Come la NATO giustifica il nazismo lettone
La NATO diffonde un video per legittimare la lotta dei “partigiani” nazisti lettoni, i “fratelli della foresta”, camuffandoli da grandi combattenti contro i russi. Oltre a riscrivere la storia, è quasi un invito all’omicidio dei russi e della Russia. Il video della NATO inizia confondendo soldati degli eserciti “russo” e “sovietico”.
L’idea è mostrare che i “fratelli della foresta”
combatterono i russi e non i sovietici, dato che i lettoni facevano
parte dell’esercito sovietico… Poi si spiega che quei “pochi uomini”
erano civili inermi costretti dalla situazione a combattere
“l’occupante” russo, che dopo la Seconda guerra mondiale occupò i
territori liberati. Ricordiamo che l’Armata Rossa liberò l’Austria e si
ritirò pochi anni dopo perché
1) non vi era alcuna volontà della gente di passare dal capitalismo al sistema comunista;
2) perché l’Austria non fece mai parte dell’impero russo, a differenza della Lettonia.
La
cosiddetta “occupazione” della Lettonia da parte dei comunisti ed
adesione all’URSS sono spiegati dal fatto che la grande indipendenza
lettone si ebbe dopo la caduta dell’Impero russo. Tutto qui. Poi i
quadri comunisti del Paese erano appunto lettoni.
Il video mostra persone testimoniare tale epica lotta patriottica della Lettonia contro l’occupazione sovietica. Occupanti che ebbero la sfortuna di liberare il Paese, ovviamente contro la sua volontà, dai nazisti piuttosto ben apprezzati.
Il video mostra persone testimoniare tale epica lotta patriottica della Lettonia contro l’occupazione sovietica. Occupanti che ebbero la sfortuna di liberare il Paese, ovviamente contro la sua volontà, dai nazisti piuttosto ben apprezzati.
Negli anni ’40, i lettoni o erano nelle file dell’Armata
Rossa e dei suoi partigiani, venendo poi perseguitati, o nell’esercito
nazista e nella sua Polizei ed altri ausiliari che massacravano
allegramente. La strana neutralità “dei lettoni” è un nuovo mito usato
per giustificare la riscrittura della storia e legittimare la politica
russofoba, paradigma internazionale “della lotta del bene contro il
male”.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo Zakharova ha
reagito al video ricordando che i “fratelli della foresta” furono creati
e finanziati da servizi segreti occidentali dopo la Seconda guerra
mondiale per respingere politicamente l’URSS dopo la vittoria militare.
Perciò arruolarono i collaborazionisti della Polizei,
dell’amministrazione lettoni, ufficiali e soldati lettoni al servizio
delle SS. In breve, per nulla persone di tutto rispetto. Tale
organizzazione compì oltre 3000 aggressioni principalmente contro la
popolazione civile, fino alla metà degli anni ’50.
Sul mito della neutralità lettone
Della partecipazione lettone alle SS nel 1941 – 1945, una pagina intera è disponibile sul sito del
Ministero degli Esteri russo. Si tratta della famigerata legione
lettone, un’unità delle Waffen SS composta da due divisioni: la 15°
Divisione e la 19° Divisione Waffen Grenadier delle SS, la cui memoria è
ancora celebrata con una sfilata a Riga, anche se il Paese fa parte
dell’Unione europea. Su ciò, il nostro testo L’Europa ama i nazisti perché odiano la Russia.
Durante la guerra, la legione SS lettone partecipò a pogrom, pulizia
etnica degli ebrei, persecuzione dei comunisti, fucilazioni di massa di
civili, ecc.
Proprio sul piccolo territorio di tale mini-Paese furono
creati tra il 1941 e il 1945 esattamente 46 carceri, 23 campi di
concentramento e 48 ghetti. Secondo i dati ufficiali, solo i
collaborazionisti delle SS lettoni uccisero 313798 civili (tra cui 39835
bambini) e 330032 soldati sovietici. Dall’autunno 1941 basandosi sui
battaglioni di autodifesa furono addestrati dalle SS i battaglioni della
Polizei incaricati del lavoro sporco. Alcuni furono inviati a
combattere i partigiani nella regione russa di Pskov o in Bielorussia.
41 battaglioni di 300-600 persone furono quindi costituti in Lettonia
(23 in Lituania e 26 in Estonia).
Dall’autunno 1941 basandosi sui
battaglioni di autodifesa furono addestrati dalle SS i battaglioni della
Polizei incaricati del lavoro sporco. Alcuni furono inviati a
combattere i partigiani nella regione russa di Pskov o in Bielorussia.
41 battaglioni di 300-600 persone furono quindi costituti in Lettonia
(23 in Lituania e 26 in Estonia).
Durante la guerra, i battaglioni
lettoni furono integrati nell’esercito nazista e nelle strutture delle
SS: brigate motorizzate, legione SS lettone, brigate di volontari, ecc.
Erano i collaborazionisti delle SS a formare le fila dei “partigiani”
“fratelli della foresta”.
Ma di tutto questo la NATO non parla,
logicamente. Essa sviluppò tali organizzazioni naziste dopo la Seconda
guerra mondiale, per combattere fisicamente contro l’Unione Sovietica e
la Russia, ed oggi usa immagini “photoshoppate” dell’epoca sempre contro
la Russia, questa volta in una guerra virtuale. Anche se il video è al
limite dell’istigazione a delinquere…
Dovremmo lasciar giustificare l’orrore contro cui i nostri padri combatterono? A meno che non abbiamo tutti la stessa storia…
Russie Politics 13 luglio 2017
La Russia nel mirino dei relitti nazisti della NATO
La NATO produce un documentario divertente e motivante sulla guerriglia delle Waffen-SS che non mollarono mai!
Russia Insider 14/7/2017
Russia Insider 14/7/2017
Prima
di concentrarsi sugli sforzi difensivi bombardando nazioni del terzo
mondo, la NATO si specializzò nell’armare ed addestrare le forze “di
retrovia” in Europa che difendessero i valori occidentali con il
terrorismo attribuito poi ai socialisti locali.
Tale capitolo orgoglioso della storia della NATO è noto come Operazione Gladio.
Tale capitolo orgoglioso della storia della NATO è noto come Operazione Gladio.
Ma prima di
Gladio, c’erano i fratelli della foresta, un’accozzaglia di legionari
delle SS e altri amici della democrazia armati dalle agenzie
d’intelligence occidentali per permettere alla guerriglia nel Baltico di
uccidere molti civili.
Non sorprende che la NATO abbia deciso di
onorare tali mitiche creature forestali delle SS producendo un breve
“documentario” completo di costumi.
Dmitrij Rogozin, Viceprimo Ministro
russo e ex-inviato presso la NATO, sa di cosa si tratta:
“La NATO ha pubblicato un video sui “Fratelli della foresta” che uccidono i nostri soldati. Ciò conferma che abbiamo a che fare con i resti nazisti della NATO - Dmitrij Rogozin (@DRogozin) 13 luglio 2017”
Così Zakharova, ovviamente:
“Il video della NATO sui combattenti filonazisti negli Stati baltici è disgustoso e tenta di riscrivere la storia
Ambasciata russa del Regno Unito (@RussianEmbassy) 13 luglio 2017”
RT: “Zakharova ha invitato storici, giornalisti e scienziati politici a non rimanere indifferenti su tale nuovo tentativo di distorcere la storia. “Non si rimanga indifferenti, è una perversione della storia che la NATO diffonde coscientemente per minare l’esito del tribunale di Norimberga e vi va posto fine!” ha scritto, ricordando anche che molti dei fratelli della foresta erano collaborazionisti dei nazisti e membri della SS Waffen baltiche, e che tali guerriglieri uccisero migliaia di civili nelle loro incursioni”.
Sfortunatamente, il quadretto di famiglia amichevole della NATO non dà
il giusto merito alle persone responsabili di tutto ciò:
“Fate una ricerca su google.
Dall’Estonia.Malinka (@ Malinka1102) 12 luglio 2017”
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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