mercoledì 19 luglio 2017

Ragazzina tedesca catturata fra i combattenti dell’ISIS in Iraq

Linda Werzel catturata

Le forze combattenti irachene hanno catturato un gruppo di donne combattenti del Daesh (ISIS) a Mosul, 5 di loro sono tedesche, una fra loro è una ragazzina di 16 anni.

Secondo il giornale Die Welt, si tratta di un gruppo di 20 donne combattenti catturate a Musul dalle forze irachene e identificate come di provenienza da vari paesi come Canada, Turchia, Libia, Russia ed anche Germania, come hanno informato le fonti della sicurezza.

Il caso più eclatante è quello della minorenne tedesca (di cui sono state diffuse le foto) che sarebbe stata arruolata ed inviata a combattere con l’ISIS nonostante la sua giovane età.

Questa ragazza, di cui soltanto adesso è stato diffuso il nome, da anno circa aveva lasciato la sua casa per volare in Iraq e unirsi allo Stato Islamico, lasciando la sua famiglia nella disperazione: i genitori avevano visto la figlia adottare strani atteggiamenti , ma non avrebbero mai pensato che avrebbe preso la drammatica decisione di arruolarsi fra i terroristi delll’Isis.

Da tempo la famiglia aveva perso la speranza che la 16enne Linda Wenzel fosse ancora viva , da Mosul è arrivata la notizia che la ragazza è stata catturata in un’operazione militare dei soldati iracheni che hanno liberato la città, ridotta a un cumulo di macerie dopo il passaggio dei terroristi: la ragazza è stata catturata insieme ad altri 20 membri dello Stato islamico, tra cui molte donne che indossavano cinture esplosive.

Si saputo che la radicalizzazione di questa ragazza risale a più di un anno fa in Germania. Linda Wenzel, abitava a Pulsnitz, vicino a Dresda, la ragazza si mostrava da tempo inquieta ed aveva iniziato ad avvicinarsi alla propaganda salafita dell’Islam, finendo per entrare in contatto con alcuni jihadisti su alcune chat su internet. Dopo poco tempo la ragazza ha cambiato il suo nome in Mariam, si è dedicata a studiare l’arabo e il Corano, ha cambiato completamente il suo modo di vestire ed ha iniziato a mostrarsi con il velo anche in foto postate su Facebook..

Le amiche testimoniano che «Linda si allontanava giorno dopo giorno da noi” – come ha racconto Jule, 16 anni, migliore amica della ragazza – Improvvisamente si era trasformata da dentro e da fuori». A determinare la scelta di partire ed arruolarsi sarebbe stato un ragazzo mussulmano conosciuto da poco on line che l’avrebbe condotta fino in Iraq, del quale si era follemente innamorata e che, secondo la polizia, l’ha spinta a unirsi al Califfato.

Per poter affrontare la spesa per il viaggio, la Linda aveva falsificato un documento dell madre ed aveva sottratto una somma in banca in modo da acquistare un biglietto per Istanbul . Linda era partita all’improvviso senza lasciare tracce e senza dare notizie di se alla famiglia. La famiglia ha avvisato la polizia ed era rimasta in attesa di sapere informazioni sulla figlia ma, dopo alcuni mesi, si era resa conto della impossibilità di rintracciarla.

In Germania le autorità, che l’hanno inserita nell’elenco dei sospetti terroristi dopo la sua partenza, stanno esaminando le foto della giovane per confermarne l’identità. Ma il giornale Die Welt, citando fonti della sicurezza, ha dichiarato che quella ragazza ritrovata tra le rovine di Mosul è Linda. «Ci sono novità che verranno prese in considerazione – ha detto il procuratore Lorenz Haase – Appena arriverà la conferma dell’identificazione, l’inchiesta sarà riaperta».

Linda Wezel fra i soldati iracheni
Le autorità tedesche stimano che siano state almeno 930 persone di nazionalità tedesca quelle che hanno abbandonato il paese per andare ad arruolarsi fra i terroristi in Iraq ed in Siria. Questo è accaduto perchè nella maggioranza dei casi sono stati sospinti dalla propaganda del radicalismo islamico di stampo salafita che incita i giovani ad arruolarsi per combattere nella “guerra santa”.

Altri rapporti stimano in circa 27.000 i volontari di provenienza europea che si sono recati in Siria o in Iraq per combattere assieme all’ISIS per instaurare il “califfato” in quelle terre.  

Le autorità temono che si verifichi il rientro di molti di questi terroristi, per lo meno di quelli che non sono stati uccisi durante il conflitto.

D’altra parte, paesi come la Germania, la Francia o il Belgio si sono sempre dichiarati a favore dei gruppi “ribelli” che combattevano in Siria per rovesciare il regime di Bashar al Assad, contribuendo ad inviare armi e finanziamenti ai gruppi terroristi che combattevono contro le forze governative. Adesso subentra la preoccupazione per il rientro di questi elementi (“foreign fighters”) che, per addestramento e preparazione, potrebbero essere stati fanatizzati e convinti a colpire obiettivi anche in Europa.

Troppo tardi per correre ai ripari.

Qualcuno lo aveva detto ed aveva avvisato, quando si era all’inizio della guerra in Siria, che l’Europa, sostenendo i terroristi, si assumeva una grave responsabilità ed avrebbe pagato un caro prezzo per questo. Non era stato creduto e piuttosto deriso. Adesso i fatti gli stanno dando ragione, si chiamava quel “qualcuno”: Bashar al-Assad.


Fonti: Hispan Tv
Mirror.co.uk

Traduzione e sintesi: L.Lago
http://www.controinformazione.info/ragazzina-tedesca-catturata-fra-i-combattenti-dellisis-in-iraq/

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