina, in cui si trova in visita di Stato, riferendosi al rogo del camper di Centocelle a Roma.
Link 
Nota il loop e l’auto disinnesco:
una gravità (della quale)
non sappiamo quale sia l'origine (e non sapendo “quale sia l'origine”)
chiunque sia stato, bisogna individuare i responsabili e punirli severamente (certamente).


  
Sembra quasi un discorso di un arteriosclerotico, declamato ad una platea di arteriosclerotici.
“Qua, così” non sai più niente, ad eccezione di quello che “devi sapere, poiché è previsto e che, dunque, te l’hanno detto essere così…”.
Ecco un “snodo” molto molto interessante, in termini di analogia frattale “ad immagine e somiglianza”. 
Una buona prospettiva globale (valore universale) al fine di ricavare per contrasto quale sia la direzione del momento iniziale (strategia):
Casa Bianca conferma:
ok di Trump ad armare curdi siriani
Link 
Non c’è che dire
davvero un ottimo spunto.
Una “leva” indubitabile. Ma (ma), “qua, così”, che cosa te ne farai? Come la userai?
Le “cose” si trasformano e, nella sostanza, ti fanno capire che non esiste nessun cambiamento se (se) sempre “qua, così”:
Stop a Schengen, rafforzati i controlli in vista del G7
Link 
Del resto... "è per la tua sicurezza". Vero?
Tutt3 è così“precario”, ad eccezione del senso fondamentale “a monte” che, all'inverso, è continuamente auto rinnovato in se stess3.
Ciò che “oggi” è in un modo e costituisce “tutto quello che sai, dato che ci puoi fare affidamento”, non è detto che “domani” lo sia ancora, perché… non sei tu a controllare il processo.
Quale “lingua (codice)” utilizzi? 
E, quindi, come viene utilizzat3 per auto confonderti, perdendo di vista ogni volta la situazione?

  
P.A., Madia: al via agenda trasparente incontro portatori interesse.
Marianna Madia, ha spiegato:
"la logica della trasparenza è un dovere per chi amministra".
"I soggetti privati organizzati - ha aggiunto Madia - possono registrarsi e chiedere un incontro" con i vertici del ministero e "poi ogni mese renderemo pubbliche" le visite…
Link 
Osserva quale “trasparenza (e democrazia)” avvolga la realtà manifesta “qua, così”, non andando minimamente a scalfirla nel “proprio” significato sostanziale simbolico frattale espanso:
portatori interesse (sono le lobby)
la logica della trasparenza è un dovere per chi amministra (allora, lo è anche per la compresenza immanifesta dominante. Trasparenza” è quindi rendere incomprensibile la portata del “con chi hai a che fare”)
soggetti privati organizzati (sono le lobby, i “portatori interesse”)
possono registrarsi e chiedere un incontro… con i vertici del ministero (ma quale modo “elegante” per continuare ad accettare/subire una simile intromissione del privato nel pubblico)
poi ogni mese renderemo pubbliche… le visite (molto "bene". Problema risolto, allora).
Ad esempio, il “problema dell’inquinamento (nella fattispecie, non solo da emissioni nell'atmosfera, nella fase di produzione, bensì, nell'ambito degli imballaggi che poi si trasformano in inquinamento di altro tipo, in spesa pubblica che si riversa sulle famiglie, in problemi ambientali e sociali, etc.)” nasce proprio dall'intromissione del privato nel pubblico (che ti dicono essere, anche, tu. Tu che lavori nel privato e sei anche il pubblico, mentre dai luogo ad un conflitto di interessi talmente infinito da non ammetterlo più nemmeno a te stess3).
Packaging alimentare: fondi per 4 milioni al progetto europeo BioBarr.
La bioplastica sviluppata da Bio-on sarà al centro di un nuovo progetto europeo denominato BioBarr che, grazie ad un budget di quasi 4 milioni di euro, punta a realizzare nei prossimi anni nuovi materiali, sostenibili e biodegradabili, per il packaging alimentare
Link 
Solo, il “caso”, della Coca Cola (la multinazionale Usa) è “rea” della dispersione planetaria di oltre un miliardo di involucri “usati”, ogni giorno. Plastica, vetro, alluminio, etc. 
Oltre agli effetti che un simile prodotto ha, una volta entrato nell'organismo umano…
Ora, permettere che questi “portatori d'interesse” siano sempre presenti, all’interno della vita Governativa di interi Paesi, che cosa significa
E quale “trasparenza” potrà mai mettere fine a qualcosa che, all'opposto, continua ad essere accettat3, tollerat3 e disinvoltamente chiamat3 secondo altri termini che trasformano all'apparenza, ciò che non cambia nella sostanza?
Semplice: 
nessuna, se non quella che deriva direttamente dal valore universale (sesta dimensione) della giustizia ad angolo giro.
L’alternativa sostanziale c’è. Ma non “passa”
Come mai? E che cosa significa.
Smettila di credere nel "non ci posso fare niente…".
Visco: solo 40% italiani capisce inflazione e tasso interesse
Link 
Non si tratta di “capire”, ma di limitarsi a credere a “teorie (dogmi)” di parte, che s’intende far passare come “buoni per tutt3”.
Non a caso, si narra di espandere l’educazione finanziaria.
Certo:
in questa maniera, ogni persona “accetterà simili ordinamenti”. In maniera tale da renderli sempre più “veri (ed univoci)”, cancellando persino dall'immaginazione l’alternativa sostanziale.
Internet,Coldiretti: "il latte fa male" in top ten delle fake news
Link 
Chi afferma questa “verità”
La parte in causa (portatrice d’interesse) della Coldiretti.
Quanto vale la sua “parola”?

  
Quale è la "nuova" frontiera (strategia) dell’interesse finanziario internazionale?
Norvegia, fondo sovrano mette sotto osservazione Leonardo per motivi etici.
Il fondo sovrano norvegese, il più grande del mondo, ha messo Leonardo, insieme a PetroChina, sotto osservazione per ragioni etiche, con la possibilità che i due titoli vengano esclusi dal portafoglio in una fase successiva se non verranno apportati dei miglioramenti…
Il fondo non può investire in società che violano determinate linee guida etiche, come ad esempio la costruzione di armi nucleari o di mine antiuomo, la produzione di tabacco o attività che possono recare gravi danni ambientali…
Link 
Quale “etica” sostanziale può valere nel “qua, così”, dove miliardi di persone “sopravvivono di stenti e muoiono ‘grazie’ alla leva della speculazione finanziaria globale”
Nessuna etica che non sia “valore universale” come, ad esempio:
la giustizia ad angolo giro
che, anche da “sola”, se coerentemente messa al primo punto (ed osservata, ma non interpretandola) di ogni Costituzione
non permetterebbe mai per prima “cosa”, proprio la concezione di finanza stessa (andando ad eliminare l’invenzione ed il concetto di denaro).
Denaro. Sempre denaro. Il “luogo comune” per eccellenza “qua, così”.
Mafia Capitale, Regione chiede 11 milioni di danni a “mondo di mezzo”.
"Un milione per l'associazione mafiosa che ha creato una ferita profonda nel tessuto istituzionale, sette milioni per la vicenda delle 'Case rosse' e due milioni e 940 mila euro per la gara Cup'".
È il risarcimento chiesto dalla Regione Lazio nell'ambito del maxi processo Mafia Capitale. L'avvocato della Regione, Nicola Sabato, definisce in 11 milioni il danno subito dalla Pisana per la vicenda Mafia Capitale…
Link 
E ciò che ha subito e continua a subire la Massa?
Chi, inoltre, “è” questo “mondo di mezzo”?
Chi, dunque, pagherà?
Ben sapendo, sopra a tutto, che “a pagare è sempre l’ultima ruota del carro”.
Quale giustizia, allora?
Fai attenzione, perché è sempre la stessa “solfa”:
non si sa quale sia l’origine
ma dovranno pagare tutti i responsabili…


  
La misteriosa missione di SpaceX:
in orbita satellite spia segreto per il Pentagono
Link 
Credi davvero che l’autentico “segreto” sia citato, anche solo in questi termini, sulle prime pagine dei giornali?
No.
Della dominante non si narra mai (mai). Perché non la immagini nemmeno.
Ma, anche solo rimanendo a questa “news”:
in orbita satellite spia segreto per il Pentagono…
come puoi accettare che qualcosa “voli” sopra di te, in maniera tanto “al di là” della tua possibilità di accorgerti (vedere) e, di più, considerando che ti dicono anche che si tratta di un satellite spia”, utilizzato anche dalla tal parte in causa?
È già nella “news”, persino la sostanza dell’accaduto e, quindi, della “tua” situazione “qua, così”. Come non fai ad accorgertene?
Quanto, l’ambiente “naturale”, risponde di conseguenza al nefasto influsso umano (by dominante) “qua, così”?
Una larva che mangia la plastica: ecco la scoperta, quasi per caso, di una biologa italiana
Link 
C’è un problema globale, a livello d’inquinamento, e ad un in-certo punto (momento), si scopre che esiste una “larva che si nutre di plastica”? 
Ma... se prima dell’avvento della “modernità” non esisteva nemmeno la plastica? Allora, questa “larva” che cosa è?
Di più, è la risposta a quale sorta di “preghiera”?
Frattalità espansa = intelligenza sempre in ascolto, della grande concentrazione di massa, giurisdizionale. 
Il problema è comune?
Bene:
anche la “preghiera (atteggiamento)”, allora, è comune. Alias:
ha la portata necessaria e sufficiente per
Al di là della tecnologia, di parte (portatrice d’interesse) stessa.
Questo è il tuo più autentico potenziale (“indepauperabile”).
Qualcosa che disattendi sempre, ormai “qua, così”.
Matrimonio, gli italiani fanno sempre più ricorso ai finanziamenti
Link 
Qualcosa nel quale non credi più, non ammettendo altro, in “te”, che credo, fede, dogma, etc. altrui.
Per finire, per “oggi”, rifletti sulle prossime due citazioni, senza provare a emanare (replicare) paura.
È indicativo che nella moltitudine, molt3 scompaiano nel “nulla”.
Perché succede e continua a succedere, al di là di ogni spiegazione che ti sembra sempre la più ragionevole “qua, così”?
Oltre 9000 le persone scomparse in Italia nel corso del 2016. I dati del Ministero dell'Interno
Link 
Rapimento di bambini, due esperimenti sociali dimostrano quanto è facile.
Ogni due minuti in Europa scompare un bambino…
Link 
Terribile. 
E, nel mondo intero?
E all'alba post ogni calamità naturale?
Dove “vanno a finire” queste persone? E perché?
C’è come un “vuoto, costantemente da riempire”:
qualcosa che corrisponde al “tuo” generico e conscio “non so (e non intendo sapere, inconscio)”.
Che cosa (chi) alimenti, se sempre “qua, così”?
Questo spazio (potenziale) te lo ricorderà sempre, per sempre. Perché quest3 è la domanda (retorica, dato che – ormai – dovresti già avere ricordato la risposta).
Quando accetterai che “è vero”?

La compresenza immanifesta dominante “è” reale tanto quanto te. Figurati, allora, rispetto a “te”.
Cioè:
“qua, così” è non paradossalmente più vera la dominante che/di “te”.
Dai retta a ciò che senti più in profondità. 
Non sei solo logica (di parte). Sei molto molto di più.
“Fai…”.
     
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2064
 

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