lunedì 31 luglio 2017

Ti sei mai chiesto quanto sei grande?


Forse non immagini quanto sei grande. Non solo sei più grande del tuo corpo, ma anche dell’intero pianeta, anzi diciamo che sei grande quanto tutto l’Universo. Non ci credi? Leggi e saprai perchè.

Tutti noi siamo erroneamente convinti di essere limitati dai confini del nostro corpo. Anzi, di fatto ci identifichiamo nel corpo stesso, che per noi rappresenta l’interezza del nostro essere, credendo che al di là della superficie della nostra pelle ci sia tutto il resto del mondo. Anche coloro che credono che l’uomo possegga uno spirito, di solito lo immaginano all’interno di se, pensando che l’essenza spirituale sia localizzabile da qualche parte nel corpo.

Si tratta solo di credenze errate, oserei dire stupide superstizioni, in parte costruite ad arte per evitare che prendessimo coscienza della nostra vera grandezza.

Se vogliamo evolvere spiritualmente dobbiamo necessariamente uscire da questa visione errata e limitata della realtà. Ognuno di noi è ben più grande del proprio corpo, infatti, e in questo articolo cercherò di dimostrarvelo.

La fisica quantistica ci ha dimostrato in diverse occasioni che in realtà il mondo che percepiamo non esiste al di fuori di noi. Siamo noi a contenere il mondo, non viceversa.

Tutti conosciamo più o meno l’esperimento delle due fessure, secondo il quale si è scoperto che una particella semplicemente non esiste fino a che non viene osservata. E’ l’atto dell’osservazione a renderla reale. Senza l’osservazione, e quindi in assenza di un Osservatore, qualsiasi particella esiste solo come un’onda di probabilità, che non è altro che una formula matematica che descrive con quale probabilità la particella apparirà nei diversi punti dello spazio tempo, se osservata.

Bene, ma vi siete mai chiesti cos’è una formula matematica? Una formula è solo un’astrazione, un modo per descrivere un concetto. Niente di tangibile, tantè che nessuno può dire di aver mai visto una formula matematica aggirarsi per le strade della sua città. Un concetto è qualcosa che esiste solo nella mente di colui che formula quel concetto.

Per questo motivo possiamo dire con assoluta certezza che il mondo che ci appare così solido e reale, nella realtà è solo la proiezione delle nostre idee, o pensieri.

Cosa c’entra questo con la nostra grandezza? C’entra eccome, perchè dimostra senza ombra di dubbio che l’intero Universo è contenuto all’interno di noi, ma siccome il contenitore non può essere più piccolo di ciò che contiene, questo presuppone che noi siamo necessariamente grandi quanto l’Universo stesso.
Quando guardi una qualunque stella nel cielo, sei tu che, attraverso l’atto dell’osservazione, stai rendendo reale quella stella, che se non venisse osservata semplicemente non esisterebbe.
Capisco che è difficile credere a quello che sto dicendo, ma è la realtà dei fatti. L’Universo insomma non può esistere a prescindere da un Osservatore che ne renda possibile l’esistenza.

Chi è l’Osservatore?


Qui entriamo in un discorso molto interessante, che può rivelarci in modo davvero sorprendente chi siamo realmente. Siamo vicini ad una grande scoperta, non demordere e continua a leggere. Il bello deve ancora venire.

E’ chiaro che l’Osservatore siamo noi. Ma è anche chiaro che nello stesso tempo siamo coloro che sono osservati. Possiamo infatti osservare noi stessi, il nostro corpo, la nostra mente. Possiamo in altre parole ‘concettualizzare’, e quindi osservare, noi stessi.

E allora chi è veramente questo Osservatore? Io lo definirei il nostro Vero Sè. Colui che è al di fuori del tempo e dello spazio, e che rappresenta chi noi siamo veramente.

E se volessimo vederlo? Insomma, come faccio se voglio in qualche modo entrare in contatto con l’Osservatore, e capire quindi chi sono veramente?

Ma a questo punto sorge un’altra domanda: può l’Osservatore essere osservato?

La risposta è no, perchè per osservare qualcosa bisogna guardarla da un punto esterno ad essa.

Ma se l’Osservatore è grande quanto l’Universo, non esiste un punto al di fuori dal quale osservarlo.

E in ogni caso, per poter osservare l’Osservatore devo costruirne un’immagine o un concetto da proiettare e osservare, ma nel momento in cui lo rendo osservabile l’Osservatore non c’è più, perchè sto solo osservando l’osservato, cioè la parte di me che posso concettualizzare.

Ecco la grande scoperta: non posso osservare l’Osservatore, e allora l’unica cosa possibile è quella di ‘diventare‘ l’Osservatore. In altre parole, se inizio a meditare per entrare in contatto con il mio Vero Sè, l’unica cosa plausibile che posso riuscire a fare è quella di immedesimarmi in esso, e attraverso esso contemplare me stesso e la natura delle cose.
Non puoi vedere l’Osservatore, puoi solamente diventarlo.
La ricerca del tuo Vero Sè finisce laddove
capisci che non potrai mai trovarlo.
Ecco qual è l’essenza della meditazione. L’unica cosa sensata che puoi fare è quella di fonderti con l’Osservatore e osservare, con assoluta quiete, il meraviglioso risultato della tua Creazione.


Paolo Marrone

Vi lascio con lo stupendo video del maestro Mooji che ha ispirato questo mio articolo (ricordatevi di accendere i sottotitoli in italiano):



fonte: http://www.campoquantico.it/wordpress/nemmeno-immagini-quanto-sei-grande/

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