lunedì 3 luglio 2017

Salute del cuore: sette regole da seguire


"Non è mai troppo tardi per impedire lo sviluppo di fattori di rischio per la malattia cardiovascolare". È quanto ha affermato  Bamba Gaye, dell’Università Paris Descartes, autrice principale di uno studio che ha coinvolto oltre 7 mila persone per vedere come il conseguimento dei sette obiettivi ideali o ‘Life’s Simple 7’, avrebbe potuto influenzare il rischio di morte o di avere un ictus o un attacco cardiaco nel corso dello studio. 

In altre parole, la ricerca ha valutato il rapporto tra il conseguimento di sette obiettivi di salute cardiovascolare e l’effettiva riduzione dei rischi, nonché dell’allungamento della vita

È emerso che il raggiungimento anche di un solo obiettivo è efficace a qualsiasi età.

sette obiettivi includevano:
– Indice di massa corporea (BMI) inferiore al valore del sovrappeso– Svolgimento di un’attività fisica vigorosa per 75 minuti a settimana o di una moderata attività fisica, almeno per 150 minuti a settimana– Non fumare o aver smesso almeno da 12 mesi– Seguire una dieta sana che includa verdure e frutta fresca ogni giorno, pesce due volte o più a settimana e meno di 450 calorie a settimana di zuccheri– Avere una pressione sanguigna sotto i 120/80, senza farmaci– Mantenere un livello di colesterolo normale, senza farmaci– Mantenere un normale livello di zuccheri nel sangue, senza farmaci
Dei 7371 partecipanti , la cui età media era di 74 anni, soltanto un individuo è riuscito a raggiungere i sette goals e solo il 5% dei partecipanti ne ha raggiunti almeno 5. 

I risultati sono stati pubblicati dai ricercatori sul Journal of the American College of Cardiology. Per tutti gli obiettivi, ad eccezione dell’attività fisica e del colesterolo totale, le donne avevano maggiori probabilità rispetto agli uomini di essere ad un livello ideale.

Il gruppo di ricerca ha seguito i soggetti arruolati nello studio per monitorare la loro salute; metà dei partecipanti è stata seguita per più di nove anni. 

Rispetto ai soggetti che non raggiungevano più di due obiettivi, per quelli che hanno raggiunto tre o quattro target il rischio di morte durante lo studio si era ridotto del 16% mentre il raggiungimento di cinque-sette target aveva ridotto il rischio del 29%.

Il rischio di morte, infatti, è diminuito del 10% per ogni obiettivo raggiunto al livello ideale. 

Il rischio di malattie cardiache coronariche e ictus si è ridotto del 22% per ogni obiettivo raggiunto al livello ideale. 
"Il goal ideale sarebbe quello di non avere alcun fattore di rischio per malattia cardiovascolare – ha osservato Gaye – Tuttavia, il nostro studio dimostra anche un beneficio per gradi sulla base del numero di fattori di rischio portati a livello ottimale. Quindi un approccio forse più realistico potrebbe essere quello di consigliare ai soggetti anziani di avere almeno un fattore di rischio a livello ottimale e di raggiungere progressivamente livelli ottimali degli altri fattori di rischio".


fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/salute-cuore-regole.php

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