Come ho sottolineato per quasi 30 anni
nei libri e su questo sito, la Gran Bretagna vedrà la vera natura
dell’UE e dei “partner europei” quando decide di andarsene. Solo allora
ne scoprirà inimicizia, manipolazione, antidemocraticità, protezionismo e
anglofobia. Con i negoziati vediamo tutto ciò, ma naturalmente non da
tutti gli europei. Ironia della sorte sono i tedeschi euro-scettici (che
ci si augura se vadano anche!) e l’industria e la finanza tedesche, che
vogliono mantenere aperti i loro mercati in Gran Bretagna, ad essere
irritati dalla meschina vendicatività dei burocrati di Bruxelles,
dall’ostruzionismo del scostante Macron e dalle minacce degli
euro-fanatici tedeschi.
Questi politicanti piuttosto si taglierebbero il
naso per fare dispetto alle loro facce e minacciare gli altri Paesi
facendo lasciare i mercati inglesi alle auto tedesche e francesi, al
vino francese e italiano e al lavoro polacco! Hans-Olaf Henkel,
vicepresidente del gruppo europeo dei conservatori e riformisti, ha
sollecitato il Regno Unito “a non ascoltare” Michel Barnier, il
principale negoziatore per la Brexit dell’Unione europea, e Guy
Verhofstadt, coordinatore del Parlamento europeo, “che temo vogliano incasinare questa situazione infelice“,
scoraggiando altre nazioni a uscire dall’UE.
Il deputato Guy
Verhofstadt è uno dei più sgradevoli euro-fanatici anti-inglesi che si
possano incontrare e Henkel ha ragione a descriverlo come “ambizioso
politico che vuole gli Stati Uniti d’Europa e punire gli inglesi con una
cacciata totale”. “La mia impressione è che Barnier vuole fare lo
stesso”, dichiarava Henkel. Abbiamo già parlato di come imprenditori
europei ed eurocrati in Russia ci attaccano alle spalle chiedendo ai
russi di “frenare con la Gran Bretagna” perché “non condividiamo i valori europei“.
Ebbene, i russi non lo fanno, data l’esperienza coi tentativi di
polacchi, lituani, svedesi, francesi e tedeschi di conquistare la
Russia! Napoleone, Kaiser e Hitler e la “spinta ad est” di NATO/UE
ricordano ai russi quanto hanno in comune con gli inglesi!
L’UE sabota i negoziatori inglesi
Poiché il governo inglese è impegnato in negoziati cruciali con Michel Barnier, il negoziatore ufficiale dell’UE, Jeremy Corbyn e Nicola Sturgeon, che non hanno assolutamente funzioni di rappresentanza sovrana del Regno Unito, l’hanno potuto incontrare. Questo fu una trovata di tutti e tre per dimostrare che il governo eletto della Gran Bretagna sia una mera “parte interessata”.
Poiché il governo inglese è impegnato in negoziati cruciali con Michel Barnier, il negoziatore ufficiale dell’UE, Jeremy Corbyn e Nicola Sturgeon, che non hanno assolutamente funzioni di rappresentanza sovrana del Regno Unito, l’hanno potuto incontrare. Questo fu una trovata di tutti e tre per dimostrare che il governo eletto della Gran Bretagna sia una mera “parte interessata”.
Germania e Francia cercano di sfruttare il business inglese
Ci sono anche movimenti apertamente aggressivi dei Paesi dell’UE per indebolire l’economia inglese. Poco dopo la votazione Brexit le aziende tedesche cercarono di reclutare tecnici inglesi a Berlino (perfino con un cartellone mobile che circolava a Londra) e i funzionari governativi francesi visitarono Londra per attrarre affari a Parigi dicendo “Venite a Parigi, parliamo inglese”, e il regolatore dei titoli francese dichiarò che ridurranno la regolamentazione gravosa per le aziende che passano dalla Gran Bretagna in Francia.
Ci sono anche movimenti apertamente aggressivi dei Paesi dell’UE per indebolire l’economia inglese. Poco dopo la votazione Brexit le aziende tedesche cercarono di reclutare tecnici inglesi a Berlino (perfino con un cartellone mobile che circolava a Londra) e i funzionari governativi francesi visitarono Londra per attrarre affari a Parigi dicendo “Venite a Parigi, parliamo inglese”, e il regolatore dei titoli francese dichiarò che ridurranno la regolamentazione gravosa per le aziende che passano dalla Gran Bretagna in Francia.
Le imprese inglesi avrebbero ottenuto la
“pre-autorizzazione” al trasferimento in Francia in due settimane,
affermarono, e apportato modifiche sull’imposta agli stranieri: una
riduzione del 50% e l’esclusione delle attività estere dalla
patrimoniale per 8 anni!! (E pensano che sia un vantaggio, mostrando di
adottare una tassa annuale sulla ricchezza! Veramente un'”illusione”).
I francesi vogliono rovinare Londra
“C’è molta ansia nell’UE sui francesi che gettano il loro peso in modo così aggressivo, ma i loro impulsi distruttivi non sono limitati e i Paesi dell’UE che vogliono rapporti amichevoli con Gran Bretagna e Londra vengono emarginati“, così ha scritto Jeremy Browne, inviato della City di Londra nell’UE, in un memo sull’atteggiamento francese verso Brexit (che è arrivato alla stampa).
“C’è molta ansia nell’UE sui francesi che gettano il loro peso in modo così aggressivo, ma i loro impulsi distruttivi non sono limitati e i Paesi dell’UE che vogliono rapporti amichevoli con Gran Bretagna e Londra vengono emarginati“, così ha scritto Jeremy Browne, inviato della City di Londra nell’UE, in un memo sull’atteggiamento francese verso Brexit (che è arrivato alla stampa).
Ha detto che i francesi
cercano di “disturbare” e “sono cristallini sui loro obiettivi reali: l’indebolimento della Gran Bretagna e il degrado della City di Londra“.
Browne è un ex-ministro liberaldemocratico e sicuramente si sarà
sbarazzato delle illusioni LibDem sull’UE con cui il suo partito vuole
dominare ulteriormente la nostra vita e il nostro governo! “L’incontro con la Banca Centrale francese è stato il peggiore mai avuto con tutta l’UE”, ha scritto… “La Francia vede la Gran Bretagna e la City di Londra come avversari, non partner“.
Come accennavo, vi sono alcuni membri dell’Unione europea che odiano
gli inglesi che farebbero soffrire terribilmente i concittadini e le
imprese dell’UE purché anche gli inglesi soffrano! Browne ha scritto: “Ogni
Paese, non irragionevolmente, è attento alle opportunità offerte dalla
Brexit, ma i francesi vanno avanti, facendo virtù del rifiuto di un
modello di partenariato con la Gran Bretagna, e sono chiaramente felici
di vedere danneggiata la City di Londra anche se Parigi non ne trae
benefici“. E tale atteggiamento vendicativo peggiora con Macron
presidente. Ciò non sorprende i lettori di Freenations, poiché abbiamo
denunciato le vere natura e storia di Macron, in un recente post.
Martin Selmayr, accuse dal passato nazista
Abbiamo già parlato sulla prominenza (nella destra eurofascista) di Jean Claude Juncker, l’eurofanatico anti-inglese, spesso brillo. Il suo capo-staff è il tedesco Martin Selmayr, un altro eurofanatico deciso a “punire” la Gran Bretagna per aver lasciato la nave che affonda!
Abbiamo già parlato sulla prominenza (nella destra eurofascista) di Jean Claude Juncker, l’eurofanatico anti-inglese, spesso brillo. Il suo capo-staff è il tedesco Martin Selmayr, un altro eurofanatico deciso a “punire” la Gran Bretagna per aver lasciato la nave che affonda!
Fu lui
che diffuse un’interpretazione malevole di un incontro al 10 Downing
Street, dicendo che la prima ministra inglese fosse “delusa” dalla
Brexit, subito ripreso dalla collega democristiana, la cancelliera
Angela Merkel. The Daily Telegraph citò una descrizione di Selmayr da
una fonte di Whitehall: “è anche un vero credente nel progetto
europeo e ha preso la Brexit molto personalmente. Ha sempre saputo che
il Regno Unito si avvicinava a una maggiore integrazione europea ed è
chiaro che se sceglie di andarsene, dovrà pagarla“.
Selmayr
apparentemente si è votato al super-Stato europeo dopo aver visitato le
trincee della prima guerra mondiale di Verdun, ma dato che il nonno
paterno, Josef, fu un tenente-colonnello dello Stato Maggiore Generale
di Hitler nei Balcani e successivamente commise per quattro anni crimini
di guerra, va notata come l’idea di pace in Europa di Selmayr sia di
pace tedesca, e la sua idea di moneta unica sia la moneta tedesca e la
sua idea di affari europei sia di affari tedeschi.
Dopo tutto, il nonno
criminale nazista fu rapidamente riabilitato nel dopoguerra e fu uno dei
fondatori del servizio segreto militare tedesco occidentale. Quindi
perché dovrebbe pensare che le decadenti dirigenze inglesi ed europee
difatti impediscano una nuova egemonia tedesca? Quando il popolo inglese
parlò il 23 giugno 2016, la nuova “Europa tedesca” di Selmayr era
improvvisamente sotto una grave minaccia!
Alla domanda se amasse la sua
reputazione di “mostro” nella Commissione Europea, Selmayr rispose: “Se
si guarda alla storia di Rasputin, che sia lusinghiera che meno, o di
Lenin, che sia lusinghiero o meno, dico che se c’è un efficiente
responsabile, e non un buono a nulla, mi sta bene“.
Avendo preso le
virtù di Rasputin e di Lenin come “buoni spunti”, ci si chiede perché
non abbia menzionato Adolf Hitler, la cui Europa del 1941 (che suo nonno
aiutò a creare) ha un’incredibile somiglianza con l’Europa che Selmayr
presiede.
Rodney Atkinson, Freenations 22 luglio 2017
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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