mercoledì 1 marzo 2017

Si rischia un conflitto tra l’Iraq e la Turchia

Forze popolari irachene
 
Teheran. Il direttore del Intelligence militare del partito Bath in Iraq, nel 1992 sotto Saddam Hussein, Wafiq al-Samarrai, ha avvisato che il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, con  le politiche che sta conducendo contro la Siria e l’Iraq sta impostando la possibilità di un conflitto aperto tra  due paesi, Ankara e Baghdad.
 Erdogan, con il suo comportamento nella regione e le sue politiche circa gli avvenimenti che sono in relazione con la guerra contro il terrorismo in Iraq, di fatto sta preparando il terreno per un confronto militare tra Ankara e Baghdad in Iraq ed in Siria”, al-Samarrai ha scritto questo sulla sua pagina Facebook il martedì.
Se altre variabili non cambiano, gli avvenimenti attuali spingeranno gli iracheni e le forze turche ad un confronto in Iraq ed in Siria e le forze popolari di al-Sha’abi (PMU-forze sciite) avranno più forza e maggiore presenza in questi scontri per quanto il loro ruolo si limiterà in un completo sistema di guerra”, ha aggiunto.
Al Samarrai ha sottolineato che in ogni modo quello che accade nel futuro prossimo andrà a tagliare le mani della Turchia sulla Siria.

In osservazioni pertinenti, il mese scorso, un comandante delle forze popolari che combattono l’ISIS assieme alle truppe governative ha richiesto alla Turchia di ritirare incondizionatamente le proprie forze miltari dell’Iraq e hanno minacciato di utilizzare la forza contro le truppe turche a Ninive se Ankara si rifiuta di ritirarle.

Jawad al-Tleibawi, un membro senior di Hashd al-Sha’abi (Forze Popolari), ha detto in dichiarazioni alla stampa che il PMU “è in grado di forzare l’uscita degli occupanti turchi, se la diplomazia ed i negoziati politici non otterranno nulla”.

Egli ha etichettato le dichiarazioni dei funzionari di Ankara, che hanno condizionato la loro ritirata ad una uscita previa delle forze popolari di al-Hashd da Ninive, come “una flagrante ingerenza nelle questioni interne dell’Iraq.

Tleibawi afferma che la partecipazione delle PMU nella battaglia di Mosul è stata fatta in base agli ordini ufficiali del comandante supremo delle forze armate, in riferimento al leader iracheno Haider al-Abadi.

Le tensioni tra Ankara e Baghdad hanno raggiunto il massimo in Novembre quando Baghdad ha fatto pressioni su Ankara per rìdirigere le truppe fuori dalla base militare di Bashiqa, nel Ninive.

Mentre Baghdad vede la presenza turca come una violazione della sua sovranità, Ankara ha mantenuto l’importate spiegamento di forze per limitare l’influenza dei militanti del PKK, una organizzazione con una lunga storia di conflitto con Ankara, che viene vista dai turchi come organizzazione terroristica.


Fonte: Fars News

Traduzione: L.Lago
http://www.controinformazione.info/si-rischia-un-conflitto-tra-liraq-e-la-turchia/

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