Il flusso è quella energia impersonale altamente fluida e creativa che conduce la mia vita verso nuovi orizzonti, persone, luoghi, insegnamenti, ricchezze e guarigioni. Il flusso è una superstrada per veicoli (coscienze) ad alta velocità (vibratoria) e ovviamente non è percorribile da chiunque. Per poter stare nel flusso infatti ho imparato che ci sono alcune cose che devo fare e altre che non devo fare e questa lista è un modo per ricordarmelo meglio.
Chiunque riesca almeno in parte a fare queste cose credo che possa immettersi nel suo flusso che è e sarà sempre unico, irripetibile ed estremamente personalizzato. E questa sarebbe la prima cosa che debbo sempre ricordarmi.
Se entro nel mio flusso il mio successo non sarà mai paragonabile a quello di qualcun'altro nei mezzi, nei modi e nella velocità. Il flusso che apre tutte le porte è sempre strettamente legato all'evoluzione dell'anima e all'apprendimento delle sue lezioni e queste lezioni dell'anima non sono negoziabili.
Potrò scegliere come impararle e potrò senz'altro tergiversare a lungo (vite intere) prima di decidermi ad apprendere una lezione che sembra spaventosamente dura. Ma prima o poi dovrò impararla.
Dicevo.. per entrare nel flusso devo scordarmi di chi sono. Io ho dovuto farlo. Più volte. Più l'ego è pesante meno l'energia del flusso mi trascina. Tante cose che credevo di volere si sono dissolte come neve al sole con un po' di consapevolezza e tante altre novità sono apparse dal nulla quando ho capito chi ero o non ero (se mai lo si possa capire del tutto...).
Per entrare nel flusso non devo avere teorie su ME, sulla mia IMPORTANZA PERSONALE, sul mio STATUS, sulle mie proprietà, sui miei presunti dolori o sulle colpe che attribuisco agli altri. E devo scordarmi di tutto ciò che mi fa stare bene o male. Per entrare nel flusso mi ci devo buttare senza pensare e ...fidarmi!
Il flusso infatti è costruito, pilotato e manutenuto da me stesso, ma da un me a una vibrazione talmente più alta che se mai mi potessi vedere non mi riconoscerei e mi darei del lei... o del voi.. ma tant'è.
Il flusso c'è e quando ci sono dentro capisco che quello che mi arriva è sempre, sempre, per il mio bene e per il bene di quelli coinvolti. Ma devo scordarmi di chi sono... davvero! Se entro nel flusso pensando di sapere dove vado non andrò mai da nessuna parte e nella peggiore delle ipotesi tornerò indietro.
Se entro nel flusso con delle aspettative saranno spesso deluse... mi devo aprire quando sto lì dentro... devo morire a me stesso... quando sto in quella corrente infatti saltano fuori un sacco di bugie che mi sono detto ma anche tutti quei talenti che non sapevo di possedere.
Quando sto nel flusso devo essere pronto all'eventualità di potermi rendere conto che alcune cose che ho fatto possano essere sbagliate, perchè se credo che tutto quello che ho ora e che ho fatto in passato sia giusto e perfetto per me, il flusso non mi porterà da nessuna parte e non evolverò mai.
Se posso sacrificare tutto di me allora la meraviglia della scintilla divina balenerà vivificando ciò che è il ME-ANIMA e disintegrando ciò che non è ME. Quando sto nel flusso sono tranquillo come un neonato e guardo questa energia agire attraverso di me, fare miracoli. E non sono mai io a farli.
Nel flusso non mi devo lamentare, altrimenti il flusso mi risputa fuori come una gomma da masticare consumata... nel flusso non posso dare la colpa agli altri del mio stare male perchè il flusso mi sta mettendo davanti a quella sofferenza per il mio bene e il bene riguarda sempre una lezione dell'anima e non della mente, e questo per me è davvero difficile da ricordare.. .nel flusso non posso lamentarmi dei miei pochi soldi perchè è probabile che mi si stia insegnando ad essere grato di quello che ho, nel flusso non posso stare attaccato a cose vecchie di 10 anni che non mi piacciono più, solo perchè non so dove andare... ed è proprio quando non so dove andare che devo decidermi a diventare un mago errante e ad entrare nel flusso, provando a camminare senza sapere dove vado.
Nel flusso imparo ad essere da solo e a camminare con le mie sole gambe. La mia solitudine è la portatrice della grande energia del flusso perchè stando da solo imparo proprio questo... che non sono mai solo o senza aiuto.
Per stare nel flusso occorre credere nei miracoli e in questa intelligenza che mette tutto a posto nei tempi e modi dovuti; il che però non è e non sarà mai un incentivo all'inazione. Infatti nel flusso ho scoperto che se me ne sto fermo senza fare niente con tutte le mie belle meditazioni e affermazioni per la salute e la prosperità, l'energia non si muoverà di un millimetro e l'accumulo di energia statica mi farà ammalare. Il flusso invece vuole movimento.
Il flusso è cambiare, è appunto FLUIRE. E questo non è un invito alla superficialità o alla scelleratezza dell'eterno iniziare cose per poi passare ad altro. Per stare nel flusso, accogliere e seguire i cambiamenti giusti, occorre una certa disciplina mentale, controllo di sè, sviluppo psichico e una buona dose di equanimità.
L'ego deve starsene al suo posto perchè non è più lui che decide nel flusso, è l'anima a fare tutti i giochi qui. Il flusso apre molte porte, tutte quelle che l'anima ritiene utili alla propria evoluzione, ed è fondamentale che io mi goda lo spettacolo ricordando che niente di quello che mi viene regalato (e nel flusso si ricevono tantissimi regali) è roba mia.
Niente mi appartiene, niente mi caratterizza e niente è determinante per la mia importanza personale se questa importanza io la metto a zero di proposito. Posso avere tutto nel flusso se non mi attacco a nulla di quello che incontro.
Quando sto nel flusso le informazioni, gli insegnamenti e tutto ciò che mi arriva è in perfetta sintonia con il vero me( privo di passato) anche se qualche volta mi mette sottosopra. Se nel flusso arrivano disastri e malattie in genere sono lezioni che mi stanno insegnando che non sono io che comando ma quell'altro me ben più in alto che vede più lontano e sa molto più di quanto ne sappia io.
Nel flusso tutto ciò di cui ho bisogno arriva. Sempre. Se non arriva o non ne ho bisogno o non lo voglio davvero, oppure non sono nel flusso. Per stare nel flusso devo avere desideri miei e i desideri miei li posso avere solo quando non sono inquinato da 'altri', dalle loro proieizioni e dalle loro aspettative e desideri per me.
Per stare nel flusso devo essere al cento per cento me e non devo aver bisogno di dimostrare niente a nessuno, perchè se non ho bisogno di dimostrare niente vuol dire che la mia importanza personale è a zero e vivo in pace, vivo di 'me', del vero me. Nel flusso non vado ad 'aiutare', non vado a fare 'seminari', no ho bisogno di organizzare niente. Le cose arrivano secondo un preciso disegno e vengo mandato dalle persone giuste al momento giusto... facilmente.
Il flusso è imprevedibile e non può essere pianificato, tuttavia nel flusso raccolgo sempre ciò che ho seminato in pensieri ed emozioni ed è così che posso dirigere la corrente del flusso.
Quindi mi alleno a essere consapevole e a pensare a cose belle, costruttive, potenzianti anche quando tutto sembra andare al diavolo, e anche quando perdo le staffe, mi arrabbio o faccio errori, cerco di ricordarmi che non è un caso il fatto che io mi trovi in quella situazione e che posso uscirne solo rimettendomi consapevolmente nell'energia del mio eterno flusso.
Per rimanere nel flusso non devo fare altro che ricordarmi che la pace personale è più importante di qualsiasi ottenimento e inseguendo la mia pace personale posso dunque ottenere tutto.
Namastè.
Andrea Panatta
fonte: http://quantum73.blogspot.it/2010/05/entrare-nel-flusso-e-rimanerci.html
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