Lo
stesso ministro ha sottolineato la necessità di indirizzare una
comunicazione verso i paesi da cui proviene l’ondata migratoria per
smentire le menzogne diffuse dai trafficanti per convincere i migranti a
partire per l’Europa.
“La comunicazione per i migranti nei paesi di partenza e di transito è
essenziale per mettere in questione le bugie dei trafficanti di esseri
umani”,
ha dichiarato Collomb in una intervista pubblicata dal giornale
“Quest France”. Vedi:
Quest France
Difficile tuttavia smentire la notizia diffusasi a macchia d’olio in
tutta l’Africa circa il fatto che ci sia un paese in Europa, l’Italia, che mantiene sempre aperti i suoi porti ed accoglie tutti i migranti
senza distinzione, fornendo loro vitto, alloggio, assistenza medica,
abbigliamento e persino schede telefoniche, oltre a qualche spicciolo
per le piccole spese. L’attrattiva per tentare il viaggio ed imbarcarsi
e’ troppo forte per sperare di convincere le masse africane a rinunciare
al viaggio e rimanere nelle polverose strade delle città africane.
Il ministro francese non ha nominato direttamente la forte opera di promozione dei viaggi che viene svolta dai
promotori collegati alle ONG
che si recano direttamente presso le comunità africane offrendo
facilitazione e cofinanziamento dei viaggi verso la Libia con
possibilità di buoni sconto per le famiglie intere che si vogliano
imbarcare.
Questo era anche il risultato di una indagine svolta già due
anni fa circa dai servizi di intelligence dell’Austria e mai pubblicata
dai media in Europa (argomento tabù) salvo poi venire confermata dai
fatti ineludibili sul
ruolo delle ONG nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e nei collegamenti con le varie mafie.
Non era un mistero il fatto che esistesse una estesa rete di
attivisti e sostenitori delle frontiere aperte che sono in buona parte
finanziati dalla
Open Society di Soros e da ONG
collegate a questa con varie funzioni (Centre for Peace Studies, CCIF,
Athena Institute, No Borders, Arcigay, Alter-EU, ecc.),. tutte organizzazioni con apparenti “finalità umanitarie” o democratiche, che
dispongono di grandi mezzi finanziari e che in realtà esercitano un
potere immenso, come attestano i documenti diffusi da DCLeaks dai quali
si evince come George Soros sia non soltanto uno dei finanziatori e
promotori dell’ondata migratoria ma sia anche in grado di far cadere
governi e istigare guerre civili, così da poter realizzare enormi
profitti finanziari.
George Soros
Si tratta dell’enorme raccolta di documenti, libri bianchi, schede su
stanziamenti e piani mediatici che dettagliano il sistema mediante il
quale
Soros e le sue ONG telecomandano governi e istituzioni
finanziarie. È possibile trovare i documenti completi sul sito DCLeaks,
che descrivono come Soros e la sua rete di ONG “sfruttano a sangue
milioni e milioni di persone solo per arricchirsi sulla loro pelle.
Avevamo noi stessi illustrato su questo sito (già oltre due anni fa) quale fosse il ruolo delle ONG e le finalità dietro l’incentivazione
del fenomeno migratorio (vedi:
Migrazioni di massa come arma geopolitica)
ed avevamo cercato di spiegare come queste ONG esercitino un enorme
potere di influenza, come attestano i documenti ultimamente diffusi da
DCLeaks che dimostrano anche come lo speculatore miliardario George
Soros sia in grado di far cadere governi e istigare guerre civili, così
da poter realizzare enormi profitti finanziari. Vedi:
George Soros Hacked, Over 2,500 Internal Docs Released Online
Nei nostri articoli avevamo sostenuto che l
e migrazioni di massa sono utilizzate come arma strategica da parte delle centrali di potere dominante per
scardinare e disarticolare l’assetto sociale dei paesi destinati ad
essere assoggettati e omologati al nuovo ordine mondiale.
Su questo sito avevamo dato il nostro contributo per stigmatizzare come tutti i così detti “buonisti” che sospingono il fenomeno migratorio
non siano a volte coscienti di prestarsi efficacemente al gioco dei
dominanti e come questi rientrino nella vasta categoria degli “
utili
idioti” al servizio del grande capitale.
Per avere le giuste chiavi di lettura del fenomeno bisogna
comprendere le ragioni strategiche per cui gli l’elite di potere USA ha
progettato dal suo inizio la crisi migratoria attraverso la
destabilizzazione di paesi (Medio Oriente ed Africa) e l’utilizzo delle
loro pedine: gruppi islamisti, Turchia, Arabia Saudita e Qatar.
Si arriva alla constatazione di come l’immigrazione di massa venga utilizzata come
arma geopolitica e strategica
di disarticolazione delle comunità originarie di un territorio. Basti
pensare agli esempi storici come l’emigrazione di massa degli ebrei
dall’Europa verso la Palestina, allora colonia britannica.
L’affluenza
in massa della popolazione ebraica ebbe un effetto di destabilizzazione
per la comunità palestinese originaria, che fu privata dei suoi diritti
sulle proprie terre a seguito dell’arrivo in massa dei profughi ebrei da
tutto il mondo.
Un ulteriore esempio più recente ci viene offerto circa quanto
accaduto nella ex Jugoslavia alla fine degli anni ’90 con l’afflusso in
massa dell’immigrazione albanese che ha giustificato in seguito la
guerra e l’espulsione delle comunità serbe autoctone dalla zona del
Kosowo.
Bisogna considerare che la politica di migrazione di massa verso
l’Europa presenta due principali utilità per l’oligarchia economica
mondialista:
1) come elemento di trasformazione etnica degli Stati (nel lungo termine);
2) come mano d’opera di riserva
che sia utile per le multinazionali quale strumento di riduzione dei
salari ed incremento dei profitti a medio e lungo termine.
A queste
finalità si aggiunge una
terza più subdola che è quella
dell’utilizzo dei nuovi migranti come nuove leve arruolate per
contrastare i movimenti sovranisti e patrioti, ma questa è una funzione
successiva di cui avremo modi di scrivere.
Come abbiamo più volte sostenuto, bisogna comprendere che il
principale obiettivo di lungo termine delle centrali mondialiste è
quello di sostituire le identità nazionali e distruggere la cultura
originaria che si oppone al mercato globale e che rivendica l’autonomia
delle comunità locali, sostituirla con una massa indifferenziata di
varie etnie e culture che risulti più facilmente omologabile al sistema e
che non abbia i mezzi culturali per opporsi alla catechizzazione del
nuovo ordine.
In sostanza si tratta di un
progetto di sostituzione di popoli messo in atto dalle centrali di potere dominante.
Per questo questo fine viene utilizzata e diffusa attraverso il controllo
dei media di tutta la “paccottaglia” ideologica propagandata per
demolire tutte le istituzioni tradizionali, introdurre il relativismo
culturale, distruggere la famiglia tradizionale e decostruire persino la
cultura e la coscienza storica dei popoli.
Come sempre nella Storia, niente avviene per caso e soltanto gli
ingenui o i disinformati possono pensare di assistere a fenomeni che si
verificano in modo “spontaneo” e che non possono essere arginati da una
precisa volontà di resistenza e di sopravvivenza dei popoli.
Non sembra
sia questo il caso dell’Italia dove l’inerzia, il lassismo e la
rassegnazione permettono alla infame classe politica venduta la facoltà
di svendere il paese.
Luciano Lago
fonte:
http://www.controinformazione.info/una-massa-enorme-di-migranti-attende-limbarco-sulle-coste-della-libia/
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